90064 - STORIA DELLA FILOSOFIA DAL RINASCIMENTO ALL'ILLUMINISMO (1) (LM)

Anno Accademico 2024/2025

  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea Magistrale in Scienze filosofiche (cod. 8773)

Conoscenze e abilità da conseguire

Il corso mira a fornire conoscenze approfondite sulla cultura filosofica moderna del periodo che va dal Quattrocento al Settecento, con particolare interesse per i testi filosofici del Rinascimento, per le filosofie del Seicento e dell’Illuminismo. In questa prospettiva, che pone al centro la modernità e le sue origini, si focalizzeranno temi specifici e si interrogheranno testi classici, contestualizzandone l’analisi nel quadro di tradizioni di lungo periodo, ma anche sottolineandone i momenti di crisi e di rottura con il passato. Obiettivo del corso è porre lo studente in grado di affrontare in autonomia la lettura e l’analisi di testi filosofici in prospettiva storica; di percepire la rilevanza delle questioni storiografiche e metodologiche attinenti alle periodizzazioni e alla fondamentale polarità tra continuità e cesura; di orientarsi tra le principali linee interpretative della storiografia moderna e contemporanea, acquisendo, nel contempo, la consapevolezza della problematicità e della complessità della ricerca filosofica.

Contenuti

Titolo del corso: I mondi del possibile e i volti dell'errore. Natura umana e immaginazione in Giovan Francesco Pico, Montaigne, Malebranche

La riflessione sull’immaginazione (e sulle sue ambiguità e intermittenze) arriva alla modernità carica di una storia antica, dopo aver conosciuto sviluppi inediti e assai originali nel pensiero del Rinascimento, che ne valorizza in varie forme la natura strutturalmente mediatrice e gli aspetti di libertà, inventività e produttività. All’inizio del Cinquecento questa facoltà diviene oggetto di un breve trattato composto da Giovan Francesco Pico della Mirandola, che – nel suo peculiare intreccio fra impostazione aristotelica, polemica antificiniana, concezione pessimistica della condizione umana esposta, proprio in ragione delle derive e ‘malattie’ dell’immaginazione, al rischio costante della degradazione ontologica e morale – non mancherà di incidere su alcuni aspetti di fondo dell’idea moderna della vis imaginandi, e soprattutto sul suo controverso statuto – teso fra l’immagine di una potenza instabile e inaffidabile, luogo genetico di inganno e disorientamento, e quella di una funzione sempre decisiva nella formazione dell’esperienza, fino a tradursi nella facoltà stessa del possibile in atto. Acuto lettore delle pagine pichiane, Montaigne propone così un’interpretazione della libertas imaginandi come sede peculiare dell’autodeterminazione dell’uomo, del suo sguardo volto verso il futuro e della sua perenne attitudine alla trasformazione.

Il motivo della plasticità dell’immaginazione quale condizione di esercizio della natura razionale dell’uomo – presente, in forme diverse, in Pico e Montaigne – subisce una battuta d’arresto nella riflessione di Nicolas Malebranche, la cui trattazione di questa facoltà si costituisce come una delle più ricche e complesse dell’intera modernità, a partire dalle domande fondamentali sul rapporto anima/corpo aperte da Descartes. In dialogo serrato, se pure assai critico, con gli Essais di Montaigne, Malebranche torna piuttosto a guardare agli elementi di fragilità dell’uomo segnato dal peccato originale per disegnare un percorso verso la verità radicato in una «attenzione dello spirito» che prescinde dai rumori confusi che il corpo sollecita in noi e che guarda non all’immaginazione, ma all’intelletto – in quanto parte dell’anima meno legata ai sensi e alle passioni, e più vicina a Dio.

A partire da queste considerazioni, dopo una breve presentazione dedicata a illustrare gli esiti più rilevanti della riflessione sull’immaginazione fra Quattro e Cinquecento (con particolare attenzione per la figura di Marsilio Ficino), il corso intende proporre un percorso di lettura dei tre pensatori volto a privilegiarne i numerosi intrecci tematici, fra convergenze e profondi dissensi. Sarà rivolta particolare attenzione ai seguenti motivi: la descrizione dei meccanismi, fisiologici e psicologici, che presiedono ai processi immaginativi; il nesso tra potenza dell’immaginazione, argomenti della ragione e «corruzione del cuore»; il ruolo dell’immaginazione in ambito religioso e nei fenomeni di carattere visionario ed extranaturale; il rapporto fra immaginazione e imitatio; l’affinità qualitativa tra l’immaginazione umana e quella animale.

 

 

Testi/Bibliografia

1. Nel corso delle lezioni saranno presi in esame i seguenti testi (o parti di essi):

G. Pico della Mirandola, L'immaginazione, edizione critica, traduzione, saggio introduttivo di F. Molinarolo, Pisa, Edizioni della Normale, 2022;

M. de Montaigne, L'immaginazione, introduzione, traduzione e note di N. Panichi, Firenze, Olschki, 2000; 

N. Malebranche,  La ricerca della verità, Roma-Bari, Laterza, 2007, pp. 133-270.

2. Per sostenere l'esame, oltre alla conoscenza approfondita dei testi indicati al punto 1, e' richiesta la lettura di uno fra i seguenti saggi:

F. Brusori, La mente come specchio flessibile. Storia e preistoria dell'immaginazione produttiva tra XV e XVIII secolo, Bologna, Pendragon, 2022;

G. Gori, Introduzione alla lettura della Recherche de la vérité, Milano, Cuem, 1998;

Imago in phantasia depicta. Studi sulla teoria dell'immaginazione, a cura di L. Formigari, G. Casertano, I. Cubeddu, Roma, Carocci, 1999;

N. Panichi, Montaigne, Roma, Carocci, 2010; 

L. Pappalardo, Gianfrancesco Pico della Mirandola: fede, immaginazione e scetticismo, Brepols, Turnhout, 2014;

M. Priarolo, Visioni divine. La teoria della conoscenza di Malebranche tra Agostino e Descartes, Pisa, ETS, 2004;

N. Tirinnanzi. Umbra naturae. L'immaginazione da Ficino a Bruno, Roma, Edizioni di storia e letteratura, 2000.

 N.B.: Il programma è unico, per studenti frequentanti e non frequentanti. Gli studenti non frequentanti, se lo desiderano, possono comunque contattare la docente (in orario di ricevimento, e non tramite posta elettronica) per concordare eventuali integrazioni o programmi d’esame personalizzati.

Metodi didattici

Il corso si articola in 15 lezioni frontali.

Dato il carattere 'magistrale'/seminariale del corso, gli studenti frequentanti saranno sollecitati a svolgere brevi lavori individuali di analisi critica su temi o autori attinenti al programma, da concordare con la docente.

Tali lavori avranno valore ai fini della valutazione e potranno sostituire parte del programma d'esame.

Luogo e orario delle lezioni

Il corso si svolgera' nel secondo semestre, con il seguente orario:

- lunedi', ore 17-19, Aula B, Via Centotrecento;

- giovedi', ore 13-15, Aula E, Via Zamboni 34;

- venerdi', ore 13-15, Aula E, Via Zamboni 34.

Inizio delle lezioni: 10 febbraio 2025.

Orario di ricevimento: giovedì, dalle 15.30 alle 16.30.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

La prova orale d'esame si concentrerà:

- sull'analisi e l'interpretazione dei testi di Pico, Montaigne e Malebranche commentati a lezione;

- sulla verifica della conoscenza delle opere di letteratura secondaria indicate in bibliografia, unita alla capacità di saperne riferire in forme autonome e critiche;

- sulla verifica della conoscenza della storia della filosofia del Rinascimento e dell'età moderna.

Saranno valutati in modo particolare sia la capacita' dello studente di sapersi muovere con sicurezza e autonomia all'interno delle fonti e della letteratura secondaria che il possesso di un linguaggio e di moduli espressivi appropriati alla disciplina.

Soglie di valutazione

30 e lode: Prova eccellente per solidità delle conoscenze, ricchezza dell'articolazione critica, proprietà e maturità espressiva.

30: Prova ottima: conoscenza completa e ben articolata dei temi affrontati a lezione, non priva di spunti critici, e illustrata con adeguata proprietà espressiva.

29-27: Prova buona: conoscenze esaurienti e adeguatamente contestualizzate, esposizione sostanzialmente corretta.

26-24: Prova discreta: conoscenze presenti nelle linee essenziali, ma non esaurienti e non sempre articolate con correttezza.

23-21: Prova sufficiente: conoscenza superficiale o puramente mnemonica della materia, articolazione confusa dell’esposizione, espressione spesso non appropriata.

20-18: Prova appena sufficiente: la conoscenza della materia, l’articolazione del discorso e le modalità espressive presentano lacune anche rilevanti.

< 18: Prova insufficiente, esame non superato. Lo studente è invitato a presentarsi a un appello successivo quando non risultano acquisite le conoscenze essenziali, manca la capacità di orientarsi all’interno degli argomenti del corso e della stessa disciplina, le modalità espressive presentano lacune gravi.

Studenti e studentesse con DSA o disabilità temporanee o permanenti

Si raccomanda di contattare per tempo l’ufficio di Ateneo responsabile: https://site.unibo.it/studenti-con-disabilita-e-dsa/it.

Sarà sua cura proporre agli studenti e alle studentesse interessati eventuali adattamenti, che dovranno comunque essere sottoposti, con un anticipo di 15 giorni, all’approvazione della docente, che ne valuterà l'opportunità anche in relazione agli obiettivi formativi dell'insegnamento.

 

Strumenti a supporto della didattica

Diapositive;

Fotocopie (limitatamente ai testi di difficile reperimento);

Seminari di approfondimento;

Eventuali lavori individualizzati.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Elisabetta Scapparone

SDGs

Istruzione di qualità

L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.