- Docente: Andrea Padovani
- Crediti formativi: 8
- Lingua di insegnamento: Italiano
- Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
- Campus: Bologna
- Corso: Laurea Magistrale a Ciclo Unico in Giurisprudenza (cod. 0659)
Conoscenze e abilità da conseguire
Il corso di Storia del diritto medievale e moderno si prefigge di avviare gli studenti alla conoscenza delle istituzioni, delle fonti normative e degli istituti civilistici che si sono avvicendati nella nostra Penisola in un arco cronologico compreso fra Medioevo ed Età Moderna. L'approccio storicistico - inteso non come puro nozionismo, ma come chiave metodologica di lettura della fenomenologia giuridica - costituisce, infatti, un fondamentale strumento per la comprensione degli attuali assetti del diritto positivo ed è tradizionalmente parte del bagaglio formativo dei giovani aspiranti giuristi.
Contenuti
Nei momenti più difficili l'uomo occidentale cerca nella storia la
risposta alle inquietudini che lo travagliano. L'odierna crisi del
diritto ha le sue radici nelle contraddizioni tra le quali si
aggrovigliano le varie filiazioni del pensiero illuminista:
marxismo, radicalismo libertino, neo-kantismo. Certo l'abbandono
delle promesse metafisiche - capaci di fondare, per l'innanzi, le
scelte etiche e giuridiche - ha privato la riflessione di un saldo
ancoraggio: sicché è divenuto più difficile (forse addirittura
impossibile) proporre criteri distintivi del vero e del falso, del
giusto e dell'ingiusto.
Nel corso delle lezioni saranno approfonditi alcuni aspetti del
pensiero giuridico moderno e contemporaneo da un lato, di quello
medievale e protomoderno dall'altro. Il confronto dialettico tra
questi indirizzi scientifici si propone di chiarirne le rispettive
peculiarità e di indicare alcuni tracciati realmente percorribili
per uscire dalla morsa paralizzante del nichilismo che incombe
sulla cultura - non solo giuridica - dell'Occidente.
Testi/Bibliografia
Sono previsti due percorsi.
1) Percorso per studenti frequentanti
Parte istituzionale:
Per i frequentanti - ai quali si richiede una presenza costante - è
sufficiente la conoscenza dei temi trattati a lezione. Ad
integrazione e supporto degli appunti si suggerisce la lettura del
volume di M. BELLOMO, L'Europa del diritto comune, Roma,
Il Cigno Galileo Galilei, 1999, pp. 45-234.
Parte monografica:
A. PADOVANI, Perché chiedi il mio nome? Dio, natura e diritto
nel secolo XII, Torino, Giappichelli, 1997. Di questo testo,
per quanto concerne i cap. 5, cap. 6, §§ 6-10 e cap. 7 della
Parte Prima sarà sufficiente la lettura, a titolo puramente
informativo.
2) Percorso per studenti non frequentanti
Parte istituzionale:
M. BELLOMO, Società e diritto nell'Italia medievale e
moderna, Roma, Il Cigno Galileo Galilei, 2002, pp. 3-18;
39-97; 105-193; 245-282; 288-351.
Parte monografica:
A. PADOVANI, Perché chiedi il mio nome? Dio, natura e
diritto nel secolo XII, Torino, Giappichelli, 1997.
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Metodi didattici
Lezioni frontali.
Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento
L'esame consisterà in un colloquio orale, in un'unica soluzione, su
tutti gli argomenti del corso, come trattati nella bibliografia
adottata e/o (nel caso degli studenti frequentanti) durante il
corso.
Si ricorda che le lezioni saranno tenute nel II semestre e che,
pertanto, coloro che ottengono l'attestazione di frequenza
nell'A.A. corrente potranno sostenere l'esame a partire dal mese di
maggio.
Strumenti a supporto della didattica
Materiale didattico disponibile sul sito: http://blog.giuri.unibo.it/medievale/
PC, videoproiettore.
Orario di ricevimento
Consulta il sito web di Andrea Padovani