73328 - LABORATORIO DI SPECIALIZZAZIONE PROFESSIONALE IN PREVENZIONE E CURA EDUCATIVA DEL DISAGIO SOCIALE II (G.H)

Anno Accademico 2024/2025

  • Docente: Francesco Fiore
  • Crediti formativi: 3
  • Lingua di insegnamento: Italiano

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del laboratorio lo studente: - è capace di muoversi autonomamente nell'applicare le tecniche specifiche apprese in modo autonomo o all'interno di progettazioni organizzate dalle istituzioni; - sa confrontarsi con altri soggetti sulle modalità d'uso e di documentazione delle tecniche apprese; - sa collocare il sapere specifico appreso in differenti tipologie di servizio; - sa valutare i limiti e i pregi delle strumentazioni tecniche apprese; - sa trasferire le tecnologie apprese in contesti differenziati apportandovi modificazioni e integrazioni personali.

Contenuti

Il progetto mutualista

Il laboratorio intende promuovere la riflessione e il confronto sulla pratica della progettazione sociale realizzata secondo una prospettiva di tipo collaborativo e fondata sullo scambio solidale tra gli attori sociali coinvolti in processi trasformativi. L’affermazione di culture di tipo egoistico e la frammentazione dei legami sociali interrogano la progettazione sociale sotto il profilo tecnico-metodologico e più in generale sotto il profilo politico e culturale per la ricerca di risposte innovative ai complessi problemi sociali che attraversano le nostre comunità. Il laboratorio presenta la progettazione sociale secondo l’approccio mutualista di cui si considera sia l’aspetto metodologico utilizzato per contrastare le attuali forme di disagio sociale secondo i principi dell’autodeterminazione delle persone e delle comunità; sia la dimensione teorica e di policy, in particolare riguardo alla costruzione di un welfare del comune attraverso cui garantire i diritti sociali in senso universalistico e contribuire alla costruzione di comunità per la cura di sé, degli altri, del pianeta. L’intenzione è di sviluppare la riflessione sulle caratteristiche e le qualità di questo approccio e inoltre di soffermarsi sulle difficoltà a sostenere e gestire i processi sociali necessari per costruire collaborazione e partecipazione.

Il confronto riguarda direttamente la figura del progettista che, secondo l’approccio mutualista, si configura come ricercatore, animatore e facilitatore per cui le competenze tecniche utilizzate nella ideazione, attivazione e realizzazione degli interventi sociali devono essere integrate con le competenze necessarie a costruire e co-gestire spazi collettivi e organizzazioni condivise, entro cui si realizzano i progetti di tipo cooperativo. Il progettista inoltre, considerato il processo di riscrittura del sistema welfare e le caratteristiche delle attuali politiche sociali, deve saper rispondere alla richiesta di innovazione delle pratiche e delle metodologie dei servizi e degli interventi socio-educativi.

A partire da queste premesse, verranno trattati in particolare i seguenti temi:

  • la progettazione sociale tra dinamiche locali e cambiamenti globali

  • strategie cooperative, pensiero critico e processi trasformativi

  • aspetti emotivi, relazionali, organizzativi e gestione dei conflitti

  • la progettazione sociale come forma di scrittura collettiva

  • approccio partecipativo e sviluppo di comunità

  • strumenti e tecniche cooperative. L' esempio del “cerchio mutualista” e dell’open space technology

Testi/Bibliografia

Progettazione sociale

Leone L., Prezza M. (2013), Costruire e valutare i progetti nel sociale. Manuale operativo per chi lavora su progetti in campo sanitario, sociale, educativo e culturale, Franco Angeli, Milano, pp.256

Merlo G. (2014), La programmazione sociale, Carocci, Roma, pp. 272

De Ambrogio U. e al.(2013), Progettare e valutare nel sociale, Carocci, Roma, pp. 184

Il progetto mutualista

Cannavò S. (2018), Mutualismo. Ritorno al futuro per la sinistra, Edizioni Alegre, Roma, pp. 192

Farina F. (2012), Ricerca sociale e progettazione partecipata, Bonanno, Roma, 2012, pp. 136

Fragnito M., Tola M. (a cura di) (2021), Ecologie della cura. Prospettive transfemministe, Orthotes, Napoli, pp. 214

Garramone V., Aicardi M. (a cura di) (2010), Paradise l'OST? Spunti per l'uso e l'analisi dell'Open Space Technology, FrancoAngeli, Milano, pp. 288

Ripamonti E.(2018), Collaborare. Metodi partecipativi per il sociale, Carocci, Roma, pp. 288

Spade D. (2021), Mutuo Appoggio. Costruire solidarietà durante questa crisi (e la prossima), Edizioni Malamente, Urbino, pp. 180

Marginalità sociale e pensiero critico

Bell Hooks, Insegnare il pensiero critico. Saggezza Pratica, Meltemi, Milano, pp. 222 [I ed. 2003]

Bodini C. F., Movimenti sociali e salute: una ricerca-azione partecipata Nuove pratiche di promozione della salute all’insegna del collettivo, del comune e della sostenibilità del pianeta, Università degli studi di Bologna, 2018, pp. 196

Foucault M. (2014), Sorvegliare e punire, Einaudi, Milano, pp. 340 [I ed. 1975]

Palomba G. (2023), La trama alternativa. Sogni e pratiche di giustizia trasformativa contro la violenza di genere, Minimum fax, Roma,

Piasere L., Rom d’Europa, Laterza, Bari-Roma, 2004

Verdolini V. (2022), L’istituzione reietta. Spazi e dinamiche del carcere in Italia, Carocci, Roma, 2022, pp. 247

Zannoni F. (2022), Educare nelle periferie. Descrivere, comprendere, progettare, FrancoAngeli, Milano, pp. 159

Metodi didattici

A partire dalle proprie esperienze di studio e/o lavorative, il laboratorio è pensato come contesto in cui potersi sperimentare direttamente e, attraverso esercitazioni di gruppo, sviluppare riflessioni ed elaborazioni sugli argomenti oggetto del laboratorio. Verranno utilizzati i seguenti strumenti formativi: discussioni, simulate centrate sul caso, confronto con testimoni significativi, Open Space Technology (simulazione). Le esercitazioni riguardano i seguenti temi: periferie urbane e gruppi di adolescenti, la costruzione delle relazioni e la definizione di interventi socio-educativi in contesti informali; la progettazione come scrittura collettiva; a partire dalle comunità Rom e Sinti, le strategie per la decostruzione delle rappresentazioni stigmatizzanti; promozione della salute ed equità, il lavoro con le comunità e la ricerca azione partecipata; l’esempio del carcere, il disagio sociale e la fragilità come base per il cambiamento sociale e culturale. In riferimento al tema carcere, le riflessioni in gruppo e il confronto con le esperienze di testimoni significativi verranno utilizzate per sperimentare un processo progettuale di tipo cooperativo attraverso l’utilizzo dell’Open Space Technology.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

Gli studenti saranno valutati al termine del laboratorio sulla base del lavoro svolto. Pertanto le esercitazioni in aula costituiranno momento di verifica e saranno oggetto di valutazione da parte del docente

Strumenti a supporto della didattica

Testi e video a supporto delle esercitazioni in aula

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Francesco Fiore