29479 - STORIA DELL'EMILIA ROMAGNA NEL MEDIOEVO (1) (LM)

Anno Accademico 2016/2017

  • Docente: Leardo Mascanzoni
  • Crediti formativi: 6
  • SSD: M-STO/01
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea Magistrale in Scienze storiche e orientalistiche (cod. 8845)

Conoscenze e abilità da conseguire

Lo studente al termine del modulo acquisisce conoscenze approfondite e specifiche della storia regionale. Lo studente consegue una conoscenza approfondita, orientata diacronicamente e secondo una scansione critica e problematica e nella consapevolezza dell'importanza della memoria storica nella cultura contemporanea, delle maggiori dinamiche storico-politiche ed istituzionali che hanno caratterizzato la regione in età medievale.

Contenuti

Il programma verterà sullo studio, sì di carattere generale ma il più approfondito e comparativo possibile, dei temi, dei problemi, delle vicende che hanno caratterizzato la storia politico-istituzionale, religiosa e culturale della regione emiliana e romagnola, da Rimini fino a Piacenza, durante i secoli intercorsi fra il Mille e il Millecinquecento. In particolare, l'attenzione sarà posta sulla storia delle città, come esemplificazione e in raccordo con l'insegnamento di "civiltà urbana". La forte espressione urbana, integrata però con un'altrettanto forte presenza del territorio e della campagna, è, infatti, il tratto più significativo della storia regionale nei secoli centrali e finali del Medioevo. Da un punto di vista pratico, il corso si articolerà in 30 ore di lezione frontale. Un certo numero di ore all'inizio del corso sarà inoltre dedicato alla presentazione, quando possibile con esemplificazione pratica, delle principali raccolte di fonti e degli studi mediante i quali è stato possibile ricostruire sinteticamente la storia generale della nostra regione nel periodo suindicato.

Testi/Bibliografia

  A. VASINA, L'area emiliana e romagnola, in "Storia d'Italia diretta da G. Galasso", vol. settimo, tomo primo (intitolato Comuni e signorie nell'Italia nordorientale e centrale: Veneto, Emilia-Romagna e Toscana), Torino, UTET, 1987, pp. 361-559, cui si dedicherà la gran parte delle 30 ore di lezione di cui si costituisce il corso. Si rammenta che questo fondamentale saggio è (era) rinvenibile anche in veste bibliografica autonoma: A. VASINA, Comuni e signorie in Emilia e in Romagna. Dal secolo XI al secolo XV, Torino, UTET, 1986. A ciò si dovrà aggiungere anche, come lettura su cui riferire all'esame: L. MASCANZONI, Guido Deotaiti e Flordebella. Antroponimia romagnola nel '200. Il Quaternus fumantium comiatus Ymole (1265 ca.) edizione e studio, Bologna, Pàtron Editore, 2010, soltanto capitolo primo, pp. 11-29 e capitolo sesto, pp. 103-150.
I non frequentanti integreranno la preparazione con la lettura di: F. ROVERSI MONACO, Il comune di Bologna e re Enzo. Costruzione di un mito debole, Bologna, University Press, 2012.



LE LEZIONI AVRANNO INIZIO LUNEDI' 26 settembre 2016 secondo questo orario: lunedì  h. 13-15 Aula "Torresani" Dipartimento di Storia Culture Civiltà (= DSCC); mercoledì h. 13-15 Aula "Torresani" DSCC; venerdì h. 13-15 Aula "Torresani" DSCC.

Il ricevimento degli studenti avrà luogo presso lo studio 6 (II piano DSCC) nella giornata di lunedì dalle 15 alle 17.

Gli studenti, frequentanti o non frequentanti, iscritti a questo corso sono altresì invitati, seppure in maniera facoltativa, alla frequentazione di un'attività laboratoriale o seminariale specifica. Nella fattispecie si ricorda che successivamente al corso di "Storia dell'Emilia-Romagna nel Medio evo" verrà svolto, sotto la mia responsabilità didattica, un seminario di 30 ore per complessivi 6 cfu sull'argomento: "Un territorio ai raggi X: la romagna nord-occidentale e la sua storia".

Metodi didattici

Il fondamentale metodo didattico è costituito dalla lezione frontale. Dal momento che si tratta di una storia regionale, si farà continuo riferimento alle risistemazioni geografiche e storiche di questa terra con l'uso di carte. E' prevista anche l'eventuale discussione con gli studenti di temi e problemi. 

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

L'esame consiste in un colloquio orale. Esso intende valutare le capacità critiche e metodologiche maturate dallo studente, il quale sarà invitato a confrontarsi con i testi affrontati durante il corso. Particolarmente valutate saranno le capacità dello studente di sapersi muovere all'interno delle fonti e del materiale bibliografico al fine di saper individuare in essi le informazioni utili che gli permettano di illustrare gli aspetti e gli ambiti culturali propri della disciplina. Il raggiungimento da parte dello studente di una visione organica dei temi affrontati a lezione congiunta alla loro utilizzazione critica, la dimostrazione del possesso di una padronanza espressiva e di linguaggio specifico saranno valutati con voti di eccellenza. La conoscenza per lo più meccanica e/o mnemonica della materia, capacità di sintesi e di analisi non articolate e/o un linguaggio corretto ma non sempre appropriato porteranno a valutazioni discrete; lacune formative e/o linguaggio inappropriato -seppure in un contesto di conoscenze minimali del materiale d'esame- condurranno a voti che non supereranno la sufficienza. Lacune formative, linguaggio inappropriato, mancanza di orientamento all'interno dei materiali bibliografici offerti durante il corso non piotranno che essere valutati negativamente. 

Strumenti a supporto della didattica

A diretto supporto della didattica sono previsti essenziali e tradizionali strumenti, quali lavagna, cartine, fotocopie. Anche l'uso del pc potrà risultare utile.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Leardo Mascanzoni