75893 - STORIA DELLE ISTITUZIONI E DEL PATRIMONIO CULTURALE NEL MEDIOEVO

Anno Accademico 2024/2025

  • Docente: Stefano Manganaro
  • Crediti formativi: 6
  • SSD: M-STO/01
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Ravenna
  • Corso: Laurea Magistrale in Beni archeologici, artistici e del paesaggio: storia, tutela e valorizzazione (cod. 9218)

Conoscenze e abilità da conseguire

Il corso fornisce allo studente una serie di conoscenze e di abilità che gli consentiranno di comprendere le modalità di formazione e di trasmissione del patrimonio storico-culturale, monumentale e documentario medievale in Italia, in Europa e nel bacino del Mediterraneo. Al termine del corso lo studente è in grado di conoscere, comprendere ed inquadrare in modo puntuale, nella loro complessità, i processi politico-istituzionali e le interazioni socio-culturali che caratterizzarono letà medievale e favorirono il costituirsi di una peculiare identità culturale e memoria storica; di applicare tali conoscenze allanalisi di uno specifico contesto urbano e archivistico-librario e allindividuazione della memoria culturale di unistituzione; di comunicare i risultati di unindagine bibliografica o di una lettura critica delle fonti narrative e documentarie; di estendere autonomamente lindagine a situazioni nuove, utilizzando gli strumenti metodologici acquisiti nellambito del corso.

Contenuti

Città e comuni dell’Italia centro-settentrionale (secc. IX-XIV). Sperimentazioni istituzionali tra progetti e spazi, simboli e monumenti.

Il corso ripercorre lo sviluppo politico del mondo urbano nel regnum Italicum – la regione europea con il maggiore tasso di urbanizzazione nei secoli del pieno medioevo – su una cronologia lunga, compresa tra la fine del secolo IX e il pieno Trecento.

Prendendo le mosse dal processo di frammentazione delle istituzioni carolinge e di graduale riconfigurazione della vita politica su base locale, il corso si sofferma su quanto accadde in un tipo del tutto peculiare di potere locale: le città dell'Italia centro-settentrionale. In esse una cultura politica fortemente debitrice di antichi schemi di ascendenza romana, inizialmente incorporata nella figura del vescovo, fu capace di esprimersi in forme di governo altamente innovative, che diedero origine ai comuni italiani. Il corso mostra come i comuni - in tutte le fasi della loro esistenza (consolare, podestarile, popolare) - continuarono a essere luoghi di sperimentazione politica, senza cristallizzare mai le loro istituzioni in rigide formalizzazioni giuridiche. In questa prospettiva il corso analizza gli attori sociali che, di volta in volta, animarono la politica cittadina, dedicando speciale attenzione alle forme della comunicazione simbolica da essi adottate. Questo tipo di comunicazione si espresse tanto nei simboli e nei rituali civici, dal 'carroccio' alle processioni del santo patrono, quanto nelle trasformazioni urbanistiche e nella monumentalizzazione dei centri storici (palazzi pubblici, piazze, cattedrali, fontane), da intendersi come l'esito di un uso politico della 'bellezza', le cui testimonianze architettoniche rendono ancora oggi uniche molte città italiane.

Testi/Bibliografia

1) Agli studenti frequentanti è chiesto di prepararsi su:

- gli appunti delle lezioni;

- J.-C. Maire Vigueur, Così belle, così vicine: viaggio insolito nelle città dell'Italia medievale, Bologna: il Mulino, 2023;

- G. Sergi, Poteri temporali del vescovo: il problema storiografico, in Vescovo e città nell’alto medioevo: quadri generali e realtà toscane. Convegno internazionale di studi (Pistoia, 16-17 maggio 1998), a cura di G. Francesconi, Pistoia: Società Pistoiese di Storia Patria, 2001, pp. 1-16 [questo saggio è anche distribuito gratuitamente in formato digitale da “Reti Medievali – Iniziative on line per gli studi medievistici” al seguente link: http://www.rmoa.unina.it/1459/1/RM-Sergi-Vescovi.pdf].

 

2) Agli studenti non frequentanti, oltre al volume di J.-C. Maire Vigueur, Così belle... e al saggio di G. Sergi, Poteri temporali..., è chiesto di aggiungere un testo a scelta tra i seguenti:

- F. Franceschi - I. Taddei, Le città italiane nel Medioevo. XII-XIV secolo, Bologna: Il Mulino, 2012;

- F. Menant, L'Italia dei comuni (1100-1350), Roma: Viella, 2011;

- G. Milani, I comuni italiani. Secoli XII-XIV, Roma-Bari: Laterza, 2005.

 

Per frequentanti come per i non frequentanti, il corso presuppone una conoscenza delle linee generali della storia medievale. Gli studenti che non hanno seguito in precedenza un corso di Storia medievale possono acquisire le conoscenze di base facendo riferimento a un manuale da concordare con il docente.

 

Metodi didattici

Il corso prevede lezioni frontali. 

A supporto della esposizione orale il docente proietta mappe, immagini e testi, compresi, tra questi ultimi, fonti in latino, corredate di traduzione italiana.

Questi materiali sono resi disponibili agli studenti sulla piattaforma on line Virtuale durante lo svolgimento del corso.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

L'esame orale, da sostenere una volta concluse le lezioni, costituisce la principale modalità di verifica e di valutazione.

Durante lo svolgimento delle lezioni, nella seconda metà del corso, è prevista una prova scritta in itinere sugli argomenti fino a quel momento trattati. In caso di superamento di questa prova scritta, il voto conseguito definisce il punto di partenza per l'esame orale, che in questo caso è pensato per confermare o migliorare quel primo giudizio. In caso di mancato superamento della prova scritta, o di assenza, l'esame orale diventa l'unica modalità di verifica e di valutazione.

Costituiscono oggetto di valutazione la conoscenza e la padronanza dei temi trattati nel corso e affrontati dalla bibliografia; la capacità di analizzarli correttamente, di rielaborarli criticamente e di esporli chiaramente; un corretto approccio metodologico; l'uso di un linguaggio appropriato, in linea con quanto richiesto dalla disciplina.

La frequenza delle lezioni è vivamente consigliata.

La partecipazione attiva alle lezioni - con domande, interventi, richieste di chiarimenti e di approfondimenti - è particolarmente apprezzata e influenza il voto finale.  

 

 

Strumenti a supporto della didattica

- Proiezione commentata di mappe relative ai mutevoli quadri territoriali del potere nelle città e nelle campagne dell'Italia medievale, con particolare riferimento alla dissoluzione del comitatus carolingio ai processi di ricomposizione territoriale imperniati sulle città (dal districtus vescovile al contado comunale);

- Proiezione commentata di fonti medievali, in originale e in traduzione, con riferimento al confitto tra i comuni e l'Impero, alla nascita del diritto pubblico, ai rapporti della Sede apostolica con le città italiane, alla vigorosa produzione scritta comunale di tipo normativo;

- Proiezione commentata di immagini di palazzi comunali, palazzi di capitani del popolo, cattedrali, piazze e fontane delle città dell'Italia centro-settentrionale, con particolare riferimento alle politiche di monumentalizzazione dei regimi di Popolo.

Eventuali iniziative suggerite e/o organizzate dal docente (visite didattiche, seminari, presentazioni di libri) sono da considerarsi integrative dell'insegnamento e hanno riconoscimento in sede di esame.

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Comunicazione per gli studenti affetti da disabilità (permanente o temporanea), con DSA, ADHD, o con altri bisogni educativi speciali connessi a disturbi dell'apprendimento. Coloro che necessitano di strumenti compensativi sono cortesemente invitati a comunicare al docente le loro esigenze, in modo da essere indirizzati ai referenti e concordare l’adozione degli accorgimenti più opportuni.

Cfr. anche https://site.unibo.it/studenti-con-disabilita-e-dsa/it/per-studenti

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Stefano Manganaro

SDGs

Istruzione di qualità Città e comunità sostenibili Pace, giustizia e istituzioni forti

L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.