- Docente: Francesco Bellucci
- Crediti formativi: 6
- SSD: M-FIL/05
- Lingua di insegnamento: Italiano
- Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
- Campus: Bologna
- Corso: Laurea Magistrale in Semiotica (cod. 8886)
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dal 17/09/2024 al 23/10/2024
Conoscenze e abilità da conseguire
Al termine del corso lo studente avrà acquisito le competenze necessarie per muoversi tra i diversi ambiti epistemologici e metodologici della semiotica. Avrà cioè acquisto una conoscenza di base utile a comprendere le differenze tra semiotica strutturale e semiotica interpretativa, e i modelli che negli ultimi anni hanno rivisto, e superato, questa divisione.
Contenuti
Il corso costituisce una introduzione ai principali autori, opere, e teorie della tradizione semiotica. Il percorso didattico passerà in rassegna alcuni autori e opere centrali di questa tradizione. Le categorie teoriche di base (langue/parole, sistema/sintagma, espressione/contenuto, segno/oggetto/interpretante, icona/indice/simbolo, dizionario/enciclopedia, modi di produzione segnica, enunciazione, discorso, etc.) e i principali problemi connessi a queste categorie verranno introdotti e spiegati attraverso la lettura e la discussione critica dei testi in programma. Ognuna delle cinque settimane di lezione è dedicata a un autore e a un testo o una serie di testi di riferimento. 1. F. de Saussure (Corso di linguistica generale, 1916); 2. L. Hjelmslev (Fondamenti della teoria del linguaggio, 1943/1961). 3. C.S. Peirce (la grammatica speculativa del Syllabus, 1903/1933). 4. U. Eco (Semiotica e filosofia del linguaggio, 1984). 5. E. Benveniste (alcuni articoli sulla teoria dell’enunciazione, 1946–1953).
Pur non essendo obbligatorio, questo corso è assolutamente consigliato agli studenti e alle studentesse provenienti da percorsi di studio nei quali lo studio della semiotica è poco presente, e più generalmente a coloro che hanno bisogno o desiderio di approfondire in modo sistematico le basi teoriche della disciplina.
Testi/Bibliografia
1) Ferdinand de Saussure, Corso di linguistica generale, Roma-Bari: Laterza, 1967; solo le seguenti parti: Introduzione: capitoli III e IV; Parte prima: capitoli I e II; Parte seconda: capitoli I, II, III, IV, V, e VI.
2) Louis Hjelmslev, I fondamenti della teoria del linguaggio, Torino: Einaudi, 1968
3) Charles S. Peirce, “Grammatica speculativa”, in Semiotica, a cura di M. Bonfantini et al. Torino: Einaudi, 1980, pp. 119–171 [ripubblicata in Opere, a cura di M. Bonfantini, Milano: Bompiani, 2003, pp. 137–175]
4) Umberto Eco, Semiotica e filosofia del linguaggio, Torino: Einaudi, 1984; solo il cap. 1 “Segno e inferenza”.
5) Émile Benveniste, Problemi di linguistica generale, Milano: Il Saggiatore, 1971; solo i capitoli XVIII “Struttura delle relazioni di persona nel verbo”, pp. 269–282; XIX “Le relazioni di tempo nel vrbo francese”, pp. 283–300; XX “La natura dei pronomi”, pp. 301–309; XXI “La soggettività nel linguaggio”, pp. 310–320; XXII “La filosofia analitica e il linguaggio”, pp. 321–331.
[l’anno indicato è tipicamente quello della prima edizione italiana; edizioni successive alla prima sono equivalenti]
NB Non sono previste differenze di programma tra studenti frequentanti e non frequentanti.
Metodi didattici
Lezioni frontali in aula, con letture e discussioni critiche. E’ fortemente consigliata la partecipazione diretta alle attività del corso.
Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento
L’esame consiste in un colloquio orale. Scopo dell’esame è verificare la conoscenza delle principali categorie della semiotica e la capacità di discutere criticamente i problemi teorici, epistemologici e metodologici che ruotano intorno a queste categorie.
Il voto è assegnato tenendo conto dei seguenti livelli di valutazione:
30 e lode: prova eccellente per solidità delle conoscenze, ricchezza dell'articolazione discorsiva, proprietà espressiva e interesse di interventi critici;
30: prova ottima, conoscenze complete e adeguate, ben articolate ed espresse correttamente, con interventi critici interessanti;
29-27: prova buona, conoscenze più che soddisfacenti, espressione corretta.
26-24: prova discreta, conoscenze presenti nelle linee essenziali, ma non esaurienti e/o non sempre articolate con correttezza;
23-21: prova sufficiente, conoscenze presenti in modo generale ma superficiale; espressione spesso non appropriata e articolazione del discorso confusa;
20-18: prova appena sufficiente, espressione e articolazione del discorso con lacune anche di rilievo;
<18: prova insufficiente, conoscenze assenti o molto lacunose, mancanza di orientamento nella disciplina, espressione carente e gravemente lacunosa.
Persone con disabilità e DSA
Le persone con disabilità o disturbi specifici dell’apprendimento hanno diritto a speciali adattamenti in relazione alla loro condizione, previa valutazione del Servizio d’ateneo per le studentesse e gli studenti con disabilità e DSA. Si prega di non rivolgersi al/la docente, ma di contattare il Servizio per un appuntamento. Sarà cura del Servizio stabilire quali adattamenti si rendono opportuni. Maggiori informazioni alla pagina:
https://site.unibo.it/studenti-con-disabilita-e-dsa/it/per-studenti
Strumenti a supporto della didattica
Presentazioni powerpoint
Orario di ricevimento
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