- Docente: Giacomo Mancini
- Crediti formativi: 8
- SSD: M-PSI/08
- Lingua di insegnamento: Italiano
- Moduli: Giacomo Mancini (Modulo 1) Federica Andrei (Modulo 2)
- Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza (Modulo 1) Convenzionale - Lezioni in presenza (Modulo 2)
- Campus: Rimini
- Corso: Laurea in Educatore sociale e culturale (cod. 8777)
Conoscenze e abilità da conseguire
Al termine del corso lo studente: - è capace di padroneggiare alcuni concetti chiave quali quello di turba, perturbazione o disturbo relazionale in età evolutiva, adolescenza ed età adulta; - è in grado di comprendere il significato comunicativo del sintomo psicopatologico; - conosce le teorie e tecniche di gestione di gruppi; - è capace di prevedere e gestire eventuali condotte aggressive, di dipendenza, autolesionistiche, in un'ottica educativa progettuale; - è capace di familiarizzare ed osservare alcune dinamiche di disagio, rinvenirle precocemente e segnalarle nel lavoro integrato con altre professionalità; - possiede abilità comunicative tali da permettergli di affrontare e gestire le problematiche psicologiche dell'utenza sfruttando le potenzialità del colloquio nella relazione di aiuto; - è in grado di guidare dinamiche di relazione conducendo colloqui e lavori di gruppo.
Contenuti
Contenuti
Per il futuro Educatore appare quanto mai importante conoscere l'ambito di intervento e i contenuti della Psicologia Clinica.
Familiarizzare con alcuni concetti chiave che attengono al benessere psicofisico e alla psicopatologia: la definizione di sofferenza psichica, il continuum normalità - patologia come «modo di pensare» al dolore mentale ed il relativismo storico - culturale come paradigma fondamentale per tenere conto della variabilità delle manifestazioni sintomatiche e soprattutto delle descrizioni cliniche.
Per l'Educatore è importante avvicinare il panorama della psicopatologia per condividere con altre figure professionali un linguaggio comune e chiavi di lettura e di comprensione del disagio mentale, ben consapevole che il suo compito non sarà fare diagnosi, ma riconoscere i segnali di sofferenza psicologica e avvicinarsi all'utente nel modo più idoneo al suo tipo di funzionamento mentale.
Conoscere la psicopatologia è importante per migliorare la propria capacità di lettura degli eventi della storia soggettiva, di comprensione della realtà psicologica dell'altro, di ideazione di azioni educative efficaci sulla base delle caratteristiche personali, psicologiche, contestuali, di esperienza dell'utenza interessata.
Programma
Parte I
- Definizione e inquadramento della Psicologia Clinica come campo applicativo di ricerca e di intervento.
- I principali paradigmi teorici di riferimento.
- I concetti chiave per comprendere la psicopatologia.
- Il disagio psichico in età evolutiva.
- L'Educatore e il disagio psichico dell'adolescente.
- Le principali forme di sofferenza psichica in età adulta e senile.
- L'Educatore e il colloquio nella relazione di aiuto.
- L'Educatore e la supervisione al lavoro.
- Lavorare in gruppo.
- Promuovere il benessere dell'Educatore e prevenire il Burn-out.
Parte II
- MENTE EMOZIONALE E INTELLIGENZA EMOTIVA: CORNICE TEORICA, PROSPETTIVE DI RICERCA E DECLINAZIONI APPLICATIVE.
- LA MENTE EMOZIONALE IN PSICOTERAPIA: PRASSI CLINICA IN ETA’ EVOLUTIVA: infanzia e adolescenza.
- MENTE EMOZIONALE E MENTE DI GRUPPO NEI CONTESTI EDUCATIVI E FORMATIVI.
- MENTE ISTITUZIONALE E PROFESSIONE EDUCATIVA
Testi/Bibliografia
TESTI OBBLIGATORI per sostenere l'esame:
1. Manuale:
Pani R., Biolcati R., Sagliaschi S.
Psicologia clinica e psicopatologia per l'educazione e la formazione.
Il Mulino, Bologna (2009). ISBN 978-88-15-13251-2
Da studiare:
Introduzione
I. La psicologia clinica nella pratica educativa
1. La genesi della psicologia clinica e i suoi ambiti di intervento
2. Il colloquio educativo
3. L’osservazione nei contesti educativi
4. Le competenze psicologiche dell’educatore
II. Le teorie della psicologia clinica nel percorso educativo
1. L’importanza dell’inquadramento teorico nell’attività educativa
2. Le teorie della personalità
3. La prospettiva psicodinamica
4. Il paradigma cognitivo-costruttivista
5. Il modello sistemico
6. Metafore dell’operare educativo
III. La conoscenza della psicopatologia nel processo educativo
1. Psicopatologia: i concetti chiave per le professioni di aiuto
2. Tentativi di classificazione psicopatologica
3. Conoscere la diagnosi: quale valore aggiunto per le professioni educative?
IV. L’approccio educativo ai disturbi dello sviluppo
1. I contesti di crescita del bambino
2. Il bambino in difficoltà
3. La psicopatologia evolutiva
4. L’equilibrio psicofisiologico nell’età dello sviluppo
17. L’operatore educativo «base sicura»
V. L’educatore e il disagio psichico dell’adolescente
1. I compiti evolutivi dell’adolescente
2. La cautela nella diagnosi in adolescenza
3. Il significato psicoanalitico dei sintomi in adolescenza
4. Adolescenza, devianza e delinquenza
5. Adolescenza e disturbo borderline di personalità
6. Altri disturbi psichici
7. Uso e abuso di sostanze
8. Compulsioni e dipendenze da comportamento
9. Problematiche legate all’alimentazione
10. Autolesionismo: un gioco da ragazzi?
11. Tentato suicidio
12. Approccio educativo ai nuovi canali espressivi e comunicativi dell’adolescente
VI. L’approccio educativo ai disturbi dell’età adulta
1. L’educazione e la rieducazione dell’adulto
2. I disturbi dell’umore
3. I disturbi d’ansia
4. I disturbi somatoformi
5. I disturbi dissociativi
6. I disturbi di personalità
7. I disturbi dell’alimentazione
8. I disturbi sessuali e dell’identità di genere
9. I disturbi fittizi
10. I disturbi da uso/dipendenza da sostanze
11. I disturbi del controllo degli impulsi
12. I disturbi del sonno
13. I disturbi psicofisiologici
14. I disturbi psicotici
VII. L’approccio educativo ai disturbi dell’età senile
1. Normalità e patologia nell’invecchiamento
2. I modelli dell’invecchiamento
3. I disturbi cognitivi dell’età anziana
4. I disturbi psicologici dell’età avanzata
VIII. Promozione del benessere e prevenzione
1. Gli interventi educativi, formativi e riabilitativi
2. La risposta emotiva dell’educatore
3. La rilevanza della supervisione
4. Prevenire il «burnout»
IX. Lavoro di équipe e importanza del gruppo
1. Nozioni di base per lavorare con i gruppi
2. L’educatore e l’importanza del lavoro di équipe
3. La formazione dell’educatore attraverso il gruppo
4. Un esempio di gruppo di formazione con la tecnica dello psicodramma analitico
2. Monografia:
ROSA AGOSTA, GIACOMO MANCINI, ALESSANDRA NALDI
Insegnare nella scuola dell’infanzia e primaria. Un approccio psicodinamico
Il Mulino, Bologna (2021). ISBN 978-88-15-29373-2
Da studiare tutto
Presentazione, di Guido Crocetti
Introduzione
I. Essere insegnanti
II. Le competenze psicopedagogiche dell’insegnante
III. Insegnanti in gruppo
IV. Abitare l’istituzione educativa
V. Il maltrattamento istituzionale
VI. Insegnanti e genitori: dalla relazione al rapporto
VII. Il rapporto educativo in tempi di pandemia: paure, distanze e speranze
3. Monografia:
Giacomo Mancini, Elena Trombini
INTELLIGENZA EMOTIVA. TEORIA, RICERCA E INTERVENTO NEI CONTESTI PSICO-EDUCATIVI
Clueb Ed., Bologna (2017)
Da studiare:
INTRODUZIONE
CAPITOLO 1. – DALLE EMOZIONI ALL’INTELLIGENZA EMOTIVA: IMPLICAZIONI TEORICHE
CAPITOLO 2. – INTELLIGENZA EMOTIVA: PRINCIPALI MODELLI
CAPITOLO 5. – AMBITI APPLICATIVI IN ETA’ EVOLUTIVA: L’INDIVIDUO IN RELAZIONE
CAPITOLO 6. - SOSTENERE L’INTELLIGENZA EMOTIVA IN ETA’ EVOLUTIVA: INTERVENTI PSICO-EDUCATIVI
Metodi didattici
Lezioni frontali, didattica interattiva, role-playing, esercitazioni, discussione di casi clinici.
Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento
La prova d'esame finale consiste in una prova scritta composta da tre domande aperte (una per ogni libro di testo indicato in bibliografia) a cui rispondere in modo sintetico ma esaustivo e puntuale, restando nel limite di 15/20 righe per ogni risposta.
Criteri di punteggio:
valutazione su una scala da non sufficiente (risposta mancante o completamente errata) a ottimo (risposta corretta, pertinente e completa).
La sufficienza si raggiunge con 18/30, a condizione che tutte e tre le risposte siano risultate sufficienti.
La lode si ottiene totalizzando il massimo del punteggio in ciascuna domanda aperta e dando prova di particolare maturità e brillantezza nel complesso delle tre risposte.
Tra gli indicatori che concorrono alla valutazione vi sono: la conoscenza dettagliata del contenuto dei testi d'esame (parti indicate in programma), la proprietà di linguaggio, la pertinenza al tema richiesto, la riflessione critica sui concetti relativi ai contesti educativi e comunitari.
Per svolgere la prova sarà concesso un tempo di 1 ora.
L'iscrizione all'esame avviene su Alma Esami, dove verranno registrati i voti.
Strumenti a supporto della didattica
Videoproiettore, lavagna, uso di materiali cartacei per facilitare la trasmissione delle conoscenze.
Orario di ricevimento
Consulta il sito web di Giacomo Mancini
Consulta il sito web di Federica Andrei
SDGs



L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.