- Docente: Roberta Bonetti
- Crediti formativi: 6
- SSD: M-DEA/01
- Lingua di insegnamento: Italiano
- Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
- Campus: Bologna
- Corso: Laurea Magistrale in Antropologia culturale ed etnologia (cod. 0964)
Conoscenze e abilità da conseguire
Lo studente al termine del corso apprende gli strumenti conoscitivi e le competenze metodologiche avanzate per analizzare criticamente le principali correnti di pensiero relative alla raccolata dei beni museali e alla patrimonializzazione. È altresì in grado di applicare tali conoscenze in progetti volti alla valorizzazione dei beni culturali. Gestisce inoltre il linguaggio appropriato per favorire la fruizione pubblica del patrimonio.
Contenuti
Inizio lezioni: 6 ottobre 2010.
Orario e sede delle lezioni: mercoledì, giovedì e venerdì
dalle ore 13 alle 15. Via Centotrecento, aula D.
Titolo del corso: Etnografie del visuale nella pratica del
museo etnografico.
Sin dalle origini della disciplina gli antropologi si
interrogano su come comunicare e costruire le forme della
conoscenza nei musei attraverso differenti forme di media
espressivi.
Nonostante l'idea comune di considerare gli oggetti esposti nei
musei come "cose da guardare", l'esperienza del vedere risulta
essere il primo oggetto esotico e sconosciuto al pubblico del
museo: in quest'ultimo, il visuale non si limita all'azione del
guardare - seppur in modo differenziale - le cose in mostra, esso
risulta di volta in volta fortemente imbricato con altri sensi,
nell'interazione tra l'azione del visitatore, quella del museo e
quella dell'esposizione.
Da sempre le esibizioni etnologiche hanno rappresentato un
elemento fondamentale nella costruzione dell'immaginario
sull'altro. Se è attraverso sbarre, recinti e vetrine, che i
musei antropologici hanno dapprima reso esperibile la visione e la
distanza del sé dall'altro; il "contatto" visivo del visitatore con
lo straniero, l'esotico e il lontano ha da sempre alimentato la
naturalità di concetti chiave come origine, identità, differenza e
confine.
Il corso intende ripercorrere questo tragitto di sguardi sino a
giungere agli attuali intrecci dei musei con il visuale, quale
supporto imprescindibile del "campo", non solo degli osservatori
partecipanti ma anche degli agenti osservati e rappresentati le cui
forme di identità vengono, di fatto, sempre più veicolate dai mass
media. Tali intrecci innescano attriti e diverse forme si
negoziazione divenendo al contempo fonti di nuove potenzialità
all'interno della classica rappresentazione monologica dei
musei.
Con tali premesse le domande che attualmente si pongono sono le
seguenti: in quale misura e in quali modi il soggetto osservato
entra nella produzione museale? Possono essere considerati quali
"musei spontanei" le rappresentazioni mediatiche dell'alterità
quali la fotografia, il cinema, la pubblicità, internet? Chi sono
gli esclusi dall'attuale mise en scène? Quali sono le
condizioni di agentività, reciprocità, negoziazione tra i musei e i
soggetti rappresentati nella contemporaneità?
Testi/Bibliografia
Non ci sono differenze di programma per i non frequentanti.
Tre monografie a scelta tra:
Atzeni P. 2007. Tra il dire e il fare. Cultura materiale della gente di miniera in Sardegna. Cagliari: Cuec.
Berger J. 2008. Sul guardare. Mondadori.
Berger. J. 2009. Questione di sguardi. Sette inviti al vedere fra storia dell'arte e quotidianità. Il Saggiatore Tascabili.
Bonetti R. 2008. Antropologia di oggetti funerari tra arte, mercato e musei. Bologna: Baiesi.
Caoci A., Lai F. 2007. Gli oggetti culturali. L'artigianato tra estetica, antropologia e sviluppo locale. Franco Angeli.
Ciminelli M. L. 2008. D'incanto in incanto. Storia del consumo di arte primitiva in Occidente. Bologna: CLUEB.
Didi-Huberman G. 2007 Storia dell'arte e anacronismo delle
immagini. Torino: Bollati Borighieri.
Edwards E., Gosden C., Phillips R. (ed) , 2006. Sensible Objects: Colonialism, Museums and Material Culture. Oxford, New York: Berg.
Fabietti U., a cura di, Il patrimono culturale, 2006,
Anno 6. Numero 7.
Goodwin C. 2003 Il senso del vedere. Roma: Meltemi.
Gusman A. 2004 Antropologia dell'olfatto. Bari:
Laterza.
Lemaire S., Blanchard P., Bancel N., Boëtsch G., Deroo E., (2003). Zoo umani. Dalla Venere ottentotta ai reality show. Verona: Ombre Corte.
Leroi- Gouran A. 1977. Il gesto e la parola. Torino: Einaudi.
Leroi-Gouran A. 1993 Evoluzione e tecniche: l'uomo e la
materia. Milano: Jaca Book.
Lusini, V. 2004. Gli oggetti etnografici tra arte e storia.
L'immaginario postcoloniale e il progetto del Musée du Quai
Branly a Parigi. Torino: l'Harmattan Italia.
Padiglione V. 2010. Poetiche del museo etnografico. Spezie
morali e kit di sopravvivenza. Editrice la Mandragora.
Pecci A.M. 2009. Patrimoni in migrazione. Accessibilità, partecipazione, mediazione nei musei. Franco Angeli.
Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento
Esame orale sui temi trattati durante il corso e contenuti nei libri di testo. Per le date e le iscrizioni agli appelli vedi almaesami e bacheca della docente.
Strumenti a supporto della didattica
Durante le lezioni sono previste letture e la visione di filmati etnografici.
Orario di ricevimento
Consulta il sito web di Roberta Bonetti