31031 - LETTERATURA INGLESE 1 (R-Z)

Anno Accademico 2009/2010

  • Docente: Alessandra Di Luzio
  • Crediti formativi: 9
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea in Lingue e letterature straniere (cod. 0979)

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del corso lo studente conosce le linee generali della storia della letteratura, è in grado di leggere, comprendere e tradurre testi in lingua ed è avviato all'uso dei metodi e degli strumenti di base di tipo analitico, per interpretare le opere dei principali autori, contestualizzandoli nella cultura e nel periodo storico di riferimento.

Contenuti

“Here's none but fools and madmen”. Rappresentazioni della pazzia nel teatro inglese tra Cinquecento e Seicento

 

Samuel Johnson ha descritto l'età di Shakespeare come un'epoca in cui “speculation had not yet attempted to analyse the mind”, ma numerosissimi sono gli esempi che dimostrano il contrario, a partire dall'ambito della trattatistica medica e scientifica in generale. Seguendo una tradizione che, consolidatasi già in epoca classica, si svilupperà per tutto l'arco del Medioevo, la scienza continua assiduamente durante il Rinascimento a riflettere sui misteri della psiche e soprattutto sulle sue alterazioni, categorizzando le figure di alienati a seconda del disturbo specifico che causa la loro deviazione dalla norma. Logica conseguenza di queste riflessioni in ambito clinico-filosofico (e, in alcuni casi, teologico) è il proliferare di raffigurazioni dell'insania nell'ambito della produzione drammatica dell'epoca: del folle viene individuato in primo luogo il dato della rappresentabilità, perché ciò che più colpisce e più affascina è proprio la manifestazione esteriore, o spettacolarizzazione, di uno squilibrio interiore.

Considerate le infinite potenzialità narrative offerte dalla pazzia come elemento contenutistico e formale (la possibilità ovvero di vedere materializzarsi in scena non soltanto il verosimile e il plausibile ma anche l'inatteso), non sorprende che il teatro di Shakespeare e dei suoi contemporanei sia letteralmente invaso da un'ondata di squilibrati o – altrettanto spesso – da personaggi che si fingono tali. La terminologia dell'epoca è assai variegata: si parla di “madness”, “folly”, “lunacy”, “antic disposition”, “wildness”, “distemper”, “distraction”, “strangeness” e numerose altre varianti per indicare una condizione di devianza – comportamentale e caratteriale – che risulta drammaturgicamente essenziale al progredire dell'azione. Basti pensare alle numerose sfumature presenti in Hamlet (follia reale e simulata, pazzia del protagonista contrapposta a quella di Ophelia), o in King Lear (dove, accanto alla sopraggiunta demenza del protagonista, troviamo la sottile arguzia del fool, o matto di professione, e il delirio di un presunto malato di mente), o ancora in Macbeth, nel quale l'incontrollata ambizione del protagonista trova un riscontro più che suggestivo nell'isterica insania della sua consorte.

Oltre alle imprescindibili opere di Shakespeare che codificano e problematizzano il tema della follia, saranno prese in esame tragedie di precursori o eredi quali Thomas Kyd (The Spanish Tragedy), John Webster (The Duchess of Malfi), Thomas Middleton e William Rowley (The Changeling). I contributi critici che saranno utilizzati come strumenti di supporto alla lettura dei testi si concentreranno in modo specifico sulle principali correnti del secondo Novecento, come la teoria letteraria femminista, gli studi psicanalitici, il materialismo culturale e il neo-storicismo.

Testi/Bibliografia

PARTE PRIMA: STORIA LETTERARIA

Per preparare la PARTE PRIMA dell'esame lo studente dovrà dimostrare di conoscere i lineamenti di storia della letteratura inglese dalle origini al Teatro della Restaurazione. La verifica potrà essere svolta con un esame scritto a scelta multipla (data unica maggio 2010) oppure con un colloquio orale, da sostenersi unitamente al colloquio previsto per la PARTE SECONDA dell'esame. Coloro che avranno sostenuto e superato la prova scritta a maggio potranno completare l'esame nella stessa sessione o in qualunque sessione successiva.

Il manuale di riferimento è Paolo Bertinetti, Breve storia della letteratura inglese, Torino, Einaudi, 2000, pp. 1-118. Per approfondimenti sui principali autori si consiglia la lettura delle schede introduttive contenute nella Norton Anthology of English Literature, vol. 1. Entrambi i testi sono reperibili presso la Biblioteca del Dipartimento di Lingue e nelle principali biblioteche universitarie e civiche.  Oltre allo studio della storia letteraria, allo studente è richiesta la lettura dei seguenti brani antologici in lingua inglese (nel corso delle lezioni o al ricevimento individuale saranno fornite ulteriori informazioni sul reperimento delle traduzioni italiane):

Anonimo, “Beowulf” (vv. 332-490; 662-835; trad. in inglese moderno di S. Heaney)

Anonimo, “Sir Gawain and the Green Knight” (parte prima)

Geoffrey Chaucer, “The Wife of Bath” (Prologue and Tale), da The Canterbury Tales.

Philip Sidney, Astrophil and Stella, sonnets no. 1, 31, 52.

Edmund Spenser, The Faerie Queene, lettera introduttiva; Libro I, canto 1, stanze 1-10.

Christopher Marlowe, Doctor Faustus, atto V, scene 12-13.

William Shakespeare, Sonnets no. 3, 17, 55, 126, 130, 144.

John Donne, “The Good-Morrow”, “A Valediction: Forbidding Mourning”, “The Funerall”; “Death Be Not Proud”.

Andrew Marvell, “To His Coy Mistress”.

John Milton, The Paradise Lost (libro primo).

William Congreve, The Way of the World, Atto I, scene 1-6.

 

PARTE SECONDA: APPROFONDIMENTI. RAPPRESENTAZIONI DELLA FOLLIA NEL TEATRO DEL RINASCIMENTO

Testi primari:

Thomas Kyd, The Spanish Tragedy

William Shakespeare, Hamlet

William Shakespeare, King Lear

William Shakespeare, Macbeth

John Webster, The Duchess of Malfi

Thomas Middleton - William Rowley, The Changeling  (selection of scenes)

 

Testi critici 

- Charles A. Hallett, Elaine S. Hallet, The Revenger's Madness: A Study of Revenge Tragedy Motifs, University of Nebraska Press, 1980: capitolo 2 (“Madness as Dramatic Symbol”, pp. 41-59) e capitolo 3 (“Reinassance Psychological Theory”, pp. 60-83)

 

- Vanna Gentili, La recita della follia. Funzioni dell'insania nel teatro dell'età di Shakespeare, Torino, Einaudi, 1978: capitolo 3 (“I predecessori di Hamlet”, pp. 44-65) e capitolo 4 (“Da Hamlet a The Duchess of Malfi, pp. 66-127).

 

- Carol Thomas Neely, Distracted Subjects. Madness and Gender in Shakespeare and Early Modern Culture, Cornell University Press, 2004: capitolo 2 (“Reading the Language of Distraction: Hamlet, Macbeth, King Lear”, pp. 46-68) e capitolo 6 (“Rethinking Confinement in Early Modern England: The Place of Bedlam in History and Drama”, pp. 167-211)

 

- Duncan Salked, Madness and Drama in the Age of Shakespeare, Manchester University Press, 1993: capitolo 4 (“Dangerous Conjectures: Madness in Shakespearean Drama”, pp. 80-115) e capitolo 5 (“Madness, Confinement and Gender in Reinassance Drama”, pp. 116-143)

 

- Karin S. Coddon, “The Duchess of Malfi: Tyranny and Spectacle in Jacobean Drama”, in James Redmond (ed.), Madness in Drama, Cambridge University Press, 1993, pp. 1-17.

 

- Arthur L. Little, “Transshaped Women: Virginity and Hysteria in The Changeling”, in James Redmond (ed.) Madness in Drama, Cambridge University Press, 1993, pp. 19-42.

 

 


 

Filmografia

Nel corso delle lezioni saranno inoltre proposte agli studenti, come supporto alla lettura dei testi e alla contestualizzazione storica, sequenze tratte dai seguenti film in lingua originale (con sottotitoli laddove possibile):

 

Robert Zemeckis, Beowulf (2007)

John Boorman, Excalibur (1981)

Pier Paolo Pasolini, I racconti di Canterbury (1972)

John Madden, Shakespeare in Love (1998)

Henry Koster, The Virgin Queen (1955)

Shekhar Kapur, Elizabeth (1998)

Shekhar Kapur, Elizabeth. The Golden Age (2007)

Fred Zinnemann, A Man for All Seasons (1966)

Ken Hughes, Cromwell (1957)

Orson Welles, Macbeth (1948)

Roman Polanski, Macbeth (1971)

Akira Kurosawa, Il trono di sangue (1958)

Akira Kurosawa, Ran (1985)

Laurence Olivier, Hamlet (1948)

Franco Zeffirelli, Hamlet (1990)

Kenneth Branagh, Hamlet (1996)


 


 

 





Metodi didattici

Il corso sarà costituito prevalentemente da lezioni frontali. Per favorire la comprensione del testo teatrale nella sua dimensione rappresentativa e per avvicinare gli studenti alla comprensione del dialogo in lingua originale, è previsto lo screening di adattamenti cinematografici di opere shakespeariane (in lingua inglese con sottotitoli in inglese).

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

L'esame si potrà svolgere secondo due modalità:
1) Prova scritta e colloquio orale: prova scritta con domande a scelta multipla sulla storia letteraria; dopo l'esposizione dei risultati, colloquio orale sui testi relativi al corso sulla follia nel teatro nel Cinquecento e Seicento per chi ha superato la prova scritta. La prova scritta sarà somministrata una sola volta nella prima sessione d'esame al termine del corso.
2) Esame orale: Per chi non sostiene o non supera la prova scritta, l'esame orale è diviso in due parti, una delle quali riguarderà la storia letteraria del periodo indicato, l'altra il corso sulla follia nel teatro nel Cinquecento e Seicento.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Alessandra Di Luzio