- Docente: Ermanno Cavazzoni
- Crediti formativi: 6
- SSD: M-FIL/04
- Lingua di insegnamento: Italiano
- Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
- Campus: Bologna
- Corso: Laurea Magistrale in Italianistica, culture letterarie europee, scienze linguistiche (cod. 0973)
Conoscenze e abilità da conseguire
Al termine dell'insegnamento lo studente è messo in grado di individuare e ricostruire quei sistemi di norme e regole che un autore si dà, o che comunque sono operanti nel lavoro di creazione letteraria, al fine di aumentare la capacità di apprezzamento e godimento degli oggetti letterari, la capacità di parlarne e trasmettere ad altri impressioni e osservazioni, e la capacità di studiare le caratteristiche genetiche (il liquido amniotico) delle opere. Parallelamente a ciò si aiuterà lo studente a ricostruire una storia delle teorie poetico-retoriche che si sono succedute nel tempo, e a osservare come una storia in questo campo sia probabilmente una specie di favola che continuamente viene reinventata, e che ha una sua autonomia (nel senso che diverge e forse sta a parte) dalle apparizioni concrete delle opere letterarie, come se le Poetiche e le Retoriche costituissero dei generi filosofico-narrativi a se stanti.
Contenuti
Programma d'esame 2008-2009 di Poetica e Retorica (prof. Ermanno Cavazzoni).
Il programma è anche per Estetica (Laurea Specialistica) di Lingue e Letterature Straniere.
A) Programma per studenti frequentanti.
Lettura e commento del libro di Denis Diderot, Il nipote di Rameau.
Oltre ad essere un bellissimo e divertente testo di narrativa settecentesca, il libro di Diderot contiene la sua teoria delle arti e della letteratura (la sua poetica, come si suol dire), esposta in forma di racconto e dialogo teatrale.
Il personaggio protagonista fa di mestiere, per campare, il cortigiano buffone; ed è per questo l'emblema della dimensione retorica della parola, la parola cioè in funzione dell'altro (il padrone, il pubblico ecc.). Il libro apre ad una questione interessantissima dell'opera d'arte (in particolare le opere poetiche letterarie): quanto un'opera sia un organismo a se stante da contemplare, e quanto sia uno strumento per avere successo (soldi ecc.), calcolato per (e condizionato da) un pubblico.
Il nipote di Rameau è anche una figura della pazzia (la recita buffonesca come stile di vita e la percezione della recita universale) tra le figure di pazzia che si succedono nelle rappresentazioni letterarie (per cui varrà la pena di guardare la Storia della follia di Michel Foucault).
Lo studente che vuole frequentare deve aver già letto prima dell'inizio del corso Il nipote di Rameau di D. Diderot. Consiglio, per chi riesce a trovarla, la traduzione di Augusto Frassineti (ed. Einaudi 1984, nella collana Scrittori tradotti da scrittori); ma anche un'altra edizione va bene.
Nel corso prenderemo in considerazione altri libri di Diderot, per allargare la conoscenza dell'autore: Jacques il fatalista e il suo padrone (che pure consiglio di leggere prima del corso, in una delle edizioni in commercio), la Satira prima, ecc.; poi testi di poetica e retorica del tempo; e scritti di J.J.Rousseau, E. de Condillac e altri autori (entro il corso darò tutte le indicazioni bibliografiche necessarie).
Può essere utile leggere di Thomas Bernhard, Il nipote di Wittgentein (ed. Adelphi), straorinario romanzo del ‘900 che riecheggia il romanzo di Diderot.
Alla fine del corso chiedo ad ogni studente un breve scritto su uno degli argomenti trattati (o su una ricerca autonoma), su cui poi verterà il colloquio d'esame.
Gli studenti che vogliono seguire il corso sono invitati a mandare il proprio nome via e-mail ermanno.cavazzoni@unibo.it possibilmente entro il 15 novembre; o presentarsi al ricevimento nello studio di Estetica (dipartim. di Filosofia, via Zamboni 38, III piano) entro la stessa data.
Il corso si terrà il Lunedì, Martedì, Mercoledì dalle ore 9 alle 11 (a partire dal 24 novembre per un totale di 30 ore), nell'aula D, al III piano di via Zamboni 34.
B) Programma per studenti non frequentanti.
Testi da leggere per l'esame (orale):
R.Barthes, La retorica antica, Bompiani
G.Genette, Figure I , Einaudi (cap. “Figure” pp.187-202)
Figure III , Einaudi (cap. “La retorica ristretta” pp. 17-40)
Insegnamento e retorica in Francia nel secolo XX, ”Sigma”,11-12, 1966
T.Todorov, Teorie del simbolo, Garzanti (cap. “Splendore e miseria della retorica” e “Fine
della retorica”, pp.75-160)
R.Jakobson, Saggi di linguistica generale, Feltrinelli (cap. “Due aspetti del linguaggio e due
tipi di afasia” pp. 22-45, e “Linguistica e poetica” pp. 181-218)
J.Lotman, Retorica (in Enciclopedia, Einaudi)
Il cervello, il testo, la cultura, l'intelletto artificiale, “Intersezioni” 1, 1982
Gli studenti di Lingue e Letterature Straniere possono sostituire i testi di R.Barthes e T.Todorov con: G.Genette, La relazione estetica, Clueb.
Per i testi non reperibili rivolgersi al prof. Cavazzoni in orario di ricevimento o via e-mail ermanno.cavazzoni@unibo.it ; oppure chiedere ai bidelli di Filosofia (via Zamboni 38, II piano) la dispensa relativa.
Ricevimento: martedì ore 11 e giovedì ore 15, presso il dipartim. di Filosofia (via Zamboni 38), III piano, sez. di Estetica . Per qualunque informazione comunicare via e-mail.
Orario di ricevimento
Consulta il sito web di Ermanno Cavazzoni