- Docente: Elisabetta Scapparone
- Crediti formativi: 12
- SSD: M-FIL/06
- Lingua di insegnamento: Italiano
- Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
- Campus: Bologna
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Corso:
Laurea in
Scienze della comunicazione (cod. 8885)
Valido anche per Laurea in Storia (cod. 0962)
Laurea in Antropologia, religioni, civiltà orientali (cod. 8493)
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dal 18/09/2024 al 20/12/2024
Conoscenze e abilità da conseguire
Lo/a studente/ssa, al termine del corso, conosce la genesi, l'articolazione e la destinazione delle teorie elaborate dai vari autori nel concreto della ricerca filosofica e acquisisce la consapevolezza della problematicità della domanda filosofica.
Contenuti
Titolo del corso: Profezia, utopia, politica. Forme del futuro nella filosofia moderna
Quello dei rapporti fra profezia e politica – e, più in generale, della centralità del codice teologico-politico – costituisce un tema cruciale della ricerca storico-filosofica alle origini dell’età moderna, almeno a partire dall’esperienza straordinaria di Girolamo Savonarola e dai giudizi (spesso assai acuti e articolati) sugli esiti della sua azione profetica e politica che continueranno a scandire i secoli successivi – da Niccolò Machiavelli a Gabriel Naudé, da Francesco Guicciardini a Pierre Bayle –, intrecciandosi con i princìpi del cosiddetto ‘realismo’ politico e con una effettiva, preoccupata attenzione verso il futuro, resa ancora più intensa da un dibattito sempre vivace sulla natura e i limiti della vera profezia. D’altra parte, in questi anni si assiste all’emergere di un ulteriore, peculiare modello di scrittura politica, in grado di coniugare - al pari della profezia ma in forme ormai secolarizzate - analisi del passato, denuncia delle ingiustizie o dei mali del presente e ipotesi di intervento concreto nella storia. Esemplare, in questo senso, già il notissimo testo-archetipo di Thomas More, l’Utopia del 1516, con la sua dialettica fra analisi disillusa della società contemporanea e descrizione di una lontana società felice, luogo di una vita secondo natura e secondo ragione. Ma esemplare soprattutto la Città del Sole di Tommaso Campanella – autore che si attribuisce a sua volta un importante ruolo profetico, e che costruisce i suoi testi in un continuo rimando fra piano teorico e piano storico, lavorando a fondo sul nesso fra poesia, profezia e politica.
Se già in Jean Bodin, in polemica con la filosofia della storia protestante, si assiste all’espulsione del tempo della profezia, della storia sacra e dell’escatologia dal tempo della politica e della storia umana, nel corso del Seicento è il carattere conoscitivo della profezia a venir revocato decisamente in dubbio, seppure da angolazioni e con finalità diverse – fra disincanto libertino, rielaborazione critica del nesso fra 'prudenza umana' e previsione del futuro (è il caso di Hobbes) e rifiuto di accreditare la profezia come luogo di massimo incremento della conoscenza umana. Cancellando ogni possibile intreccio tra eminenza del linguaggio profetico, autorità veritativa della Scrittura e legittimazione, per questa via, del falso immaginario su Dio e della stessa teologia come sistema della superstizione, del controllo e dell’asservimento degli individui, Spinoza nell’incipit del suo Trattato teologico-politico fa dell’analisi di profezia e profeti la vera via di accesso a ogni possibile indagine sul problema dell’autorità – della Scrittura, dei teologi, dei poteri politici, nel vivo delle discussioni e delle urgenze dell’Olanda repubblicana del tempo.
A partire da queste considerazioni, il corso si propone di illustrare una serie di configurazioni possibili del binomio profezia/politica, che avrà come suoi punti di riferimento centrali le figure di Girolamo Savonarola, Jean Bodin, Tommaso Campanella e Baruch Spinoza – tutte significativamente segnate da una riflessione sulla tirannide come archetipo e destino della pessima politica, e tutte in dialogo con aspetti o luoghi decisivi del pensiero di Machiavelli.
Testi/Bibliografia
1. Nel corso delle lezioni saranno presi in esame brani tratti dai testi indicati qui di seguito. La loro lettura è obbligatoria per tutti gli studenti:
G. Savonarola, Compendio di rivelazioni e Dialogus de veritate prophetica, a cura di A. Crucitti, Roma, A. Belardetti, 1974, pp. 3-71, 122-125;
G. Savonarola, Contro gli astrologi, a cura di C. Gigante, Roma, Salerno, 2000, pp. 33-124;
G. Savonarola, Trattato sul governo di Firenze, introduzione di M. Ciliberto, Roma, Editori Riuniti, 2006 (o altre edizioni);
J. Bodin, Methodus ad facilem historiarum cognitionem, edizione, traduzione e commento a cura di S. Miglietti, Pisa, Edizioni della Normale, 2013, cap. VII, pp. 609-627;
T. Campanella, La città del Sole, a cura di L. Firpo e G. Ernst, Roma-Bari Laterza, 1997 (o edizioni successive);
T. Campanella, Del senso delle cose e della magia, a cura di G. Ernst, Roma-Bari, Laterza, 2019;
B. Spinoza, Trattato teologico-politico, in Id., Opere, a cura e con un saggio introduttivo di F. Mignini, Milano, Mondadori, 2007, Prefazione e capp. 1-2, pp. 427-476 (altra edizione consigliata: B. Spinoza, Trattato teologico-politico, a cura di E. Giancotti Boscherini, Postfazione di P. Totaro, Torino, Einaudi, 2007).
2. Per sostenere l'esame, oltre alla conoscenza approfondita dei testi indicati al punto 1, e' richiesta la lettura di un saggio a scelta per ciascuno dei seguenti gruppi**:
Gruppo A
M. Cacciari-P. Prodi, Occidente senza utopie, Bologna, Il Mulino, 2019;
V.I. Comparato, Utopia, Bologna, Il Mulino, 2006;
G. Imbruglia, Utopia. Una storia politica da Savonarola a Babeuf, Roma, Carocci,
Profezia, filosofia e prassi politica, a cura di G. Garfagnini, A. Rodolfi, Pisa, ETS, 2013;
La profezia nel pensiero del Rinascimento e della prima età moderna, a cura di G. Frilli, M. Lodone, Pisa, ETS 2022;
R. Rusconi, Profezia e profeti alla fine del Medioevo, Roma, Viella, 2011;
Utopia. Storia e teoria di un'esperienza filosofica e politica, a cura di C. Altini, Bologna, Il Mulino, 2013;
M. Viroli, Tempi profetici. Visioni di emancipazione politica nella storia d'Italia, Roma-Bari, Laterza, 2021.
Gruppo B
M. Ciliberto, Niccolò Machiavelli. Ragione e pazzia, Roma-Bari, Laterza 2022;
G. Ernst, Tommaso Campanella. Il libro e il corpo della natura, Roma-Bari, Laterza, 2010;
V. Frajese. Profezia e machiavellismo. Il giovane Campanella, Roma, Carocci, 2002;
G. Garfagnini, Questa è la terra tua. Savonarola a Firenze, Firenze, Sismel-Edizioni del Galluzzo, 2000;
P. Grassi, L'interpretazione dell'immaginario. Uno studio in Spinoza, Pisa, ETS, 2002;
I. Melani, Il tribunale della storia. Leggere la Methodus di Jean Bodin, Firenze, Olschki, 2006;
S. Nadler, Un libro forgiato all'Inferno. Lo scandaloso Trattato di Spinoza e la nascita della secolarizzazione, Torino, Einaudi, 2022;
C. Vasoli, Ficino, Savonarola, Machiavelli. Studi di storia della cultura, Torino, Aragno, 2007;
L. Vinciguerra, Spinoza, Roma, Carocci, 2015;
D. Weinstein, Savonarola. Ascesa e caduta di un profeta del Rinascimento, Bologna, Il Mulino, 2013.
** Per quanto riguarda questa sezione, al fine di agevolare le scelte degli studenti, la docente illustrerà all'inizio del corso caratteristiche e grado di difficoltà dei diversi riferimenti bibliografici proposti, suggerendo anche alcuni modelli didatticamente efficaci di 'combinazione'.
3. Per una conoscenza generale del contesto storico-filosofico nel quale si inseriscono gli autori oggetto del corso si consiglia poi la consultazione selettiva di uno dei seguenti manuali:
F. Cioffi et al., Il testo filosofico. Storia della filosofia: autori, opere, problemi, vol. 2: L'età moderna, Milano, B. Mondadori, 1995 (o edizioni successive);
C. Esposito-P. Porro, I mondi della filosofia, vol. 2: Dall'Umanesimo all'Idealismo, Roma-Bari, Laterza, 2022;
L. Fonnesu, M. Vegetti et al., Le ragioni della filosofia, 2: Filosofia moderna, Firenze, Le Monnier, 2008 (o edizioni successive);
Storia della filosofia occidentale, a cura di G. Cambiano, L. Fonnesu e M. Mori, vol. 2: Medioevo e Rinascimento; vol. 3: Dalla rivoluzione scientifica all'Illuminismo, Bologna, Il Mulino, 2014;
N.B.: Il programma è unico, per studenti frequentanti e non frequentanti. Gli studenti non frequentanti, se lo desiderano, possono comunque contattare la docente (in orario di ricevimento, e non tramite posta elettronica) per concordare eventuali letture integrative più adeguate alle loro conoscenze preliminari o programmi d’esame personalizzati.
Metodi didattici
Il corso sara' svolto dalla docente mediante 30 lezioni, in massima parte dedicate alla lettura, analisi e commento di testi. Gli studenti sono quindi invitati a procurarsi i testi già all’inizio del corso.
L’illustrazione di temi e concetti sara' accompagnata dalla ricostruzione dei contesti culturali e delle fonti – classiche e moderne – che hanno alimentato e arricchito la riflessione dei pensatori oggetto del corso.
La frequenza alle lezioni e la partecipazione diretta degli studenti (sia attraverso la discussione che la presentazione di relazioni di approfondimento su argomenti particolari) sono vivamente auspicate.
Luogo e orario delle lezioni
Il corso si svolgera' nel primo semestre, con il seguente orario:
- mercoledi', ore 13-15, Aula B, Complesso di S. Cristina, Piazzetta G. Morandi 2;
- giovedì, ore 13-15, Aula B, Complesso di S. Cristina, Piazzetta G. Morandi 2;
- venerdì, ore 13-15, Aula B, Complesso di S. Cristina, Piazzetta G. Morandi 2.
Inizio delle lezioni: 18 settembre 2024.
Orario di ricevimento: giovedì, dalle 16 alle 18.
Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento
Esame orale finale.
Criteri di verifica
La prova d'esame mira a verificare il conseguimento dei seguenti obiettivi didattici:
1. capacita' di orientarsi con sicurezza nella problematica generale della disciplina e di commentare analiticamente i testi filosofici illustrati durante le lezioni;
2. conoscenza delle opere di letteratura secondaria indicate in bibliografia, unita alla capacita' di saperne riferire in forme autonome e critiche;
3. conoscenza di base della storia del pensiero filosofico moderno (dal Quattrocento al Seicento).
Saranno valutati in modo particolare sia la capacita' dello studente di sapersi muovere con sicurezza e autonomia all'interno delle fonti e della letteratura secondaria che il possesso di un linguaggio e di moduli espressivi appropriati alla disciplina.
Soglie di valutazione
30 e lode: Prova eccellente, sia nelle conoscenze che nell'articolazione critica ed espressiva.
30: Prova ottima: conoscenze complete, ben articolate ed espresse correttamente, con alcuni spunti critici.
29-27: Prova buona: conoscenze esaurienti e soddisfacenti, espressione sostanzialmente corretta.
26-24: Prova discreta: conoscenze presenti nei punti sostanziali, ma non esaurienti e non sempre articolate con correttezza.
23-21: Prova sufficiente: conoscenze presenti in modo talvolta superficiale, ma il filo conduttore generale risulta compreso. Espressione e articolazione lacunose e spesso non appropriate.
20-18: Prova appena sufficiente: conoscenze presenti ma superficiali, il filo conduttore non è compreso con continuità. L'espressione e l'articolazione del discorso presentano lacune anche rilevanti.
< 18: Prova insufficiente: conoscenze assenti o molto lacunose, mancanza di orientamento nella disciplina, espressione carente e gravemente lacunosa. Esame non superato.
Studenti e studentesse con DSA o disabilità temporanee o permanenti
Si raccomanda di contattare per tempo l’ufficio di Ateneo responsabile: https://site.unibo.it/studenti-con-disabilita-e-dsa/it.
Sarà sua cura proporre agli studenti e alle studentesse interessati eventuali adattamenti, che dovranno comunque essere sottoposti, con un anticipo di 15 giorni, all’approvazione della docente, che ne valuterà l'opportunità anche in relazione agli obiettivi formativi dell'insegnamento.
Strumenti a supporto della didattica
Diapositive;
Fotocopie (per i soli testi di difficile reperimento);
Seminari di approfondimento;
Eventuali lavori individualizzati.
Orario di ricevimento
Consulta il sito web di Elisabetta Scapparone
SDGs

L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.