28494 - PALEOGRAFIA (1) (LM)

Anno Accademico 2015/2016

  • Docente: Maddalena Modesti
  • Crediti formativi: 6
  • SSD: M-STO/09
  • Lingua di insegnamento: Italiano

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del corso lo studente è in grado di leggere, interpretare, datare e approntare l’edizione critica di un manoscritto.

Contenuti

L'analisi paleografica delle fonti manoscritte: metodo, potenzialità e prospettive. Il corso intende avviare gli studenti allo studio critico delle fonti manoscritte, specie di epoca medievale, consentendo loro di comprendere l'importanza di un approccio diretto alle fonti e di conoscere le potenzialità dell'analisi paleografica nell'ambito degli studi di storia, filologia, diplomatica e più in generale di storia della cultura.

In questa prospettiva si illustreranno i principi fondamentali della disciplina e inoltre si ripercorreranno le tappe principali dell'evoluzione della scrittura latina dalle origini fino al XVII secolo. Si prenderanno quindi in esame differenti tipologie grafiche, con particolare attenzione ai secc. IX-XVI, per fornire gli strumenti fondamentali per leggere, interpretare, trascrivere e datare un testo manoscritto.

Il corso si svilupperà attraverso la lettura, l'esame paleografico e la contestualizzazione di alcuni esempi e fac-similiforniti a lezione tratti da fonti sia documentarie sia librarie di varia età e provenienza, utili ad illustrare da un lato la varietà di tipologie grafiche che si sono succedute nella storia della scrittura latina, dall'altro ad esemplificare la complessità dei problemi attributivi, di datazione o di autenticità che le fonti manoscritte possono porre. Speciale attenzione sarà posta, inoltre, ai problemi che le fonti manoscritte pongono in fase di edizione critica, attraverso un confronto dialettico tra il metodo usato per l'edizione di fonti documentarie e il metodo usato per l'edizione di fonti di tipo librario, al confine con la diplomatica e la filologia.

Il corso sarà inoltre accompagnato da esercitazioni pratiche di lettura, trascrizione ed edizione di testi manoscritti, condotte su riproduzioni di originali tratti da fonti librarie e documentarie, con speciale riguardo ai secoli X-XV.

Testi/Bibliografia

1) Studenti frequentanti

- G. Cencetti, Paleografia latina, Roma 1978

- Materiale didattico fornito durante il corso


2) Studenti non frequentanti

- G. Cencetti, Paleografia latina, Roma 1978

- due articoli a scelta tra i seguenti: C. Aimi, M. Modesti, A. Zuffrano, Il frammento bolognese del De civitate Dei di s. Agostino: un nuovo palinsesto goto-latino. Considerazioni paleografiche e cronologiche, edizione e analisi filologica del testo, in «Scriptorium», 67 (2013), fasc. 2, pp. 319-359; M. Modesti, A. Zuffrano, Un nuovo frammento del De civitate Dei di s. Agostino in semioncialeAnalisi codicologica e paleografica, in «Giornale Italiano di Filologia», n.s., I (2010), pp. 203-223; G. Nicolaj, Alle origini della minuscola notarile italiana e dei suoi caratteri storici, in «Scrittura e civiltà», 10 (1986), pp. 49-82; G. Orlandelli, Osservazioni sulla scrittura mercantesca nei secoli XIV e XV, in Id., Scritti di Paleografia e Diplomatica, a cura di R. Ferrara e G. Feo, pp. 145-178;I. Ceccherini, La genesi della scrittura mercantesca, in Régionalisme et internationalisme: problèmes de palèographie et de codicologie du Moyen Âge, édités par O. Kresten et F. Lackner, Wien 2008, pp. 123-138; M. Ferrari, Tra libri, testi e documenti: luogo e strumenti di scrittura personale, in I luoghi dello scrivere da Francesco Petrarca agli albori dell'Età Moderna, a cura di C. Tristano, M. Calleri, L. Magionami, Spoleto 2006, pp. 431-468; G. Cencetti, Dall'unità al particolarismo grafico. Le scritture cancelleresche romane e quelle dell'alto medioevo, in Id., Scritti di paleografia., a cura di G. Nicolaj, Zurich 1993, pp. 225-271; L. Iannacci, M. Modesti, A. Zuffrano, La misteriosa scrittura grande dei papiri ravennati, tra prassi documentaria pubblica e legislazione, in «LR Legal Roots. The International Journal of Roman Law, Legal History and Comparative Law», 1 (2012), pp. 89-119; A. Petrucci – C. Romeo, Scrivere «in iudicio» nel «Regnum Italiae», in «Scriptores in urbibus». Alfabetismo e cultura scritta nell'Italia altomedievale, Bologna 1992, pp. 195-236; A. Petrucci – C. Romeo, Scritture e scriventi in Padania: Milano  e Bergamo, in «Scriptores in urbibus». Alfabetismo e cultura scritta nell'Italia altomedievale, Bologna 1992, pp. 57-76; G. Orlandelli, “Littera nova” e “Littera antiqua” fra glossatori e umanisti, in Id., Scritti, pp. 213-236; L. Holtz, Glosse e commenti, in Lo spazio letterario del Medioevo. 1. Il Medioevo latino, La ricezione del testo, III, , dir. G. Cavallo, C. Leonardi, E. Menestò, Roma 1995, pp. 59-111; G. R. Dolezalek, La pecia e la preparazione dei libri giuridici nei secoli XII-XIII, in Luoghi e metodi d'insegnamento nell'Italia medioevale, a cura di L. Gargan, O. Limone, Galatina (Lecce) 1989, pp. 201-217.

Metodi didattici

Lezioni frontali accompagnate da esercitazioni pratiche di lettura, trascrizione, analisi e datazione di testi manoscritti, condotte su riproduzioni di fonti manoscritte sia di tipo librario, sia di tipo documentario (secc. IX-XVI). Sono previste inoltre visite all'Archivio di Stato e alla Biblioteca Universitaria alla scoperta del patrimonio manoscritto bolognese.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

1) Per gli studenti frequentanti è previsto un colloquio orale.

Il colloquio orale ha come obiettivo la lettura e l'analisi paleografica di una fonte manoscritta simile a quelle analizzate a lezione, con particolare riguardo agli eventuali problemi che essa pone in fase di edizione critica, attraverso l'uso del metodo e della terminologia specialistica propri della disciplina. Saranno particolarmente valutate non solo la capacità di lettura, ma anche le capacità critico-interpretative espresse nelle scelte fatte, in sede di edizione, a fronte di eventuali luoghi problematici della fonte.

2) Per gli studenti non frequentanti la verifica consiste in un colloquio orale.

L'esame intende valutare la conoscenza delle principali tappe della storia della scrittura latina e la comprensione dei principi fondamentali e del metodo della disciplina (con particolare riguardo al problema dell'edizione critica), maturate dallo studente attraverso la lettura della bibliografia in programma d'esame. Speciale attenzione si porrà alla capacità critica e di sintesi dimostrata dallo studente nell'affrontare le principali tematiche e le questioni fondamentali della disciplina e nel sapersi orientare criticamente all'interno del mondo delle fonti manoscritte, maneggiando gli strumenti critici e il metodo propri della paleografia.

In entrambi i casi (frequentanti e non), il raggiungimento da parte dello studente di una visione organica dei temi affrontati congiunta alla loro utilizzazione critica, la dimostrazione del possesso di una padronanza espressiva e di linguaggio specifico saranno valutati con voti di eccellenza. La conoscenza per lo più meccanica e/o mnemonica della materia, capacità di sintesi e di analisi non articolate e/o un linguaggio corretto ma non sempre appropriato porteranno a valutazioni discrete; lacune formative e/o linguaggio inappropriato – seppur in un contesto di conoscenze minimali del materiale d'esame - condurranno a voti che non supereranno la sufficienza. Lacune formative, linguaggio inappropriato, mancanza di orientamento all'interno dei materiali bibliografici offerti durante il corso non potranno che essere valutati negativamente.

Strumenti a supporto della didattica

Durante il corso saranno fornite riproduzioni e fac-simili di manoscritti e di edizioni di fonti, oltre a indicazioni circa i principali strumenti informatici di ambito paleografico (solo per gli studenti frequentanti).

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Maddalena Modesti