- Docente: Patrizia Faccioli
- Crediti formativi: 9
- SSD: SPS/08
- Lingua di insegnamento: Italiano
- Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
- Campus: Bologna
- Corso: Laurea Magistrale in Occupazione, mercato, ambiente, politiche sociali e servizio sociale (cod. 8047)
Conoscenze e abilità da conseguire
Al termine dell'attività lo studente: - conosce il ruolo dell'immagine sia nell'ambito della conoscenza sociologica sia in quello della comunicazione visuale, nel contesto dello scenario sociale contemporaneo caratterizzato dalla pervasività delle immagini e dalle nuove tecnologie digitali della visione; - conosce il ruolo cruciale dell'immagine (come dato e come strumento) nella teoria e nella pratica della ricerca sociologica; - ha acquisito la capacità di decodificare i processi di visualizzazione e quella di utilizzare l'immagine come strumento di ricerca.
Contenuti
Nella prima parte del corso si prenderanno in considerazione i concetti di “società dell'immagine” e di “cultura visuale”, che rappresentano il contesto nell'ambito del quale si svilupperanno i contenuti riguardanti la sociologia visuale. Insieme a questi, si esaminerà il ruolo della vista e del linguaggio visuale nella conoscenza del mondo e nella comunicazione sociale.
Successivamente si analizzeranno le “due anime” della sociologia visuale: il suo essere allo stesso tempo un approccio conoscitivo e una disciplina autonoma. Si parlerà pertanto di sociologia visuale come metodologia quando si usano le immagini nel processo di raccolta delle informazioni. L'intervista con foto-stimolo, la produzione soggettiva di immagini e la ricerca video-fotografica sul campo rappresentano gli esempi più consolidati di tale approccio, che possiamo usare nell'ambito di diverse discipline sociologiche (la sociologia del territorio, del lavoro, dei consumi, delle comunicazioni, della salute, della devianza, e così via). Quando invece l'oggetto della ricerca è “quello che fa la gente con le immagini”, che significa come le immagini vengono usate per negoziare e scambiare i significati, per affermare appartenenze ed esclusioni, per costruire le identità nel passato, nel presente e nel futuro, per dare un senso al quotidiano e per comunicare con gli altri, si parlerà allora di sociologia (della comunicazione) visuale come disciplina autonoma, che ha come oggetto la comunicazione e l'uso dell'immagine nella vita quotidiana.
In tutti gli ambiti analizzati sarà rivolta particolare attenzione ai cambiamenti prodotti dal passaggio dall'immagine analogica a quella digitale, considerando soprattutto i cambiamenti che la tecnologia digitale visuale ha prodotto nella vita quotidiana e nelle relazioni interpersonali
Testi/Bibliografia
1) Mirzoeff N., Introduzione alla cultura visuale, Meltemi,
Roma, 2002.
2) Faccioli P. e Losacco G., Nuovo manuale di sociologia visuale:
dall'analogico al digitale, FrancoAngeli, Milano, 2010.
Inoltre si richiede un'analisi critica e un confronto, sotto forma di tesina scritta da inviare via email almeno 10 giorni prima dell'esame, dei seguenti due testi:
Agliani T, Bigatti G. e Lucas U., "E' un meridionale però ha voglia di lavorare", FrancoAngeli, Milano 2011
Gariglio L., Pogliano a: e Zanini R., "Facce da straniero", Bruno Mondadori, Milano, 2010
Metodi didattici
Le lezioni saranno frontali, con illustrazioni di immagini e video.
Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento
Sono previste due prove intermedie per gli studenti frequentanti, che verteranno sul testo di Mirzoeff e sul Nuovo Manuale di sociologia visuale . L'esame orale verterà sul testo aggiuntivo del quale è richiesta un'analisi critica. Per i non frequentanti l'esame sarà in forma orale e verterà sui due testi in programma, più il testo a scelta.
Strumenti a supporto della didattica
PC, videoregistratore
Orario di ricevimento
Consulta il sito web di Patrizia Faccioli