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Durata
5 anni
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Sede didattica
Campus Bologna
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Lingua
Italiano
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Classe di corso
LMG/01 - GIURISPRUDENZA
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Tipo di accesso
Libero con verifica delle conoscenze
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Internazionale
Titolo doppio/multiplo
UNIVERSITÉ PARIS X NANTERRE "LA DEFENSE" - NANTERRE , KING’S COLLEGE OF LONDON , TILBURG UNIVERSITY
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Anni Attivi
III, IV e V
Obiettivi formativi
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Il corso di laurea è strutturato in modo da garantire allo studente l'acquisizione della cultura giuridica di base nazionale ed europea nonchè degli strumenti di base necessari all'aggiornamento delle proprie competenze anche attraverso l'approfondimento di conoscenze storiche che consentano di valutare gli istituti del diritto positivo tenendo conto dell'evoluzione storica degli stessi. Con il supporto di attività di carattere seminariale, lo studente sarà in grado di acquisire competenze specifiche e capacità interpretative anche tramite tecniche e metodologie casistiche, in rapporto a tematiche utili alla comprensione e alla valutazione di principi o istituti del diritto positivo.
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CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE:
AREA DI APPRENDIMENTO: PRIVATISTICA
Nell’ambito dell'area di apprendimento privatistica il laureato magistrale:
- possiede una conoscenza approfondita degli istituti fondamentali del diritto privato
- conosce i principali istituti civilistici anche alla luce degli apporti dottrinali e giurisprudenziali
- conosce le componenti principali e i problemi giuridici più rilevanti riferiti alle seguenti aree del diritto: agrario, commerciale, di famiglia, del lavoro, dei trasporti e della gestione delle infrastrutture, della concorrenza, della navigazione, della comunicazione, delle assicurazioni, dell’informatica, della proprietà industriale ed intellettuale.
- conosce gli aspetti rilevanti della dimensione europea e internazionale degli argomenti trattati.
AREA DI APPRENDIMENTO: PUBBLICISTICA
Il laureato magistrale
- possiede una vasta e varia gamma di conoscenze circa i caratteri dell’ordinamento giuridico statale, la struttura e le funzioni dei suoi poteri, le regole sostanziali e processuali che l’autorità statale impone ai consociati al fine di mantenere integrità ed efficacia dell’ordinamento medesimo
- possiede una sviluppata capacità di comprensione riguardo: le ragioni dell'esistenza di un potere pubblico, la sua sottoposizione a regole giuridiche, l'organizzazione amministrativa nelle articolazioni del governo centrale e locale, il momento funzionale dell'azione amministrativa e gli istituti della giustizia amministrativa
- conosce in modo approfondito il sistema delle fonti del diritto italiano, i principi fondamentali che presiedono al funzionamento dell'organizzazione istituzionale complessiva nonché alla tutela delle libertà individuali e ai loro rapporti con l'ordinamento europeo
- conosce l'ordinamento tributario nella dimensione sostanziale, procedimentale e processuale.
AREA DI APPRENDIMENTO: ECONOMICO-FINANZIARIA
Il laureato magistrale
- acquisisce conoscenze approfondite riguardo gli aspetti giuridici interconnessi ai servizi finanziari, al funzionamento del mercato mobiliare e al commercio internazionale, con particolare riguardo alle determinanti reali, monetarie-finanziarie e istituzionali
- conosce gli aspetti fondamentali dell’organizzazione d’impresa nonché di economia dell'innovazione e del capitale umano
- conosce gli elementi fondamentali della politica economica e i problemi legati allo sviluppo dei sistemi economici locali, al finanziamento pubblico e alla gestione della finanza pubblica
- è in grado di cogliere e comprendere in chiave multidisciplinare i collegamenti delle materie economico-finanziare e commerciali con il diritto costituzionale, con il diritto amministrativo, con il diritto della sicurezza sociale nonché con la contabilità di Stato.
AREA DI APPRENDIMENTO: INTERNAZIONALISTICA
Il laureato magistrale
- conosce e padroneggia i fondamenti del diritto internazionale e l’assetto istituzionale dell’Unione europea
- conosce i principi che disciplinano il commercio internazionale, le regole sul mercato interno e le norme di diritto internazionale privato
- conosce gli strumenti di protezione dei diritti umani, i meccanismi di tutela giurisdizionale e di risoluzione dei conflitti
- conosce le forme più aggiornate di cooperazione in materia civile e penale a livello europeo e internazionale, con particolare riguardo alla dimensione processuale e procedurale del fenomeno e ai rapporti con l’ordinamento nazionale.
AREA DI APPRENDIMENTO: STORICO-FILOSOFICA-METODOLOGICA
Il laureato magistrale
- possiede le conoscenze storico-filosofiche-metodologiche necessarie alla comprensione del diritto come fenomeno culturale e sociale, non necessariamente e non esclusivamente statuale
- conosce le origini e gli sviluppi del fenomeno giuridico sia nella dimensione storica che in quella teorico-dottrinale
- dal confronto con altri ordinamenti, anche di altri paesi, in chiave sia diacronica sia sincronica, accresce il proprio grado di consapevolezza delle pratiche giuridiche e giudiziarie
- conosce i più attuali strumenti di creazione, analisi e applicazione della norma giuridica
- conosce i principi fondamentali dell’informatica e sa come applicarli in ambito giuridico.
CAPACITÀ DI APPLICARE CONOSCENZA E COMPRENSIONE:AREA DI APPRENDIMENTO: PRIVATISTICA
Il laureato magistrale
- sa orientarsi nell’interazione tra una molteplicità di fonti normative, di varia origine, natura e forza giuridica. In particolare lo studente è in grado di muoversi all'interno dei libri del Codice civile, avendone assimilato la struttura e la logica delle partizioni
- sa utilizzare lo strumentario giuridico di base relativamente al diritto dei contratti e alla responsabilità civile
- grazie al percorso formativo offerto, è in grado di veicolare le proprie conoscenze generali e specifiche e di compiere un lavoro di approfondimento individuale o collettivo tenendo in debita considerazione i collegamenti con la disciplina europea e internazionale.
AREA DI APPRENDIMENTO: PUBBLICISTICA
Il laureato magistrale
- sa orientarsi tra le nozioni fondamentali del diritto penale, la struttura dei principali istituti codicistici e delle categorie della parte generale, le caratteristiche del sistema penale di parte speciale e lo studio delle più significative fattispecie incriminatrici
- possiede un quadro organico della tutela giurisdizionale e quindi del fenomeno processuale nelle sue differenti tipologie
- acquisisce la capacità di interpretare qualsiasi tipo di norma giuridica nazionale, focalizzandone i rapporti con l’ordinamento costituzionale e gli eventuali contatti con gli ordinamenti giuridici sovranazionali in maniera utile alla sua corretta applicazione a fattispecie concrete.
AREA DI APPRENDIMENTO: ECONOMICO-FINANZIARIA
Il laureato magistrale
- è in grado di reperire e analizzare documenti quali bilanci dello Stato o di enti locali, testi normativi, documenti di contabilità pubblica
- padroneggia le regole che presiedono al funzionamento dei sistemi finanziari ed economici italiani ed europei nonché le linee di politica economica
- ha familiarità con le modalità argomentative, l'approccio critico ai testi, i metodi utilizzati dall'analisi economica per descrivere situazioni e problemi, anche legati allo sviluppo economico di aree geografiche e alla cooperazione internazionale
- è in grado di comprendere e utilizzare un vocabolario specifico in materia economico-finanziaria anche in lingua inglese.
AREA DI APPRENDIMENTO: INTERNAZIONALISTICA
Il laureato magistrale
- possiede un ottimo livello di comprensione delle complesse interazioni tra fonti nazionali, europee e internazionali.
- sviluppa capacità analitiche, critiche, argomentative e di inquadramento normativo, anche in chiave comparativistica
- è in grado di orientarsi nelle fonti dell’articolato panorama giuridico internazionale.
AREA DI APPRENDIMENTO: STORICO-FILOSOFICA-METODOLOGICA
Il laureato magistrale
- sa applicare un adeguato metodo comparativo, quale mezzo fondamentale per affinare le conoscenze relative all’origine e alla ragion d’essere dei principali istituti giuridici
- attraverso la padronanza del metodo comparativo è in grado di comprendere e di applicare anche norme giuridiche provenienti da altri sistemi giuridici, nonché di avere un approccio interpretativo flessibile nei confronti delle norme giuridiche nazionali
- è in grado di interpretare il diritto positivo anche attraverso la conoscenza della sua evoluzione storica e filosofica
- ha confidenza con gli utilizzi delle tecnologie informatiche nell’economia, nelle pubbliche amministrazioni, nella società e, in particolare, nelle attività legali
- è in grado di analizzare i sistemi informativi e tecnologici alla luce dell’evoluzione normativa nazionale ed internazionale.
AUTONOMIA DI GIUDIZIO (MAKING JUDGEMENTS)Il laureato in Giurisprudenza LM al termine della laurea a ciclo unico, possiede un grado e un numero di conoscenze che gli consentono di:
- elaborare e/o applicare idee originali, spesso in un contesto di ricerca
- comprendere e risolvere problemi relativi a tematiche nuove o non familiari
- integrare le conoscenze e gestire la complessità, nonché formulare giudizi sulla base di informazioni limitate o incomplete.
Quanto al primo aspetto (elaborazione e/o applicazione di idee originali), il laureato è in grado di comprendere e appropriarsi di ogni nuova teoria giuridica che possa essere presentata nel dibattito culturale o professionale in cui si trova inserito. Le nozioni e i metodi appresi gli rendono possibile identificare i tratti rilevanti dell'evoluzione giuridica, sia sul piano del diritto positivo che su quello delle nuove teorie interpretative o delle nuove basi filosofiche e sistematiche in un dato settore del sistema giuridico.
Quanto al secondo aspetto (comprensione e abilità nel risolvere problemi), il laureato, grazie al metodo appreso, è in grado di orientarsi nel risolvere problemi implicanti conoscenze giuridiche. Le nozioni recepite e le capacità sviluppate, di studio e di analisi, gli consentono di saper:
- individuare gli aspetti giuridici rilevanti di un'area o di un tema con il quale non sia in prima battuta familiare;
- elaborare soluzioni teoricamente sostenibili e praticamente efficaci per i problemi da risolvere.
Infine, quanto al terzo aspetto (integrazione delle conoscenze e gestione della complessità), il laureato è in grado di cogliere e gestire con padronanza la complessità dei problemi, legata sia alla peculiarità in concreto del caso o del problema da risolvere, sia alla complessità stessa del sistema normativo. Sotto quest'ultimo aspetto, si segnala in particolare la capacità di orientarsi, per ogni laureato, nelle nuove dimensioni europee o internazionali di sempre più numerosi temi giuridici. Sotto il primo aspetto (complessità di casi e problemi), giova il lavoro di ricerca sul campo e di esercitazione problem based condotta nell'arco del corso di studi.
Le capacità di giudizio evidenziate sono acquisite tramite il combinarsi di:
- forme di apprendimento più tradizionale (lezioni frontali di carattere istituzionale, e studio sui manuali e sulle fonti indicate nel corso)
- ricerche specifiche organizzate su temi approfonditi, eventualmente anche in forma di gruppo o collettiva
- simulazioni di processi in ogni ambito formativo
- lezioni impartite con metodo problem based
- elaborazione e discussione della tesi di laurea
- tirocini formativi
- periodi di studio all'estero, sia per sostenere e superare singoli esami sia per preparare o approfondire la tesi di laurea.
Queste capacità sono verificate tramite:
1-sostenimento e superamento dei singoli esami;
2-redazione ed esposizione di tesine nell'ambito dei singoli corsi;
3-elaborazione e discussione della tesi di laurea
ABILITÀ COMUNICATIVE (COMMUNICATION SKILLS)Il laureato, al termine della laurea a ciclo unico, possiede un grado e un numero di conoscenze che gli consentono di:
- formulare giudizi, includendo la riflessione sulle responsabilità sociali ed etiche collegate all'applicazione delle proprie conoscenze;
- comunicare in modo chiaro e privo di ambiguità le proprie conclusioni, nonché le conoscenze e la ratio ad esse sottese, a interlocutori specialisti e non specialisti.
Quanto al primo aspetto, esso è la diretta conseguenza della capacità di individuare e approfondire gli aspetti rilevanti di un problema giuridico sottoposto alla sua attenzione, padroneggiando sia il sistema delle fonti sia la riconduzione di esse ai fatti concreti.
Quanto al secondo aspetto – comunicare in modo chiaro e privo di ambiguità le proprie conclusioni – esso è la conseguenza del tipo di prove superate nel corso degli anni dal laureato, sempre implicanti momenti di verifica orale – talvolta anche scritta – richiedente la capacità di argomentare ed esprimere il proprio pensiero in maniera chiara ed adeguata al contesto di riferimento.
Un particolare accento poi, nella formazione del laureato, riguarda la capacità di sapersi destreggiare tra i principi fondanti dei diversi settori dell'ordinamento. Questa capacità di mantenere saldo il controllo dei principi favorisce una consapevolezza delle conseguenze etiche e sociali delle tesi e delle soluzioni elaborate.
Le capacità comunicative descritte vengono elaborate attraverso:
- prove d'esame richiedenti elaborata capacità espositiva e argomentativa
- elaborazione e discussione di tesine scritte
- elaborazione e discussione della tesi di laurea
- partecipazione a lezioni impartite con metodo problem based
- partecipazioni a esercitazioni pratiche, quali la simulazione di processi o la discussione di casi concreti nel corso delle lezioni
- tirocini formativi.
Queste capacità sono verificate tramite:
1-sostenimento e superamento dei singoli esami;
2-redazione ed esposizione di tesine nell'ambito dei singoli corsi;
3-elaborazione e discussione della tesi di laurea.
CAPACITÀ DI APPRENDIMENTO (LEARNING SKILLS)Il laureato in Giurisprudenza LM, al termine della laurea a ciclo unico, possiede un grado di conoscenze atto a sviluppare capacità di apprendimento tali da permettergli di continuare ad aggiornarsi, anche in modo auto-diretto o autonomo.
In particolare, le capacità maturate lo rendono pronto per affrontare tutti gli iter e gli esami post lauream tipici di questa materia (avvocatura, notariato, magistratura, dottorato di ricerca), che richiedono lunghi e approfonditi periodi di studio in via autonoma. In aggiunta egli è in grado di perfezionare la propria formazione professionale frequentando le Scuole di specializzazione, Master di II livello e corsi di perfezionamento o ancora accedendo al Dottorato di ricerca.
È infine in grado di approfondire e sviluppare costantemente le competenze professionali, aggiornando le proprie conoscenze attraverso lo studio delle novità normative nonché dei nuovi orientamenti dottrinali e giurisprudenziali.
Queste capacità sono acquisite tramite:
- preparazione degli esami lungo il corso di studi;
- redazione di tesine nell'ambito dei singoli esami;
- elaborazione della tesi di laurea.
Queste capacità sono verificate tramite:
1- sostenimento e superamento dei singoli esami;
2- esposizione di tesine nell'ambito dei singoli corsi;
3- discussione della tesi di laurea.
Profili professionali
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Funzione in un contesto di lavoro
L'Avvocato rappresenta e tutela gli interessi del cliente (persona, impresa, organizzazione etc.) nelle questioni legali e nei diversi gradi di giudizio civile, penale, amministrativo; redige contratti e atti giuridici; fornisce attività di consulenza legale; presta assistenza legale e svolge funzione di arbitro in sede stragiudiziale.
Competenze associate alla funzione
- Conoscenza dei testi e degli orientamenti (leggi, regolamenti, procedure, giurisprudenza etc.), capacità di inquadramento e di qualificazione della fattispecie concreta, supportata da un costante aggiornamento nonché da:
- Capacità di redigere pareri e atti in lingua italiana
- Capacità di relazionarsi con gli altri (clienti, colleghi, giudici etc.)
- Capacità informatiche
- Capacità gestionale
- Capacità di utilizzare nella pratica giuridica anche conoscenze dei principi e delle pratiche di economia e contabilità
- Padronanza del lessico giuridico di una o più lingue straniere (principalmente inglese e francese)Sbocchi occupazionali
Quella forense è professione autonoma o dipendente.
Il laureato in Giurisprudenza inizia la sua attività facendo pratica presso uno studio legale, avendo così l'opportunità di valorizzare le conoscenze acquisite negli anni dell’Università o, in parziale alternativa, frequentando una Scuola di Specializzazione per le professioni legali. Durante il periodo di pratica, oltre a perfezionare la propria preparazione giuridica, entra in contatto con i vari uffici giudiziari e apprende come organizzare e gestire l’attività necessaria ai fini dell'esercizio della professione forense.
Dopo il periodo di pratica e dopo aver superato l'Esame di Stato per l'abilitazione all'esercizio della professione forense l'Avvocato può esercitare in proprio o alle dipendenze di altri (avvocati, banche, assicurazioni, imprese, pubbliche amministrazioni etc.) la professione. Può altresì essere nominato giudice onorario e svolgere la funzione di giudice di pace o, in qualità di giudice onorario, di magistrato presso la giurisdizione ordinaria (come giudice onorario aggregato, giudice onorario di tribunale o viceprocuratore onorario).
L'Avvocato può perfezionare la propria formazione frequentando le Scuole di specializzazione, Master di II livello e corsi di perfezionamento.
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Funzione in un contesto di lavoro
Il Notaio riceve e redige atti giuridici inter vivos (compravendite, mutui, donazioni etc.) e atti di ultima volontà (testamenti); attribuisce loro pubblica fides, svolgendo funzioni di pubblico ufficiale; li registra e li trascrive nei pubblici registri; li conserva; li autentica; ne rilascia copia, estratti e certificazioni. Inoltre, il Notaio accerta la volontà dei contraenti e la traduce in linguaggio giuridico, garantendo la legalità dell'atto redatto; consiglia alle parti l'atto più idoneo a raggiungere gli obiettivi prefissati; verifica la legalità dei contenuti oggetto degli atti e delle transazioni; verifica la conformità dei documenti; esegue accertamenti (ad esempio ipotecari e catastali) e fornisce consulenza specialistica (fiscale, civile, tributaria etc).
Competenze associate alla funzione
- Conoscenza dei testi e degli orientamenti (leggi, regolamenti, procedure, giurisprudenza etc.), capacità di inquadramento e di qualificazione della fattispecie concreta, supportata da un costante aggiornamento nonché da:
- Capacità di redigere pareri e atti in lingua italiana
- Capacità di relazionarsi con gli altri (clienti, colleghi etc.)
- Capacità di analizzare i bisogni dei clienti per definire il servizio adeguato alle esigenze emerse
- Capacità informatiche
- Capacità gestionale
- Padronanza del vocabolario giuridico di una o più lingue straniereSbocchi occupazionali
Il laureato in Giurisprudenza inizia la sua attività facendo pratica presso uno studio notarile, avendo così l'opportunità di valorizzare le conoscenze acquisite negli anni dell’Università o, in parziale alternativa, frequentando una Scuola di Specializzazione per le professioni legali. Durante il periodo di pratica, oltre a perfezionare la propria preparazione giuridica, entra in contatto con i vari uffici giudiziari e apprende come organizzare e gestire l'attività necessaria all'esercizio della professione notarile. Dopo aver vinto il concorso notarile gli viene assegnata una sede nella quale è tenuto ad avviare uno studio professionale entro 3 mesi.
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Funzione in un contesto di lavoro
Il Magistrato, accertate le condizioni dell'azione, amministra la giustizia penale, civile, amministrativa. Nell'ambito dell'attività giudiziaria egli provvede a fissare e a dirigere le udienze; esaminare e studiare gli atti processuali; nominare i consulenti; raccogliere e valutare informazioni o elementi probanti; ascoltare le parti e i loro procuratori; condurre attività investigative; emettere sentenze. Il Magistrato è tenuto, inoltre, a vigilare sulle carceri; predisporre misure cautelari alternative al carcere; verificare la costituzionalità o l'applicazione delle leggi; controllare e supervisionare l'operato del personale amministrativo; vigilare o gestire le risorse economiche e la spesa pubblica.
Competenze associate alla funzione
- Conoscenza dei testi e degli orientamenti (leggi, regolamenti, procedure, giurisprudenza etc), capacità di inquadramento e di qualificazione della fattispecie concreta, supportata da un costante aggiornamento nonché da:
- Capacità di redigere pareri e atti in lingua italiana
- Capacità di relazionarsi con utenti e professionisti (avvocati, parti, colleghi, polizia giudiziaria etc.)
- Capacità di applicare le tecniche di indagine
- Padronanza del vocabolario giuridico di una o più lingue straniere, in particolare francese e inglese, lingue ufficiali della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo e del Consiglio dei Ministri d’EuropaSbocchi occupazionali
Il laureato in Giurisprudenza inizia la sua attività frequentando un corso di specializzazione a numero chiuso presso una Scuola di Specializzazione per le professioni legali (durata 2 anni). Dopo aver superato un concorso nazionale bandito dal Ministero della Giustizia, occorre frequentare un corso obbligatorio di 6 mesi presso la Scuola Superiore della Magistratura.
Il Magistrato di prima nomina (MOT magistrati ordinari in tirocinio) deve svolgere un tirocinio di 18 mesi presso altro Magistrato e dopo 2 anni diventa Magistrato di Tribunale. Occorrono ulteriori 11 anni per poter essere nominato Magistrato di Corte d'Appello e altri 7 per essere dichiarato idoneo alla nomina a Magistrato di Cassazione. Il Magistrato può svolgere la sua attività, in alcuni casi previo ulteriore concorso, presso le seguenti istituzioni: Consiglio Superiore della Magistratura, Consiglio della Magistratura Militare, Corte Costituzionale, Corte di Cassazione, Corte d'Appello, Tribunale ordinario, Corte d'Assise, Corte d'Assise d'Appello, Tribunale per i Minorenni, Tribunale di Sorveglianza, Corte dei Conti, Avvocatura dello Stato, Tribunali Amministrativi Regionali, Consiglio di Stato.
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Funzione in un contesto di lavoro
La professione si declina nella gestione e nel coordinamento dell'ufficio legale dell'impresa nonché nell'attendere a tutti gli aspetti legali propri delle attività di impresa, controllando e facendo in modo che le attività stesse, le procedure e gli atti siano conformi alle norme giuridiche; redigendo contratti e altri atti giuridici, sia nazionali che internazionali; fornendo consulenza legale; predisponendo atti, pratiche o provvedimenti amministrativi; curando i rapporti con enti o soggetti esterni (legali esterni); gestendo e verificando gli aspetti legali dell'ente; assicurando supporto all'attività amministrativa degli altri uffici; provvedendo al recupero crediti; facendo parte di organi istituzionali (commissioni, organi consultivi etc.).
L'Esperto legale ha, inoltre, il compito di prevenire il contenzioso e, qualora non vi riesca, di gestirlo sotto la sua responsabilità fungendo da "raccordo" tra la società e i legali esterni.Competenze associate alla funzione
- Conoscenza dei testi e degli orientamenti (leggi, regolamenti, procedure, giurisprudenza etc.), capacità di inquadramento e di qualificazione della fattispecie concreta, supportata da un costante aggiornamento nonché da:
- Capacità di redigere pareri e atti in lingua italiana
- Capacità di seguire attività correlate all’amministrazione e gestione di impresa
- Conoscenza delle procedure amministrative e di ufficio
- Conoscenza delle tecniche di gestione di archivi
- Capacità gestionale
- Conoscenza dei principi e delle pratiche di economia e contabilità
- Capacità di gestire il personale e le risorse umane
- Capacità di interagire con diverse professionalità e nella comprensione delle dinamiche dell’organizzazione aziendale
- Conoscenza dei principi e dei metodi per presentare, promuovere e vendere prodotti o servizi
- Capacità di relazionarsi con gli altri (colleghi, utenti e clienti)
- Capacità informatiche
- Padronanza del vocabolario giuridico di una o più lingue straniereSbocchi occupazionali
L'Esperto legale in impresa presta la propria attività quale dipendente o consulente presso imprese industriali e manifatturiere, istituti bancari o assicurativi, studi professionali (legali ma anche notarili, commercialistici, tecnici, di architettura etc.)
Di norma opera nelle direzioni centrali o nelle filiali capo area.
Si tratta di carriera specialistica che può prendere le mosse da una posizione come collaboratore legale junior e culminare in quella di Responsabile dell'ufficio legale e contenzioso. L'Esperto legale può perfezionare la propria formazione frequentando le Scuole di specializzazione, Master di II livello e corsi di perfezionamento.
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Funzione in un contesto di lavoro
La professione si declina nella gestione e nel coordinamento dell'ufficio legale, nonché nell'attendere a tutti gli aspetti legali propri delle attività di organizzazioni o enti della Pubblica Amministrazione, controllando e facendo in modo che le attività stesse, le procedure e gli atti siano conformi alle norme giuridiche; redigendo contratti e altri atti giuridici, sia nazionali che internazionali; fornendo consulenza legale; predisponendo atti, pratiche o provvedimenti amministrativi; curando i rapporti con enti o soggetti esterni (Avvocatura di Stato, tribunali etc.); gestendo e verificando gli aspetti legali dell'ente; assicurando supporto all'attività amministrativa degli altri uffici; facendo parte di organi istituzionali (commissioni, organi consultivi etc.).
L'Esperto legale ha, inoltre, il compito di prevenire il contenzioso e, qualora non vi riesca, di gestirlo sotto la sua responsabilità.Competenze associate alla funzione
Conoscenza dei testi e degli orientamenti (leggi, regolamenti, procedure, giurisprudenza etc.), capacità di inquadramento e di qualificazione della fattispecie concreta, supportata da un costante aggiornamento nonché da
- Capacità di redigere pareri e atti in lingua italiana
- Capacità di amministrazione e gestione dell'ente
- Conoscenza delle procedure amministrative e di ufficio
- Conoscenza delle tecniche di gestione di archivi
- Capacità gestionale
- Conoscenza dei principi e delle pratiche di economia e contabilità
- Capacità di gestire il personale e le risorse umane
- Capacità di interagire con diverse professionalità, nella comprensione delle dinamiche dell’organizzazione del lavoro interna
- Capacità di relazionarsi con gli altri
- Capacità informatiche
- Conoscenza delle più importanti attrezzature, delle politiche, delle procedure e delle strategie per promuovere effettive operazioni di sicurezza locale e nazionale per la protezione delle persone, delle informazioni, della proprietà e delle istituzioni
- Conoscenza del comportamento e delle dinamiche di gruppo, delle influenze e tendenze sociali, delle migrazioni umane, dell'etnicità
- Padronanza del vocabolario giuridico di una o più lingue straniereSbocchi occupazionali
L'Esperto legale in enti pubblici può esercitare la propria professionalità a livello nazionale, europeo e internazionale.
1) In ambito nazionale, previa vincita di concorso indetto dalla Pubblica Amministrazione, può rivestire posizioni di elevata qualificazione a livello di governo locale (Comuni, Regioni, Province); negli Enti funzionali (ASL, Camere di Commercio, Università, Aziende pubbliche); nelle Organizzazioni nazionali (Governo, Parlamento); nell'Agenzia delle Imposte; negli Ispettorati del Lavoro. Egli può, inoltre, svolgere l'attività di Operatore dell’amministrazione giudiziaria (Cancellerie dei Tribunali e delle Procure).
2) In ambito europeo, previo superamento di concorso pubblico indetto dall'Ufficio europeo di selezione del personale, può rivestire ruoli di prestigio e di responsabilità negli organi e organismi europei (Commissione, Parlamento, Consiglio, Corte di giustizia, Corte dei conti, Comitato delle regioni, Mediatore europeo, Garante dei dati).
3) In ambito internazionale può svolgere la carriera diplomatica e accedere, tramite concorso, a ruoli di prestigio e di responsabilità a livello di Organizzazioni internazionali governative e non.
L'Esperto legale può perfezionare la propria frequentando le Scuole di specializzazione, Master di II livello e corsi di perfezionamento.
Accesso a ulteriori studi
Il conseguimento della Laurea Magistrale permette l'accesso a Scuole di Specializzazione, vere e proprie istituzioni volte all'organizzazione dei corsi post lauream. In particolare, la Scuola di Specializzazione per le professioni legali “E. Redenti”, istituita per legge, rilascia un Diploma di Specializzazione, valutato ai fini del compimento del periodo di pratica per l'accesso alle professioni di Avvocato, Notaio e Magistrato per il periodo di un anno. Oltre alla Scuola di Specializzazione per le Professioni Legali è istituita anche una Scuola di Specializzazione in Studi sull'Amministrazione Pubblica che organizza corsi in grado di fornire le competenze di metodo e di contenuti necessarie ad operatori professionali nel settore del diritto amministrativo e in generale negli studi sull'amministrazione pubblica.
Il laureato potrà iscriversi ad uno dei numerosi Master di I o II livello organizzati dal Dipartimento di Scienze giuridiche - DSG e da altri Dipartimenti dell'Ateneo (è necessario fare riferimento ai requisiti di ammissione previsti dal corso di interesse). I Master sono corsi post lauream di perfezionamento scientifico e di alta formazione permanente o ricorrente nel settore di riferimento. Il conseguimento della laurea permette inoltre di accedere al Dottorato di ricerca.
Insegnamenti
Requisiti di accesso
Per essere ammesso al Corso di Studio lo studente deve essere in possesso di un Diploma di scuola media superiore di durata quinquennale o altro titolo di studio conseguito all'estero e riconosciuto idoneo, ovvero di un Diploma di scuola media superiore di durata quadriennale e completato da un anno integrativo o, qualora non sia possibile, del debito formativo assegnatogli.
È richiesto inoltre il possesso di una adeguata preparazione.
Per il Corso di laurea magistrale a ciclo unico in Giurisprudenza le conoscenze e competenze necessarie sono:
- buona cultura generale;
- capacità logiche e di ragionamento;
- capacità di comprendere e interpretare testi e documenti (in lingua italiana);
- conoscenza di nozioni giuridiche di base
Tali conoscenze sono verificate sulla base di un test di autovalutazione obbligatorio per tutti gli immatricolati. Le modalità di svolgimento del test di autovalutazione saranno definite con delibera del Consiglio della Scuola, su proposta del Consiglio di Corso di Studio e rese note tramite pubblicazione sul Portale di Ateneo.
Nel caso in cui la verifica delle conoscenze non risultasse positiva, allo studente immatricolato verranno assegnati precisi Obblighi Formativi Aggiuntivi (OFA) da soddisfare entro il primo anno di corso.
Sono esonerati dalla prova di verifica delle conoscenze e competenze richieste e non hanno obblighi formativi aggiuntivi (OFA), gli studenti che:
− sono già immatricolati in anni accademici precedenti in altro Ateneo italiano o straniero (inclusi i passaggi di Corso);
− sono già in possesso di un titolo di laurea o di diploma universitario;
− esercitano il diritto di opzione ai nuovi ordinamenti didattici;
− si immatricolano a seguito di rinuncia/decadenza avendo superato almeno una prova d'esame di uno dei seguenti insegnamenti: Diritto privato, o Diritto Costituzionale o Istituzioni di diritto romano.
In tutti gli altri casi l'eventuale esonero dalla verifica delle conoscenze e delle competenze è valutato dal Consiglio di Corso di Studio.
In tutti gli altri casi l'eventuale esonero dalla verifica delle conoscenze e delle competenze è valutato dal Consiglio di Corso di Studio
Elenco dei docenti
- Nicola Aicardi
- Enrico Al Mureden
- Gilberto Antonelli
- Alberto Artosi
- Astrologo Annamaria
- Alberto Avitabile
- Luigi Balestra
- Elisa Baroncini
- Anna Bellodi Ansaloni
- Davide Bertaccini
- Carlo Berti
- Francesco Biagi
- Paolo Biavati
- Tommaso Bonetti
- Giorgio Bongiovanni
- Geraldina Boni
- Carlo Bottari
- Raffaella Brighi
- Giuseppe Caia
- Michele Caianiello
- Massimo Calcagnile
- Biagio Caliendo
- Alberto Camon
- Maria Giulia Canella
- Stefano Canestrari
- Andrea Carinci
- Angela Carpi
- Federico Casolari
- Daniela Cavallini
- Marco Cavina
- Sandro Censi
- Giulio Centamore
- Francesca Consorte
- Giuseppe Contissa
- Giacomo Di Federico
- Caterina Drigo
- Marco Dugato
- Francesca Faenza
- Andrea Fantin
- Carla Faralli
- Elena Ferioli
- Giusella Dolores Finocchiaro
- Franco Focareta
- Desiree Fondaroli
- Massimo Franzoni
- Emanuela Fronza
- Antonio Gammarota
- Tomaso Francesco Giupponi
- Marcella Gola
- Barbara Grazzini
- Guerini Tommaso
- Gianluca Guerrieri
- Silvia Guizzardi
- Gaetano Insolera
- Giulia Lasagni
- Andrea Lassandari
- Lobba Paolo
- Alessandro Lolli
- Giovanni Luchetti
- Michele Angelo Lupoi
- Susanna Mancini
- Paola Manes
- Vittorio Manes
- Pietro Manzini
- Marco Martino
- Anna Masutti
- Fabiana Mattioli
- Nicola Mazzacuva
- Dario Melossi
- Daniela Memmo
- Luca Mezzetti
- Andrea Mondini
- Andrea Morrone
- Alberto Musso
- Attilio Nisco
- Fabio Nuti Giovanetti
- Renzo Orlandi
- Monica Palmirani
- Stefania Pellegrini
- Susi Pelotti
- Margherita Pittalis
- Ivano Pontoriero
- Silvia Princivalle
- Lea Querzola
- Carlo Rasia
- Angelo Riccio
- Rita Rolli
- Alessandra Romagnoli
- Michela Rossi
- Salsi Giancarlo
- Nicoletta Sarti
- Giovanni Sartor
- Michele Sesta
- Giulio Sgarbanti
- Alessandra Spangaro
- Thomas Tassani
- Diletta Tega
- Marina Timoteo
- Silvia Tordini Cagli
- Claudia Tubertini
- Patrizia Tullini
- Francesco Vella
- Daniele Vicoli
- Ester Villa
- Pietro Zanelli
- Alessandra Zanobetti
- Andrea Zanotti
- Mario Zoppellari
- Elena Zucconi Galli Fonseca
- Silvia Zullo
- Stefano Zunarelli
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