- Docente: Cristina Brasili
- Crediti formativi: 7
- SSD: SECS-P/02
- Lingua di insegnamento: Italiano
- Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
- Campus: Bologna
- Corso: Laurea in Sviluppo e cooperazione internazionale (cod. 8890)
Conoscenze e abilità da conseguire
Al termine del corso lo studente: - possiede gli strumenti necessari per comprendere le caratteristiche ed i cambiamenti della politica economica italiana; - conosce i problemi strutturali dell'economia italiana relativi allo sviluppo endogeno e locale, all'inflazione, al debito pubblico, al Mezzogiorno ed all'occupazione; - è in grado di leggere e analizzare i principali documenti di politica economica (DPEF, Legge finanziaria) e le più importanti fonti statistiche nazionali ed internazionali.
Contenuti
I contenuti del corso saranno:
Introduzione ai temi della Politica Economica (un'ora).
La politica economica italiana (15 ore e 4 di laboratorio):
- Modelli interpretativi e misure di politica economica nel secondo dopoguerra,
- Modelli di sviluppo endogeno e locale nell'esperienza italiana, distretti industriali e la globalizzazione,
-La misura del capitale territoriale
- Le politiche di sviluppo territoriale. Dalla Cassa per il Mezzogiorno alle politiche regionali dell'UE. Similarità e differenze.
- Gli indicatori di Benessere Equo e Sostenibile: la teoria di Amartya Sen come sfondo e i target per la Politica economica italiana.
Misura e percezione della corruzione e della qualità istituzionale (4 ore teoriche e 2 di laboratorio).
Problemi strutturali dell'economia italiana e misure di politica economica (4 ore e 2 di laboratorio):
- La povertà in Italia e l’adozione del Reddito di Cittadinanza.
- il Mezzogiorno e la fine dell'intervento straordinario, occupazione e disoccupazione.
- Il debito pubblico in Italia
Le politiche dell'UE e l'Italia nel contesto europeo (8 ore e 2 di laboratorio):
-La Politica di Coesione dell'UE: storia, principi e caratteristiche
-I periodi di programmazione: 2007-2013 e 2014-2020
-La Strategia Nazionale per le Aree Interne come esempio di Multilevel governance
-Attuazione in Italia: opportunità e problemi
- Gli accordi di Maastricht, l'Euro e il Patto di Stabilità
Il Bilancio dell'UE 2021-2027. La Politica di Coesione 2021-2027 e il PNRR (2 ore)
-Il futuro delle Politiche europee alla luce dell'emergenza sanitaria Covid-19 del 2020 e il programma di ripresa e resilienza dell'Italia
Visti i temi affrontati nel corso di Politica Economica esso contribuisce ad una maggiore consapevolezza e, quindi, al raggiungimento degli obiettivi, 5, 8, 10 e 16, dei 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile (SDGs) dell’ONU.
Testi/Bibliografia
Documenti di Politica economica europei ed italiani, che verranno messi a disposizione degli studenti su IOL (Insegnamenti On Line), le slide presentate e alcuni capitoli/paragrafi indicati (da studiare o da leggere) nell'ultima slide relativa all'argomento:
Politica Economica – Valli, 2005 Cap.1 e Cap. 4
Politica Economica Volume I – Valli, 1998 Cap.13 e paragrafi 14.1, 14.2, 14.3, 14.4, 14.5 e 15.5
Politica Economica – Valli, 2005
Mezzogiorno a tradimento – Viesti – Cap.3
Le cause del divario Nord-Sud in Italia e gli effetti delle politiche pubbliche sulla società nel Mezzogiorno, tesi SVIC di Alessandra Buonaiuto
Politica Economica – Valli, 2005 - Par. 5.8
Lo sviluppo locale – Ciapetti, 2010
Il distretto industriale Marshalliano come concetto socio-economico - G. Becattini, 1991
LA GOVERNANCE NEI DISTRETTI INDUSTRIALI DEL TERZO MILLENNIO Il caso della Regione Marche e l’area di crisi industriale complessa del Fermano Maceratese, tesi di laurea Svic di M. G. Paccapelo a.a. 2019/2020 SVIC
Le nuove politiche regionali dell'Unione Europea – Viesti, Prota – Cap.1 e 2
Politica Regionale – Commissione Europea [http://www2.stat.unibo.it/brasili/polec_2017/regional_policy_it.pdf]
I fondi strutturali europei: otto lezioni dall'esperienza italiana – Viesti, Luongo 2014
Le nuove politiche regionali dell'Unione Europea – Viesti, Prota – Cap.7
Le nuove politiche regionali dell'Unione Europea – Viesti, Prota – Cap.8
Investire nelle regioni: la riforma della Politica di coesione dell’UE 2014-2020
Sintesi dell’accordo di partenariato per l’Italia, 2014-2020, European Commission 2014
Accordo di partenariato 2014-2020 Italia allegato 1 risultati attesi - azioni
Politica Economica Europea - Valli, 1999 par.2.2 e 2.3
Politica Economica e Macroeconomia Vittorio Valli e altri, paragrafi 7.6, 7.7, 7.8 (2010), Ed. Carocci
Padoa-Schioppa Tommaso, L’Euro in prospettiva storica, il Mulino, n.399, 1/2002
La finanza pubblica e il debito pubblico Dott.ssa Arianna Moschetti Da pag 10 a pag 13 E da pag 21 a pag 45
I numeri della corruzione – C. Brasili (2012)
Relazione dell’Unione sulla lotta alla corruzione
Relazione dell’Unione sulla lotta alla corruzione – foglio paese Italia
Rapporto sul Sistema agroalimentare dell'Emilia- Romagna - Capitolo 2. Le politiche comunitarie e nazionali
Letture integrative:
Rapporti BES 2016, 2017 e 2018
Istat, I distretti industriali 2011
L’“effetto distretto”: motivazioni e risultati di un progetto di ricerca – L. Federico Signorini, 2000
I distretti industriali del Terzo Millennio – F. Guelpa, S. Micelli, 2007 Cap.1
I distretti industriali del Terzo Millennio – F. Guelpa, S. Micelli, 2007 Cap.7
Italia e Germania: due vie per l’uscita dalla crisi – A. Brasili C.Brasili, 2011
Lo sviluppo è libertà – Sen, 2000
La povertà in Italia - Sintesi Rapporto Istat 2016 (13/07/2017)
Città e sviluppo locale – Bertini, Brasili, 2014
I “nuovi” distretti agroalimentari tra i “nuovi” distretti industriali- C. Brasili, R. Fanfani
Nel DEF 2017 per la prima volta gli indicatori BeS
Il Quadro Strategico Nazionale 2007-2013
Mantovani A., Mattarin L, Economia dell’integrazione europea, Il Mulino, Bologna 2008 (cap 5 pp. 163-200)
Bordignon, Turati DEBITO PUBBLICO come ci siamo arrivati e come sopravvivergli, PICCOLA BIBLIOTECA PER UN PAESE NORMALE - VITA E PENSIERO
Metodi didattici
Il metodo didattico seguito è quello di affrontare teoricamente un problema di politica economica (mediante lezioni frontali) e di mostrare, quando possibile, l'approccio di analisi empirica mediante l'utilizzo e la discussione di dati relativi al problema nelle lezioni di laboratorio.
Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento
La verifica del grado di apprendimento degli argomenti trattati verrà condotta attraverso l'esame scritto od orale. Sarà effettuato per il primo appello un esame parziale circa a metà corso (nella settimana prevista per le prove parziali) e un secondo parziale in Dicembre (che verrà verbalizzato per alcune categorie di studenti: Erasmus, studenti che effettueranno il secondo semestre a Buenos Aires o a Parigi). Le due verifiche saranno scritte e ciascuna di un'ora, con le stesse modalità previste per gli appelli totali e descritte di seguito. Gli appelli di Gennaio e Febbraio verranno effettuate verifiche scritte: due domande aperte teoriche a scelta su 3 e 1 domanda aperta relativa ai temi svolti in laboratorio per un totale di un'ora e mezza. Ciascuna sarà valutata con un punteggio massimo di 10. Se una sola delle domande risulta insufficiente (valutazione 5) potrà essere integrata da un orale. Tre dieci, ottenuti nelle domande aperte corrispondono ad una valutazione di 30 e Lode.
Gli appelli di giugno, luglio e settembre saranno in modalità orale e le domande saranno impostate come per lo scritto (2/3 domande teoriche e una di laboratorio).
La valutazione dell'esame orale sarà data secondo il criterio:
• Preparazione e capacità di analisi sufficienti, espresse in un linguaggio formalmente corretto → 18-22;
• Preparazione tecnicamente adeguata, capacità di analisi sufficiente, anche se non particolarmente articolate, espresse in un linguaggio corretto → 23-26;
• Conoscenza approfondita dei temi affrontati nel corso, buone capacità di analisi e di critica, padronanza della terminologia specifica → 27-29;
• Conoscenza molto approfondita dei temi affrontati nel corso, capacità di analisi critica e di collegamento, padronanza della terminologia specifica → 30-30L.
In particolare, si intende verificare il raggiungimento dei seguenti obiettivi didattici:
- conoscenza delle politiche economiche dell'Unione europea e dei suoi collegamenti con quelle italiane e internazionali;
- uso appropriato degli strumenti metodologici illustrati durante le lezioni frontali;
- capacità di discutere i risultati ottenuti al fine di interpretare il fenomeno oggetto di studio, alla luce della letteratura sull'argomento e delle attuali strategie di politica economica.
Strumenti a supporto della didattica
Il materiale didattico sara' disponibile sul sito: Unibo Virtuale - Università di Bologna https://virtuale.unibo.it
Le lezioni non verranno registrate
Orario di ricevimento
Consulta il sito web di Cristina Brasili
SDGs




L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.