72520 - ANTICHITÀ CELTICHE (1) (LM)

Anno Accademico 2019/2020

  • Docente: Andrea Gaucci
  • Crediti formativi: 6
  • SSD: L-ANT/01
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea Magistrale in Archeologia e culture del mondo antico (cod. 8855)

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del corso lo studente apprende le linee generali relative alla civiltà celtica in Italia. Le testimonianze archeologiche, le fonti storico-letterarie e linguistiche vengono inserite nel quadro dei problemi della storia dell'Italia antica. Al termine del corso lo studente è in grado di analizzare criticamente i principali problemi relativi alle origini e alla diffusione della civiltà celtica in Italia, anche alla luce dei rapporti con l'area transalpina, di effettuare ricerche sul tema e di comunicarne i risultati sia in forma orale che scritta.

Contenuti

Il corso affronta la specifica tematica della civiltà celtica in Italia in una prospettiva sia storica che archeologica, con particolare attenzione ai problemi della mobilità di individui e gruppi e dei flussi commerciali e culturali nel quadro dell'Italia preromana e del mondo transalpino.

Una prima lezione sarà finalizzata ad illustrare il programma, le modalità di verifica dell'apprendimento e ad offrire un quadro generale della storia degli studi e delle metodologie di indagine.

Durante il corso si affronteranno i seguenti temi, ciascuno dei quali sarà oggetto di una specifica lezione:

1) Storia degli studi e quadro metodologico; 2) L’Europa continentale halstattiana; 3) L’Europa continentale laténiana; 4) La Cultura di Golasecca; 5) Mobilità individuale e relazioni culturali e commerciali fra Italia settentrionale e mondo transalpino tra VIII e V sec. a.C.; 6) L’invasione storica del IV secolo a.C.; 7) Epigrafia celtica; 8-9) I Celti transpadani tra IV e I sec. a.C.; 10-12) L'occupazione del territorio dell’etrusca Felsina-Bologna dal IV sec. a.C.: i casi di Bologna, Casalecchio di Reno, Marzabotto, Monterenzio e di Monte Bibele nella valle dell’Idice; 13) I Celti lungo le coste dell’Adriatico tra IV e I sec. a.C.

Saranno parte integrante del corso le visite al Museo civico di Bologna e al Museo civico di Monterenzio, le cui date saranno comunicate durante le prime lezioni. Saranno inoltre organizzate conferenze relative a specifiche tematiche di approfondimento.

Le lezioni iniziano con un quarto d'ora accademico. È vivamente consigliata la frequenza del corso.

Testi/Bibliografia

Ad integrazione delle lezioni frontali, si ritiene necessario lo studio dei seguenti testi:

Contributi sulle dinamiche sociali e commerciali dei Celti tra mondo transalpino e cisalpino:

R.C. de Marinis, Principi e guerrieri nella civiltà di Golasecca, in Guerrieri, principi ed eroi fra il Danubio e il Po (Catalogo della Mostra), Trento 2004, pp. 293-303.

F.M. Gambari, I signori del commercio sulle vie d’acqua. Il ruolo degli scambi nella cultura di Golasecca, in Guerrieri, principi ed eroi fra il Danubio e il Po (Catalogo della Mostra), Trento 2004, pp. 305-313.

R.C. de Marinis, I principi celti, in Principi etruschi tra Mediterraneo ed Europa (Catalogo della Mostra, Bologna 2000-2001), Venezia 2000, pp. 379-389.

R.C. de Marinis, Aspetti degli influssi dell’espansione etrusca in Val padana verso la civiltà di Golasecca, in AnnFaina XV, 2008, pp. 115-146.

D. Vitali, I Celti in Italia, in Guerrieri, principi ed eroi fra il Danubio e il Po (Catalogo della Mostra), Trento 2004, pp. 315-329.

Contributi sul rapporto fra Celti e altre popolazioni dell’Italia preromana:

G. Gambacurta, A. Ruta Serafini, I Celti e il Veneto. Storie di culture a confronto, Ante quem, 2019, pp. 9-122, 165-173.

F. Marzatico, Il mondo retico fra Etruschi e Celti, in Les Celtes et le nord de l'Italie : premier et second âges du fer (Actes du XXXVIe colloque international de l'AFEAF, Vérone, 17 - 20 mai 2012), pp. 189-210.

G. Sassatelli, Celti ed Etruschi nell'Etruria padana e nell'Italia settentrionale, in Ocnus 11, 2003, pp. 231-257.

G. Sassatelli, Statuaria in pietra tra Etruschi e Celti, in L’indagine e la rima (Scritti per Lorenzo Braccesi), Hesperìa 30, 2013, pp.1225-1241.

Per i non frequentanti oltre ai testi sopra indicati, sono necessarie anche le seguenti letture:

S. Moscati, O.H. Frey, V. Kruta, B. Raftery, M. Szabó (a cura di), I Celti (Catalogo della mostra, Venezia 1991), Milano 1991, seguenti contributi:

V. Kruta, La riscoperta degli antichi Celti, pp. 29-34; G. Dobesch, Le fonti letterarie, pp. 35-41; L. Kruta Poppi, Le fonti archeologiche, pp. 42-50; A.L. Prosdocimi, Lingua e scrittura dei primi Celti, pp. 51-59; O.-H. Frey, “I primi principi celti” nel VI secolo a.C., pp. 75-92; R.C. de Marinis, I Celti golasecchiani, pp. 93-102; O.-H. Frey, La formazione della cultura di La Tène nel V secolo a.C., pp. 127-146; V. Kruta, I Celti della prima espansione storica (IV secolo a.C.), pp. 195-213; L. Pauli, I passi alpini e le migrazioni celtiche, pp. 215-218; D. Vitali, I Celti in Italia, pp. 220-235; A. Rapin, L’armamento, pp. 321-331;

D. Vitali, I Celti a sud del Po, in G. Cuscito (a c.), I Celti nell'Alto Adriatico (Atti delle tre Giornate Internazionali di Studio, Trieste, 5-7 aprile 2001) («AAAd» 48), Trieste 2001, pp. 227-239.

L. Minarini, D. Vitali, L’arrivo dei Galli, in A. Donati, G. Sassatelli (a cura di), Storia di Bologna. Bologna nell'antichità, Bologna 2005, pp. 339-385.

Metodi didattici

L'insegnamento è organizzato in lezioni frontali, con conferenze di approfondimento e visite a Musei e aree archeologiche della Regione.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

La verifica consiste in un esame orale. L'esame prevede tre domande di carattere generale da cui prende avvio una discussione via via più mirata e dettagliata su specifici aspetti trattati a lezione.

La frequenza alle lezioni renderà più agevole il superamento dell'esame.

La valutazione complessiva terrà conto dei seguenti parametri:

- la padronanza dei contenuti, la capacità di analisi dei temi e dei concetti, la capacità di sapersi esprimere adeguatamente e con linguaggio appropriato alla materia trattata e di discutere criticamente un problema specifico inerente la materia saranno valutati con voti di eccellenza.

- una conoscenza mnemonica della materia, unitamente a capacità di sintesi e di analisi articolate in un linguaggio corretto, ma non sempre appropriato, porteranno a valutazioni discrete.

- lacune formative e/o linguaggio inappropriato – seppur in un contesto di conoscenze minimali del materiale d'esame –condurranno a voti che non supereranno la sufficienza e alla necessaria ripetizione dell'esame.

Strumenti a supporto della didattica

Durante le lezioni presentazioni di immagini dei materiali illustreranno i contenuti del corso. La lezione frontale sarà accompagnata da slides di presentazione con un ampio repertorio di immagini successivamente accessibili tramite Insegnamenti OnLine - IOL.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Andrea Gaucci

SDGs

Parità di genere Ridurre le disuguaglianze

L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.