90137 - STORIA DELLA CULTURA E DEL TESTO LATINO DEL MEDIOEVO (1)

Anno Accademico 2024/2025

  • Docente: Francesco Santi
  • Crediti formativi: 6
  • SSD: L-FIL-LET/08
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea in Lettere (cod. 8850)

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del corso, l’allievo acquisisce le competenze di base a proposito del metodo filologico applicato alla tradizione testuale del Medioevo (come si studia la tradizione manoscritta di un testo mediolatino, come si fa un’edizione critica e come la si legge) ed è in grado di applicare queste competenze alla storia della cultura e alla critica letteraria. Conosce le condizioni di lavoro degli autori del Medioevo latino; le varie fattispecie nelle quali si concretizza la produzione testuale mediolatina, anche in rapporto alla varietà del suo pubblico. In talune circostanze l'allievo è in grado di costituire criticamente un testo breve, trasmesso da una tradizione manoscritta elementare.

Contenuti

La Disciplina clericalis (ovvero La frusta dello studente) di Pietro Alfonsi (ca.1070- ca. 1135).

1. Che cos'è un testo nel Medioevo latino? e che cos'è un testo letterario? come può funzionare e vivere il latino in questo mondo? La sorprendente raccolta di novelle dovuta a Pietro Alfonsi (che pure va sotto il titolo scoraggiante di Disciplina clericalis) è in realtà uno dei luoghi ideali per porsi queste domande a cui poi l'età moderna darà risposte che non ci soddisfano più.

2. La raccolta di Pietro è indirizzata agli studenti dell'Università del primo secolo XII, per spronarli a cercare il vero sapere, che li renda forti nella vita e liberi nella scienza; ma come nasce questa raccolta? da quali mondi vengono le sue infinite storie raccolte intorno a dettagli esplosivi (sull'amicizia , sull'amore, sull'ipocrisia e la verità, sul potere e sulla morte)? Il loro autore è un ebreo spagnolo di cultura araba che si converte al cristianesimo latino e vuole provocare il suo nuovo mondo con un sapere inaspettato.

3. La Disciplina avrà una notevole fortuna. Questa fortuna la si comprende studiando come funziona il mondo mediolatino, ovvero una cultura che si elabora e si diffonde in testi manoscritti: la Disciplina spesso sarà conosciuta in frammenti e in diverse redazioni, non di rado dimenticando il nome del suo autore, ma restando un riferimento per chi vuole inventare storie e crede che nei particolari riposi la chiave della vita (Nabokov), nel Medioevo e oltre. Il fatto che Giovanni Boccaccio apprezzi la Disciplina e attinga volentieri ad essa mostra definitivamente come le novelle di Pietro costituiscano un modello nella narrativa d'immaginazione.

4. La Disciplina è dunque una grande invenzione letteraria (all'origine del romanzesco europeo con la sua materia d'oriente) e insieme è opera di divulgazione dell'alterità per i suoi ricchi riferimenti all'Oriente. E' compatta nella sua intenzione ma pronta a diffondersi per mille rivoli, ognuno dei quali sembra portare il marchio d'origine. O forse no. Per comprendere la capacità letteraria del Medioevo latino e la sua particolarissima modalità di costituire testi, proliferanti, insidiosi, deboli e invincibili, la Disciplina clericalis e i suoi manoscritti sono un ottimo inizio.


Testi/Bibliografia

Programma d'esame

1. Parte generale

Una sola opera scelta fra le seguenti

C. Leonardi, Medioevo latino. La cultura dell'europa cristiana, Firenze, SISMEL Edizioni del Galluzzo 2004 (Il millennio medievale)

C. Leonardi (cur.) Letteratura latina medievale (secoli VI-XV). Un manuale, Firenze, SISMEL Edizioni del Galluzzo 2002 (Il millennio medievale)

F. Santi, L'età metaforica. Figure di Dio e letteratura latina medievale da Gregorio Magno a Dante, Spoleto, Fondazione Cisam 2011 (Uomini e mondi medievali)

2. Lettura e commento di un testo

Pietro Alfonsi Disciplina clericalis a cura di C. Leone, con traduzione italiana, Salerno Editrice, Roma 2010 (Testi e documenti XXXI).

(Il testo latino è quello pubblicato da Alfons Hilka e Werner Söderhjelm, Helsingfors 1911, in Acta Societatis Scientiarum Fennicae 38/4, di pubblico dominio https://archive.org/details/disciplinaclericalishillat/page/n5/mode/2up ma anche in https://www.hs-augsburg.de/~harsch/Chronologia/Lspost12/Alfonsi/pet_dis0.html)


I non frequentanti dovranno portare inoltre un secondo testo scelto tra i seguenti

Gregorio Magno, Dialogi (ed. A. de Vogüé-B. Calati, Roma 2000)

Abelardo e Eloisa, Epistolario (ed. I. Pagani-G.Orlandi, Torino 2015)

Ildegarde di Bingen Ordo uirtutm cur. Peter Dronke, in Hildegardis Bingensis Opera minora, Turnhout, Brepols 2007 pp. 505-21 (Corpus Christianorum. Continuatio Mediaevalis 226). Per la traduzione italiana Benedetta Valtorta Ildegarde di Bingen in Scrittrici mistiche europee I Secoli XII-XIII cur. Alessandra Bartolomei Romagnoli - Antonella Degl'Innocenti - Francesco Santi, Firenze, SISMEL. Edizioni del Galluzzo per la Fondazione Ezio Franceschini 2015 (La mistica cristiana tra Oriente e Occidente 24), pp. 9-40.

 

Metodi didattici

 

Dopo una prima parte introduttiva (a. Periodizzazione e canone ristretto della tradizione letteraria del Medioevo latino; b. Come funziona la cultura del manoscritto; c. Strumenti di lavoro, erudizione e nuove tecnologie), il corso prevederà

1. lettura e il commento della Disciplina clericalis;

2. analisi di alcune tipologie di manoscritti medievali che la trasmettono su cui - lavorando in gruppo - potranno essere condotti alcuni esperimenti (oltre ai mss. consultabili online vi sono manoscritti della Disciplina non troppo lontano, per esempio a Ferrara, Mantova, Milano, Roma, Torino);

3. analisi del rapporto di alcune novelle con la loro fonte non latina;

4. analisi della forme in cui il testo è stato riutilizzato.

Lo scopo specifico del corso è comprendere come le forme particolari di costituzione del testo nel Medioevo latino introducano ad esperienze espressive rilevanti nella cultura europea, e si vorrebbe che ciò avvenisse anche comprendendo bene come funziona un testo nella cultura del manoscritto.

Studenti/sse con DSA o disabilità temporanee o permanenti: si suggerisce di mettersi subito in contatto con l’ufficio di Ateneo responsabile (https://site.unibo.it/studenti-con-disabilita-e-dsa/it ) e con il/la docente, per cercare insieme le strategie più efficaci nel seguire le lezioni e/o nel preparare l’esame.

 

 

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

L'esame è orale dura circa trenta minuti. Il docente lo considera un momento di valutazione ma anche un momento della didattica, dando all'allievo l'opportunità di esporre in maniera articolata informazioni e pensiero.

Studenti/sse con DSA o disabilità temporanee o permanenti: si raccomanda di contattare per tempo l’ufficio di Ateneo responsabile (https://site.unibo.it/studenti-con-disabilita-e-dsa/it ): sarà sua cura proporre agli/lle studenti/sse interessati/e eventuali adattamenti, che dovranno comunque essere sottoposti, con un anticipo di 15 giorni, all’approvazione del/la docente, che ne valuterà l'opportunità anche in relazione agli obiettivi formativi dell'insegnamento.

 

 

 

Strumenti a supporto della didattica

Lettura di testi

Esame di manoscritti medievali

Piattaforme elettroniche dedicate a autori, testi, manoscritti, corpora linguistici

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Francesco Santi

SDGs

Istruzione di qualità

L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.