- Docente: Alfredo Liverani
- Crediti formativi: 6
- Lingua di insegnamento: Italiano
- Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
- Campus: Bologna
- Corso: Laurea in Ingegneria meccanica (cod. 0927)
Conoscenze e abilità da conseguire
Lo studente acquisisce le basi per linterpretazione e lesecuzione di disegni tecnici con metodologie di rappresentazione convenzionali e CAD; è in grado di correlare forma, funzione e processi produttivi per i principali elementi funzionali delle macchine e degli impianti.
Contenuti
1- INTRODUZIONE
SUPPORTI E STRUMENTI TRADIZIONALI PER IL DISEGNO
Carte e unificazione dei formati, riproduzione dei disegni (UNI
936). Piegatura dei fogli (UNI 938). Riquadro delle iscrizioni (UNI
8187). Scale di rappresentazione (UNI 3967). Matite e mine. Righe e
squadre. Compassi, curvilinei, mascherine. Riga parallela e
tecnigrafo.
LINEE E SCRITTURAZIONI UNIFICATE
L'unificazione relativa ai tipi di linee e loro impiego (UNI 3968),
caratteri letterali e numerici (UNI 7559), consigli pratici.
2 - LA RAPPRESENTAZIONE
COSTRUZIONE GEOMETRICHE ELEMENTARI
Bisezione di un segmento, di un arco, di un angolo. Perpendicolare
ad un segmento (ad una retta) da un punto assegnato: esterno,
appartenente ad esso (centrale o di estremità). Parallela ad una
retta assegnata (ad una distanza assegnata, per un punto esterno
dato). Operazioni relative ad angoli. Trisezione dell'angolo retto
e dell'angolo piatto. Divisione di un segmento in parti uguali.
Tangenti ad una circonferenza da un punto esterno od appartenente.
Circonferenza di raggio dato tangente ad una retta in un suo punto.
Tangenti interne ed esterne a due circonferenze. Circonferenza per
tre punti, raccordi di rette e circonferenze con archi di raggio
assegnato. Poligoni regolari: triangolo, quadrato, pentagono,
esagono e ottagono con lato assegnato o con circonferenza
circoscritta. Costruzione di un poligono con un numero di lati
qualunque noti il lato o la circonferenza circoscritta. Curve piane
(ellisse, parabola, iperbole, ovale, ovolo, evolvente di
circonferenza).
IL METODO DELLE PROIEZIONI ORTOGONALI
Rappresentazione mediante proiezione ortogonale su due piani
ortogonali di punti, rette, piani. Condizioni di appartenenza di
punto e retta, retta e piano, punto e piano. Condizioni di
complanarità, incidenza e parallelismo tra rette; di parallelismo
tra piani. Il terzo piano di proiezione: determinazione della terza
proiezione di punti, rette, piani, curve. Proiezione ortogonale di
figure piane e solidi. Criteri relativi alla individuazione ed alla
rappresentazione delle linee in vista e non. Determinazione della
terza vista di pezzi meccanici note le altre due.
SEZIONI
Scopo delle sezioni: piano ideale di sezione. Sezioni piane di
prismi e piramidi. Sezioni dei solidi di rivoluzione (cilindro,
cono, sfera, toro). Determinazione delle linee di contorno delle
sezioni: metodo delle generatrici e metodo dei piani di sezione
ausiliari. Solidi ricavati mediante piani di sezione (tronco di
piramide, di cono, di cilindro obliquo, ecc...).
VERA FORMA DI SUPERFICI PIANE
Generalità. Metodo del ribaltamento. Ribaltamenti di punti, rette,
segmenti, figure piane giacenti su piani perpendicolari ai piani di
proiezione principali.
COMPENETRAZIONI DI SOLIDI
Generalità. Compenetrazioni di prismi e piramidi. Impieghi
particolari dei piani di sezione ausiliari. Determinazione della
linea di intersezione relativa alla compenetrazione di solidi di
rivoluzione: metodo delle generatrici, metodo dei piani di sezione
ausiliari, metodo delle sfere ausiliarie.
SVILUPPI DI SUPERFICI
Generalità. Sviluppi in base al criterio del taglio di lunghezza
minima di prismi, piramidi, cilindri, coni retti e non. Sviluppi di
solidi ricavati mediante piani di sezione (tronco di piramide,
tronco di cono, cilindro obliquo, ecc…). Sviluppi di parti di
raccordo tra condotte di sezione differente. Sviluppi approssimati
di sfere. Sviluppi di innesti tra cilindri e cilindri, cilindri e
coni con assi concorrenti e non, normali e non.
PROIEZIONI ASSONOMETRICHE OBLIQUE ED ORTOGONALI
Fattori di riduzione. Assonometria obliqua unificata (cavaliera;
UNI 4819). Prospettiva parallela ortogonale o assonometria
ortogonale. Assonometria isometrica unificata (UNI 4819).
Rappresentazione in assonometria di superfici piane, prismi,
piramidi; rappresentazioni esatte ed approssimate di circonferenze,
curve e solidi di rivoluzione. Criteri pratici per la
rappresentazione in assonometria di pezzi meccanici.
3 - DISEGNO TECNICO: NORME E QUOTATURA
NORME
Generalità e cenni storici sugli Enti di normazione nazionali ed
internazionali (UNIM, UNI, ISA, ISO, CEN, CECA). Metodi di
proiezione (UNI 3969). Viste: metodi del primo diedro (E) e del
terzo diedro (A), metodo delle frecce, delle viste particolari,
delle viste parziali, delle viste locali, dei ribaltamenti (UNI
3970). Sezioni secondo un piano, secondo due o più piani
consecutivi, secondo piani paralleli, secondo superfici cilindriche
di direttrice assegnata; sezioni parziali e sezioni di parti
simmetriche; sezioni ribaltate in luogo o in vicinanza; sezioni
successive; parti che non si sezionano (UNI 3971). Tratteggi per la
rappresentazione dei materiali nelle sezioni (UNI 3972).
Convenzioni particolari di rappresentazione (UNI 3977). Criteri per
la rappresentazione di parti raccordate.
QUOTATURA
Criteri generali, linee di quotatura e riferimento, disposizione e
lettura delle quote (UNI 3973). Sistemi di quotatura (in serie, in
parallelo, a quote sovrapposte, quotatura combinata, in coordinate,
in coordinate polari: UNI 3974). Convenzioni particolari di
quotatura (solidi di rivoluzione, cerchi, superfici sferiche,
quadri, smussi ed arrotondamenti, elementi regolarmente od
irregolarmente disposti, ecc...: UNI 3975). Criteri di scelta degli
elementi di riferimento e norme generali per una corretta
quotatura. Disposizione delle quote in assonometria. Quotatura di
pezzi normalizzati (UNI 4820).
TIPI DI DISEGNO
Disegno d'assieme, di gruppo o sottoinsieme, di progetto, di
montaggio, di installazione, esploso (UNI 9121). Numeri di
posizione (UNI 8411). Distinta dei componenti (UNI ISO 7573).
Disegno di prodotto finito (disegno tecnico: UNI 4820). Ricerca
delle condizioni funzionali, catene di quote e criteri per la
quotatura funzionale. Disegno costruttivo (di fabbricazione o di
controllo).
INFLUENZA DEL SISTEMA PRODUTTIVO SU DISEGNO E QUOTATURA
Formatura e fonderia.
Lavorazioni plastiche e lavorazioni delle lamiere (fucinatura,
laminazione, stampaggio, estrusione, trafilatura, tranciatura,
punzonatura, ricalcatura, imbutitura, piegatura). Lavorazioni con
asportazione di truciolo: tornitura, fresatura, rettifica,
trapanatura, alesatura, brocciatura, stozzatura, limatura,
piallatura (breve descrizione di macchine e utensili, moti di
lavoro e di alimentazione, principali tipi di lavorazioni
eseguibili). Gole di scarico (UNI ISO 4755, UNI 5709, UNI 5710, UNI
4386-75). Cenni su unità operatrici, macchine speciali, linee a
trasferimento e centri di lavorazione. Quotatura di fabbricazione.
Trasferimento da quotatura funzionale a quotatura di fabbricazione
o controllo.
4 - MATERIALI
Prove tecnologiche: trazione, durezza, resilienza.
Sistema di classificazione e designazione dei materiali: metodo
analogico e metodo sequenziale. Classificazione di acciai, ghise,
leghe del rame, leghe dell'alluminio, del magnesio, ecc... Cenno ai
trattamenti termici principali. Impiego nei disegni di particolare
e d'assieme delle norme dimensionali, qualitative, stato di
fornitura. Criteri per la scelta dei materiali ed esempi (Manfè,
Pozza, Scarato, Vol III, tavola 5.1, pag. 255).
5 - NUMERI NORMALI, TOLLERANZE, RUGOSITA'
Generalità: serie aritmetiche e serie geometriche, definizione
di ragione. Serie di Renard (UNI 2016 e 2017).
Tolleranze dimensionali: introduzione, definizioni, sistema ISO di
tolleranze (UNI ISO 286). Indicazione nei disegni delle tolleranze
(UNI 3976) e delle tolleranze generali (UNI ISO 2768). Criteri di
selezione delle tolleranze. Sistema albero base e foro base.
Problemi di accoppiamento e applicazioni. Accoppiamenti
raccomandati (UNI 7218-73). Serie di quote tollerate e valutazione
della tolleranza della quota risultante. Criteri per la
determinazione di alcuni scostamenti e tolleranze in catene di
quote funzionali, noti i valori limite della condizione funzionale
o criteri per la valutazione della tolleranza della condizione
funzionale, note le dimensioni limite delle quote costituenti la
catena.
Errori microgeometrici e macrogeometrici (discorso
introduttivo).
Rugosità: definizioni, relazione tra il tipo di lavorazione e la
rugosità (UNI ISO 4287 Parte 1°, UNI ISO 468, UNI ISO 4288).
Indicazione dello stato della superficie (UNI 4600).
Tolleranze geometriche: generalità (UNI ISO 7226/1), riferimenti
(UNI ISO 5459), segni grafici (UNI ISO 7083), principi per la loro
attribuzione (UNI ISO 8015).
Principio del massimo materiale (UNI ISO 7226/2).
6 - COLLEGAMENTI
Generalità sui tipi di collegamento rigidi ed elastici (per
attrito, per ostacolo, per attrito ed ostacolo, per fusione ed
incollaggio).
Collegamenti filettati; definizioni (UNI ISO 5408); principali
filettature unificate (metrica: UNI 4534, 4535, 4536; per tubazioni
a tenuta stagna sul filetto e non: UNI ISO 7, UNI ISO 228;
Whitworth: UNI 2708 e 2709); norme per la rappresentazione e
quotatura di viti, dadi, bulloni, fori ciechi filettati (UNI 3979);
esempi di collegamenti: viti passanti, mordenti e prigioniere,
ecc...; tolleranze per accoppiamenti filettati (UNI 5541);
bulloneria e classi di resistenza (UNI ISO 4759, UNI 3740).
Filettatura incompleta e gole di scarico per filettature interne ed
esterne (UNI 5709, UNI 5710, UNI ISO 4755). Fori passanti per viti
(UNI ISO 273). Dispositivi contro lo svitamento spontanteo.
Collegamenti mediante chiodatura a caldo (UNI 141).
Collegamenti albero-mozzo mediante elementi conici; conicità ed
angoli di cono (UNI 157-75); Quotatura ed indicazione delle
tolleranze su elementi conici (UNI 7618); cenni sistemi di
tolleranze di conicità (UNI 7826); esempi di applicazione (coni
Morse, ecc...).
Collegamenti diretti di forza. Collegamenti mediante anelli di
serraggio (calettatori), chiavette trasversali, spine, anelli
compensatori.
Collegamenti mediante chiavette (ribassate e non, diritte e
arrotondate, concave, con nasello, tangenziali).
Collegamenti mediante linguette (ribassate e non, diritte e
arrotondate, a disco). Estremità d'albero cilindriche e coniche
(UNI ISO 775).
Collegamenti mediante profili scanalati cilindrici con fianchi
paralleli a centraggio interno (UNI 8953) e profili scanalati
cilindrici con fianchi ad evolvente (UNI ISO 4156).
Rappresentazione completa e semplificata (UNI ISO 6413), tolleranze
(UNI 8953 e UNI ISO 4156).
Collegamenti mediante anelli elastici.
Collegamenti mediante chiodature a freddo (UNI 750÷756, UNI 7619,
UNI 9063).
Collegamenti mediante saldatura (UNI 11001, UNI 1307, UNI
1310).
7 - ARTICOLAZIONI E GUIDE
Articolazioni e guide: introduzione e prime definizioni.
Articolazioni [attorno ad un asse (a forcella e a sbalzo), attorno
ad un punto (articolazioni sferiche)].
Guide del moto rettilineo a strisciamento (guide prismatiche) e
metodi per la registrazione del gioco (lardoni).
Guide del moto rettilineo a rotolamento (pattini piani a rullini,
guide per slitte a rulli incrociati e a sfere, manicotti a sfere,
pattini a rullini Tychoway-Rotax, sopporti a rulli Roundway)
Guide del moto rotatorio: cuscinetti di strisciamento. Criteri di
scelta dei materiali. Influenza sul disegno delle condizioni di
lavoro e di lubrificazione.
Metodi di lubrificazione delle guide di strisciamento del moto
rotatorio (alimentazione discontinua: oliatori con chiusura a
sfera, ingrassatori Stauffer ed a testa esagonale; alimentazione
continua: ingrassatori a molla, oliatori a goccia e a stoppino).
Sistemi chiusi (lubrificazione a sbattimento, ad anello, a
circolazione forzata).
Guide del moto rotatorio a rotolamento: cuscinetti volventi.
Generalità, nomenclatura dei tipi unificati e loro designazione.
Criteri di scelta del tipo di cuscinetto, delle tolleranze di
accoppiamento (dimensionali) con le sedi. Criteri per la
valutazione delle tolleranze geometriche e delle rugosità. Problemi
di montaggio. Montaggio di cuscinetti a sfere e a rulli, montaggio
di cuscinetti obliqui a sfere e a rulli conici, montaggio di
cuscinetti assiali a semplice effetto e a doppio effetto.
Criteri per la lubrificazione e la protezione dei cuscinetti
volventi e loro influenza sul disegno.
8 - ORGANI DI TENUTA
Tenute statiche: a tenuta diretta (ogivale, a coltello e
conica), mediante elementi riportati (guarnizioni piane, toroidali,
sagomate, rivestite, ecc..).
Tenute dinamiche: a tenuta diretta (macchine prova materiali),
mediante elementi riportati a contatto circolare (O ring, H-ring,
anelli BK, anelli di tenuta meccanica Angus, ecc..), mediante
elementi riportati a contatto piano-frontale (V ring, ecc..) e
senza contatto (lamierini a Z, ecc..).
Tenute a labbro per movimenti alternativi.
9 - TRASMISSIONI MECCANICHE
Giunti rigidi (a manicotto, a gusci, Sellers, a dischi, a
flange).
Giunti elastici (giunto a perni rivestiti in gomma, giunto Pomini,
giunto a tasselli o blocchi elastici, giunto Periflex, giunto
Giubo, giunto Falk o Citroen).
Giunti mobili [movimenti relativi consentiti: assiali (giunti di
dilatazione, giunti a denti), angolari (giunti cardanici), radiali
(giunti di Oldham), in rotazione (giunti di sicurezza), assiali ed
angolari (giunti flessibili)].
Innesti non automatici (a denti, a frizione monodisco o a dischi
multipli, elettromagnetici).
Innesti automatici (centrifughi, di sopravanzo).
Trasmissioni mediante cinghie e pulegge (definizioni, unificazione,
criteri di disegno e di progettazione per cinghie piatte e
trapezoidali, esempi di applicazione).
Trasmissioni mediante catene e cinghie dentate (definizioni,
unificazione, criteri di progettazione, esempi di
applicazione).
Trasmissione per mezzo di ruote di frizione.
Trasmissioni per mezzo di ruote dentate (definizioni,
rappresentazione convenzionale, unificazione ed esempi di
applicazione).
Filettature metriche trapezoidali (UNI ISO 2901 e 2904).
Trasmissioni mediante coppia vite-madrevite, camme,
biella-manovella (definizioni, unificazione, rappresentazione,
esempi di applicazione).
Testi/Bibliografia
- Disegno Meccanico, Manfè, Pozza, Scarato, Principato Editore, 3 volumi.
- Disegno Tecnico Industriale, Chirone, Tornincasa, Edizioni Il Capitello.
- Disegno, Progettazione e Organizzazione Industriale, Straneo, Consorti, Principato Editore.
- Lucidi vari delle lezioni disponibili presso il sitohttp://diem1.ing.unibo.it/personale/liverani/teaching.htm
Metodi didattici
Il Corso si compone di:
- lezioni teoriche in aula;
- esercitazioni, in cui lo studente realizza tavole
bi-dimensionali.
Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento
L'esame consta di una prova scritta (il cui esito condiziona l'accesso alla prova orale) e di una orale.
Strumenti a supporto della didattica
Link ad altre eventuali informazioni
http://diem1.ing.unibo.it/personale/liverani/teach_resources.htm
Orario di ricevimento
Consulta il sito web di Alfredo Liverani