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Sede didattica
Campus Bologna
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Lingua
Inglese, Italiano
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Classe di corso
LM-35 - INGEGNERIA PER L'AMBIENTE E IL TERRITORIO
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Tipo di accesso
Libero con verifica dell’adeguatezza della preparazione
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Internazionale
Con uno o più curricula internazionali, titolo doppio/multiplo
UNIVERSITY OF MIAMI , COLUMBIA UNIVERSITY OF NEW YORK
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Percorsi proposti (Curricula)
- EARTH RESOURCES ENGINEERING
- INGEGNERIA PER L'AMBIENTE E IL TERRITORIO
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Anni Attivi
II
Obiettivi formativi
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Il Corso di Laurea Magistrale ha l'obiettivo formativo specifico di formare le figure professionali Ingegnere ambientale esperto in protezione del suolo e del territorio, Ingegnere ambientale esperto in tecniche e tecnologie ambientali, Ingegnere ambientale esperto in georisorse e geotecnologie.
L'obiettivo specifico del Corso è perseguito attraverso un percorso didattico centrato sulla definizione di un approfondito percorso formativo nel quale l'allievo possa acquisire la piena padronanza degli aspetti metodologico-operativi delle scienze di base e dell'Ingegneria, con privilegio degli aspetti nell'ambito dell'ingegneria per l'ambiente e il territorio.
I Laureati magistrali potranno approfondire le caratteristiche dei metodi, delle tecniche, degli apparati, dei sistemi e delle infrastrutture fondamentali per la progettazione, esecuzione, gestione e controllo delle opere che comportano modificazioni, anche molto complesse, della biosfera con particolare riferimento a quello strato della terra nel quale si accumulano le funzioni antropiche nonché le risorse di interesse attuale e potenziale per l'uomo.
Il Corso di studio presenta una spiccata multidisciplinarietà ed intersettorialità che si realizza a partire da un'ampia base comune di conoscenze e si orienta attraverso tre principali obiettivi formativi specifici volti a operare nei settori:
- degli scavi a cielo aperto ed in sotterraneo, dei sondaggi in terreni e rocce, per la progettazione avanzata di gallerie ed altre opere civili e minerarie. Sviluppa altresì gli aspetti scientifici e tecnologici innovativi relativi alla coltivazione e valorizzazione delle georisorse, finalizzate alla produzione sostenibile di materie prime e materiali industriali. Vengono evidenziati gli aspetti innovativi legati alla progettazione e alla sicurezza dei cantieri, i processi innovativi di trattamento e di recupero dei materiali da demolizioni e l'impatto ambientale dell'attività estrattiva.
- Nell'area dei fluidi del sottosuolo prepara tecnici altamente specializzati in grado di utilizzare le metodologie e le tecniche più avanzate per la esplorazione, ricerca e produzione dei fluidi presenti nel sottosuolo (idrocarburi, acqua, fluidi geotermici) e studia, in particolare: il moto monofase e multifase ed il trasporto di sostanze miscibili e non miscibili; le tecniche più avanzate per la salvaguardia delle risorse idriche sotterranee e gli interventi connessi per il loro disinquinamento; le tecniche di campionamento del suolo mediante sondaggi di varia natura.
- Dell'analisi del rischio ambientale, con riferimento a condizioni particolarmente complesse, indotto da attività e da insediamenti antropici. La valutazione complessiva prevede di effettuare: in sede di progettazione avanzata, lo studio di impatto ambientale delle fasi di realizzazione, operatività e dismissione delle attività, ivi incluso il rischio da eventi incidentali ed il destino ambientale degli inquinanti; in sede di esercizio, lo sviluppo di sistemi avanzati di gestione ambientale, di sicurezza e di monitoraggio degli innumerevoli parametri di misura degli impatti.
Lo studio delle tecniche sopra riportate è integrato da un approfondimento della conoscenza di elementi per l'analisi, la realizzazione e gestione degli interventi tecnologici per il contenimento delle emissioni al fine della mitigazione, nel loro complesso, degli impatti suddetti. Si farà particolare riferimento agli interventi più innovativi per la riduzione all'origine di emissioni liquide, gassose, solide e sonore, agli impianti di depurazione più innovativi per il trattamento sia di reflui liquidi civili e industriali sia di emissioni gassose, allo smaltimento e al recupero dei rifiuti, alla bonifica di siti inquinati secondo le tecniche più avanzate.
- Degli interventi più innovativi per la protezione e il recupero del territorio, attraverso la prevenzione e il controllo dei dissesti territoriali di origine naturale e/o antropica. Tra tali interventi, si ricordano quelli di previsione, prevenzione e controllo del rischio idrogeologico, di sistemazione dei bacini idrografici e dei corsi d'acqua, di regimazione dei litorali, di protezione civile, di monitoraggio dell'evoluzione del territorio ed in particolare dei movimenti franosi, nonché quelli di rilievo, gestione, controllo e protezione dai rischi naturali (sismico, vulcanico e geomorfologico), ed infine quelli finalizzati alla valutazione di impatto ambientale di complesse opere ingegneristiche.
Il raggiungimento di tali obiettivi è ottenuto attraverso un percorso didattico che prevede, oltre a un consolidamento della preparazione di base fisico-matematica, l'acquisizione di specifiche competenze di tipo professionale ed operativo in tutte le discipline caratterizzanti l'Ingegneria per l'ambiente e il territorio; in particolare, ci si riferisce alla protezione del suolo e del territorio, alle tecniche e tecnologie ambientali, e alle georisorse e geotecnologie. Nel percorso didattico si dà un adeguato spazio ad attività autonome dello studente rivolte allo svolgimento di esercitazioni, attività di laboratorio rivolte alla redazione di elaborati progettuali o di approfondimenti su temi specifici, che gli consentano di maturare una buona capacità di operare nel campo della progettazione, l'esecuzione, la gestione e il controllo di opere anche di elevata complessità.
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CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE:
AREA DI APPRENDIMENTO: CONOSCENZE APPROFONDITE DI BASE
Il laureato magistrale, al termine del corso di studi ha una solida conoscenza di base di aspetti metodologici ed operativi relativi alla:
• matematica, con particolare riferimento all’analisi numerica
• all’ingegneria delle acque
• alla sicurezza industriale
• geomatica
• alla microbiologia e biotecnologia
• alla estrazione e gestione delle risorse energetiche e non energetiche nella fase di uso e riuso
• alla geologia e geotecnica.
AREA DI APPRENDIMENTO: PROTEZIONE DEL SUOLO
Il laureato magistrale, al termine del corso di studi ha una solida conoscenza su tutti gli aspetti metodologici ed operativi relativi alla protezione del suolo ed in particolare ha conoscenza specifiche per la:
• progettazione, costruzione e gestione di opere di ingegneria idraulica per la gestione sostenibile delle risorse idriche e la protezione del territorio
• costruzione e gestione di reti topografiche di monitoraggio o per la rappresentazione del territorio
• costruzione e gestione di impianti per il trattamento delle acque reflue
• costruzione e gestione di opere di Ingegneria Sanitaria ambientale.
• valutazione del contesto geologico fondamentale per la progettazione di opere di consolidamento o regimentazione delle acque.
AREA DI APPRENDIMENTO: TECNICHE E TECNOLOGIE AMBIENTALI
Il laureato magistrale ha conoscenza approfondite in relazione a:
• sicurezza delle tecnologie di processo
• analisi e valutazione quantitativa del rischio
• progettazione sicura e sostenibile di apparecchiature ed impianti
• tecnologie per la protezione dell’ambiente e la limitazione delle emissioni
• processi per la tutela ambientale, il disinquinamento ed il trattamento dei rifiuti
• conosce gli aspetti fondamentali ed alcuni processi rappresentativi relativi all’applicazione delle biotecnologie in campo industriale ed ambientale.
AREA DI APPRENDIMENTO: GEORISORSE E GEOTECNOLOGIE
Il laureato magistrale:
• conosce l’analisi del ciclo di vita dei materiali e dei processi
• conosce il funzionamento delle macchine e dei processi più idonei nel campo delle attività estrattive
• ha conoscenze specifiche nell’ambito delle opere di produzione, gestione e trasporto delle principali fonti energetiche primarie (in particolare greggio, gas naturale, energia geotermica) e dei fluidi del sottosuolo.
• conosce e tiene in considerazione gli aspetti legati alle problematiche ambientali e di sostenibilità delle varie fonti energetiche (comprese le rinnovabili), le problematiche degli idrocarburi non convenzionali, la sicurezza ambientale dell’industria petrolifera e i problemi di trasporto e stoccaggio del gas naturale e della CO2 nel sottosuolo.
• ha conoscenze specifiche nel settore estrattivo e in quello dei grandi scavi per infrastrutture.
• ha conoscenze specifiche nell’ambito della sicurezza nei cantieri.
CAPACITÀ DI APPLICARE CONOSCENZA E COMPRENSIONE:AREA DI APPRENDIMENTO: CONOSCENZE APPROFONDITE DI BASE
Il laureato magistrale:
• è capace di applicare all’interpretazione, alla descrizione ed alla modellazione di problemi dell'ingegneria strumenti matematici, fisici ed in genere derivanti dalla approfondita conoscenza degli aspetti teorico-scientifici delle scienze di base;
• è capace di progettare e costruire infrastrutture idrauliche ed opere civili e ambientali per la protezione del territorio da rischi idrogeologici
• è capace di progettazione, gestire e controllare attività estrattive sia nell’ambito delle cave e miniere sia nell’ambito dell’estrazione di idrocarburi
• è in grado di applicare le conoscenze relative a sicurezza e tutela per l’ambiente alla progettazione ed alla conduzione di impianti per l'industria di processo e per la produzione di energia
• è capace per condurre analisi di sicurezza e valutazioni di rischio per processi e impianti per la trasformazione delle materie prime e per attività industriali in genere
• ha la capacità di applicare le conoscenze relative agli aspetti di sicurezza e tutela ambientale alla progettazione e conduzione di impianti per il disinquinamento, per il trattamento dei fumi, per lo smaltimento dei rifiuti, per la depurazione acque e per la bonifica di suoli inquinati
• è capace di progettare e realizzare reti geodetiche per il monitoraggio del territorio.
AREA DI APPRENDIMENTO: PROTEZIONE DEL SUOLO
Il laureato magistrale:
• è capace di applicare i metodi più avanzati e corretti per il monitoraggio del territorio con particolare riferimento allo studio dei movimenti verticali ed orizzontali della superficie terrestre a seguito di fenomeni naturali o antropici (frane, subsidenza, terremoti , estrazione di idrocarburi o acqua da sottosuolo)
• è capace di progettare opere anche complesse nell’ambito delle infrastrutture idrauliche che riguardano l’ingegneria civile e ambientale con particolare riferimento alla misura delle portate fluviali e delle precipitazioni, ai modelli afflussi-deflussi ed alla stima delle portate di piena.
• è capace di progettare opere per la gestione ed il collaudo funzionale: degli impianti di trattamento delle acque di rifiuto; delle opere e dei sistemi naturali applicabili al risanamento dei corpi idrici.
AREA DI APPRENDIMENTO: TECNICHE E TECNOLOGIE AMBIENTALI
Il laureato magistrale:
• è in grado di applicare le conoscenze relative a sicurezza e tutela per l’ambiente alla progettazione ed alla conduzione di impianti per l'industria di processo e per la produzione di energia
• è in grado di condurre analisi di sicurezza e valutazioni di rischio per processi e impianti per la trasformazione delle materie prime e per attività industriali in genere
• ha la capacità di applicare le conoscenze relative agli aspetti di sicurezza e tutela ambientale alla progettazione e conduzione di impianti per il disinquinamento, per il trattamento dei fumi, per lo smaltimento dei rifiuti, per la depurazione acque e per la bonifica di suoli inquinati
• è in grado partecipare, applicando le conoscenze relative a sicurezza e tutela per l’ambiente, a studi e valutazioni di impatto ambientale di sistemi industriali
• ha la capacità di progettare e condurre impianti industriali per produzioni biotecnologiche, biochimiche, dell'industria alimentare, farmaceutiche, di bioenergie e per il trattamento di acque reflue e rifiuti
• è in grado di utilizzare le conoscenze acquisite per lo sviluppo e l’innovazione in processi di trasformazione biotecnologici, anche progettando e organizzando prove sperimentali su scala di laboratorio e scala pilota.
AREA DI APPRENDIMENTO: GEORISORSE E GEOTECNOLOGIE
Il laureato magistrale:
• è in grado di progettare attività estrattive con particolare riferimento a miniere, cave
• è in grado di operare con piena conoscenza delle problematiche in essere nell'area dell'ingegneria della sicurezza dei cantieri (ivi comprese le grandi opere).
• è in grado di progettare opere per la valorizzazione ed utilizzazione delle risorse naturali o riciclate
• sa operare nell’ambito degli impianti di trattamento delle materie prime e nel settore dei fluidi del sottosuolo.
• sa progettare e sviluppare i processi di coltivazione dei giacimenti di idrocarburi .
• ha la capacità di valorizzare e utilizzare in modo sostenibile le risorse naturali e riciclate.
• ha la capacità di preparare le materie prime destinate ai diversi settori industriali e delle costruzioni.
• è in grado di applicare i criteri di scelta e di progettazione delle macchine e dei processi più idonei nel campo delle attività estrattive
• cha la capacità di progettare le opere e le attività gestione di produzione e trasporto delle principali fonti energetiche primarie (in particolare greggio, gas naturale, energia geotermica) e dei fluidi del sottosuolo.
AUTONOMIA DI GIUDIZIO (MAKING JUDGEMENTS)Il laureato magistrale:
• sa identificare, formulare, approfondire e risolvere i problemi di elevata difficoltà legati alla conoscenza delle caratteristiche dei metodi, delle tecniche, degli apparati, dei sistemi di gestione e controllo delle opere che comportano complesse modificazioni ambientali;
• sa aggiornarsi costantemente su normative, metodi, tecniche e strumenti più avanzati nel campo dell'ingegneria ambientale; sa altresì tenersi aggiornato in un contesto internazionale.
• sa aggiornarsi, ricorrendo alla letteratura specializzata, su metodi, tecniche e strumenti del settore dell'Ingegneria dell'Ambiente e Territorio
• ha la capacità di comprendere articoli pubblicati nella letteratura tecnico-scientifica nazionale ed internazionale e di procedere alla formulazione di un giudizio autonomo sulla loro rilevanza e implicazione.
Le abilità di autonomia di giudizio sopraelencate sono raggiunte attraverso la partecipazione ad attività formative organizzate nell'ambito "Ingegneria per l'ambiente e territorio" e ad ulteriori attività formative che includono tirocini o laboratori specifici e la preparazione della prova finale. Le metodologie di insegnamento utilizzate comprendono la partecipazione a seminari ed esercitazioni, in aula o in laboratorio, lo svolgimento di progetti individuali o di gruppo, lo studio personale guidato e lo studio indipendente. La verifica del raggiungimento dei risultati di apprendimento avviene principalmente attraverso lo svolgimento di test, prove d'esame scritte o orali, esecuzione di progetti.
ABILITÀ COMUNICATIVE (COMMUNICATION SKILLS)Il laureato magistrale:
• è in grado di comunicare efficacemente in forma scritta, orale ed anche in inglese (livello B2), dati, informazioni, idee, problemi e soluzioni ad interlocutori specialisti e non; potranno essere previste sia l'acquisizione delle quattro abilità linguistiche (lettura, scrittura, ascolto, e dialogo) sia la frequenza vincolata delle lezioni, secondo criteri che verranno specificati in itinere dal corso di studi, in coerenza alle prescrizioni degli Organi accademici
• sa redigere e relazioni tecniche relative ai progetti effettuati e interpretare relazioni tecniche scritte da collaboratori, superiori, subalterni;
• sa "leggere" e produrre autonomamente norme interne aziendali e manuali tecnici
• ha capacità di interagire professionalmente con tecnici in possesso di competenze specifiche anche diverse dalle sue, in particolare del settore dell'ingegneria Civile Ambientale;
• sa coordinare, lavorare ed integrarsi in lavoro di gruppo con il ruolo di ingegnere, collaboratore o coordinatore di tecnici.
Le abilità di comunicazione sopraelencate sono raggiunte attraverso la partecipazione ad attività formative organizzate negli ambiti caratterizzanti e ad ulteriori attività formative che includono il tirocinio o laboratori specifici e la preparazione della prova finale. Le metodologie di insegnamento utilizzate comprendono la partecipazione ad esercitazioni in aula o in laboratorio, lo svolgimento di progetti di gruppo e lo studio personale guidato. La verifica del raggiungimento dei risultati di apprendimento avviene principalmente attraverso lo svolgimento di prove d'esame scritte o orali e l'esecuzione di progetti.
CAPACITÀ DI APPRENDIMENTO (LEARNING SKILLS)Il laureato magistrale
- è in grado di aggiornarsi sui metodi e sulle tecniche più innovative nell'ambito delle tematiche dell'ingegneria per l'ambiente e il territorio.
- gli consente di poter progettare e modellare, ottimizzare e mettere a punto metodologie, sistemi ed apparati anche complessi.
- E' in grado di intraprendere, con piena autonomia, studi di livello superiore.
Al raggiungimento delle capacità di apprendere sopraelencate contribuiscono attività formative organizzate in tutti gli ambiti disciplinari individuati nel presente ordinamento e in particolare quelle parzialmente svolte in autonomia.
Le specifiche metodologie di insegnamento utilizzate comprendono, tra l'altro, l'attività di tutoraggio. La verifica del raggiungimento delle capacità di apprendimento è oggetto delle diverse prove d'esame previste nel corso.
Profili professionali
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Funzione in un contesto di lavoro
L’ingegnere ambientale esperto in protezione del suolo e del territorio formato nella laurea magistrale costituisce una figura professionale pienamente formata che opera nello sviluppo, pianificazione, progettazione o gestione operativa di sistemi di monitoraggio del territorio in aree caratterizzate da dissesto idrogeologico, subsidenza, rischio sismico, in aree soggette a esondazioni o erosione costiera, svolgendo le seguenti funzioni:
• Progetta interventi anche complessi finalizzati alla protezione da dissesti per cause naturali e antropiche (opere per la protezione dal rischio idrogeologico, sistemazione di bacini idrografici e di corsi d'acqua, regimazione dei litorali).
• Progetta sistemi avanzati di monitoraggio, di rilievo, gestione e controllo di rischi naturali (sismico, vulcanico e geomorfologico).
• Applica autonomamente conoscenze della topografia e geodesia per applicazioni cartografiche, di rilievo e di trattamento di complesse reti geodetiche/topografiche.
• Progetta sistemi di monitoraggio geodetico per la valutazione dei movimenti del territorio con particolare riferimento alle frane, alla subsidenza, all’erosione costiera.
• Effettua analisi per la valutazione di impatto ambientale di opere ingegneristiche complesse.
• Progetta e verifica sistemi di drenaggio e opere/strategie per la gestione delle risorse idriche.
• Esegue in piena autonomia simulazioni matematiche dei processi fisici che regolano problemi complessi relativi al flusso dell'acqua sul suolo e nel sottosuolo.
• Realizza e analizza con piena autonomia indagini geotecniche, geognostiche e analisi di stabilità su terreni.
• Generalmente collabora o con Enti ed Amministrazioni pubbliche (Regioni, Provincie, Comuni, Protezione Civile, Autorità di Bacino, etc..) o con Aziende private e studi tecnici.Competenze associate alla funzione
Tra le principali competenze che caratterizzano l’ingegnere ambientale esperto in protezione del suolo possono essere elencate:
• conoscenza degli aspetti teorico-scientifici della matematica e delle altre scienze di base finalizzate all’interpretazione e descrizione dei problemi dell'ingegneria applicata alla protezione del suolo;
• conoscenza dei metodi più avanzati e corretti per il monitoraggio del territorio con particolare riferimento allo studio dei movimenti verticali ed orizzontali della superficie terrestre a seguito di fenomeni naturali o antropici (frane, subsidenza, terremoti , estrazione di idrocarburi o acqua da sottosuolo)
• conoscenza delle tecniche di misura delle variabili idrologiche (portate fluviali e precipitazioni), dei modelli matematici idrologici ed idraulici e delle procedure avanzate per la stima delle variabili idrologiche di progetto (ad es. piena secolare).
• conoscenza delle opere civili ed ambientali (anche complesse) nell’ambito delle infrastrutture idrauliche e degli interventi di sistemazione fluviale e di bacino.
• conoscenza delle tecniche ingegneristiche necessarie alla progettazione di opere pe la gestione ed il collaudo funzionale: degli impianti di trattamento delle acque di rifiuto; delle opere e dei sistemi naturali applicabili al risanamento dei corpi idrici
• conoscenze nel campo dell'organizzazione aziendale e della gestione dei progetti
• capacità di identificare, formulare e risolvere anche in modo innovativo, problemi complessi o che richiedono un approccio interdisciplinare;
• capacità di ideare, pianificare, progettare e gestire sistemi, processi e servizi complessi e/o innovativi;
• capacità di auto-apprendimento e di aggiornamento continuo
• capacità comunicativo-relazionali ed organizzativo-gestionali
• conoscenze di contesto e capacità trasversali.Sbocchi occupazionali
Tra i principali ambiti occupazionali che caratterizzano l’ingegnere ambientale esperto in protezione del suolo si può elencare:
• Imprese,
• enti pubblici
• enti privati,
• studi professionali di consulenza ambientale che operano nell’ambito dell'innovazione e sviluppo della produzione, della progettazione avanzata, della pianificazione, della realizzazione e gestione di opere e sistemi di controllo, del monitoraggio
o dell'ambiente e del territorio,
o della difesa del suolo,
o della gestione di sistemi complessi (delle risorse ambientali e geologiche),
o della valutazione degli impatti e della compatibilità ambientale di piani ed opere anche complesse.
o e in generale nell'area dell'ingegneria della sicurezza e della protezione civile.
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Funzione in un contesto di lavoro
L’ingegnere ambientale esperto in tecniche e tecnologie ambientali formato nella laurea magistrale costituisce una figura professionale pienamente formata che opera nello sviluppo, pianificazione, progettazione o gestione operativa di impianti, sistemi, processi o servizi in vari settori industriali. I principali settori industriali di riferimento sono quello chimico, petrolifero svolgendo le seguenti funzioni:
• Partecipa - in fase di realizzazione, operatività e dismissione delle attività alla redazione di studi di impatto ambientale di opera civili e di impianti industriali.
• Opera negli organi tecnici della pubblica amministrazione per tutte le attività di tutela dell'ambiente che risultino di loro competenza.
• Collabora con i tecnici di settore alla individuazione di modalità di progettazione, costruzione, manutenzione, esercizio e chiusura delle attività che si configurino tra le migliori tecniche disponibili idonee a conseguire un livello elevato di protezione dell'ambiente nel suo complesso.
• È responsabile di programmi di gestione ambientale e/o di sicurezza, della organizzazione e della gestione dei piani di controllo ambientale previsti per attività soggette ad autorizzazione.
• Interviene criticamente e in piena autonomia sui problemi di sicurezza in un'industria di processo, indicando metodi e strumenti innovativi per la loro valutazione e risoluzione.
• Identifica e quantifica con modelli previsionali gli impatti ambientali di attività antropiche;
• Analizza criticamente, realizza, e gestisce interventi tecnologici anche innovativi per il contenimento delle emissioni liquide, gassose, solide e sonore negli impianti di depurazione per il trattamento di reflui civili e industriali.
• Definisce e gestione autonomamente gli interventi tecnologici per lo smaltimento e il recupero di rifiuti, e per la bonifica di siti inquinati.
• Progetta, realizza, collauda gestisce sistemi, anche complessi, di controllo della qualità ambientale. Cura altresì la elaborazione dei dati da questi acquisiti in funzione sia della comunicazione ambientale sia della predisposizione di piani di risanamento.Competenze associate alla funzione
Tra le principali competenze he caratterizzano l’ingegnere ambientale esperto in protezione del suolo possono essere elencate:
• conoscenza degli aspetti teorico-scientifici della matematica e delle altre scienze di base finalizzate all’interpretazione e descrizione dei problemi dell'ingegneria applicata tecniche e tecnologie ambientali;
• Conoscenza delle problematiche relative alla sicurezza e tutela per l’ambiente alla progettazione ed alla conduzione di impianti per l'industria di processo e per la produzione di energia
• Conoscenza delle problematiche relative all’analisi di sicurezza e valutazioni di rischio per processi e impianti per la trasformazione delle materie prime e per attività industriali in genere
• Conoscenze relativa agli aspetti di sicurezza e tutela ambientale alla progettazione e conduzione di impianti per il disinquinamento, per il trattamento dei fumi, per lo smaltimento dei rifiuti, per la depurazione acque e per la bonifica di suoli inquinati
• Conoscenze relative a sicurezza e tutela per l’ambiente, a studi e valutazioni di impatto ambientale di sistemi industriali
• Conoscenza delle tecniche di progettazione e conduzione di impianti industriali per produzioni biotecnologiche, biochimiche, dell'industria alimentare, farmaceutiche, di bioenergie e per il trattamento di acque reflue e rifiuti
• conoscenze nel campo dell'organizzazione aziendale e della gestione dei progetti
• capacità di identificare, formulare e risolvere anche in modo innovativo, problemi complessi o che richiedono un approccio interdisciplinare;
• capacità di ideare, pianificare, progettare e gestire sistemi, processi e servizi complessi e/o innovativi;
• capacità di auto-apprendimento e di aggiornamento continuo
• capacità comunicativo-relazionali ed organizzativo-gestionali
• conoscenze di contesto e capacità trasversali.Sbocchi occupazionali
Tra i principali ambiti occupazionali che caratterizzano l’ingegnere ambientale esperto in tecniche e tecnologie ambientali si può elencare:
• Imprese,
• enti pubblici
• enti privati,
• studi professionali di consulenza ambientale
o per la progettazione di tecnologie di depurazione di liquidi e gas,
o Per la (bio)remediation di siti contaminati,
o per l'innovazione e lo sviluppo di produzioni pulite,
o per la progettazione di sistemi di controllo e monitoraggio dell'ambiente;
o per la valutazione degli impatti continui ed accidentali degli impianti e delle opere antropiche,
o per la definizione di misure di prevenzione e protezione dai rischi di esposizione alle sostanze pericolose,
o per la predisposizione di sistemi di gestione ambientale e della sicurezza
o per divenire auditor e verificatori ambientali e di sicurezza.
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Funzione in un contesto di lavoro
L’ingegnere ambientale esperto in georisorse e geotecnologie formato nella laurea magistrale costituisce una figura professionale pienamente formata che opera nello sviluppo, pianificazione, progettazione o gestione operativa di cave, miniere, industrie petrolifere, impianti di valorizzazione dei materiali e aziende per lo smaltimento dei rifiuti svolgendo, le seguenti funzioni:
- Progetta e gestisce in piena autonomia scavi a cielo aperto e in sotterraneo per la realizzazione di opere civili e minerarie.
- Risolve autonomamente problemi di produzione e valorizzazione di georisorse finalizzate alla approvvigionamento sostenibile di materie prime e materiali industriali.
- Progetta e gestisce le opere di sicurezza dei cantieri civili e minerari.
- Progetta processi avanzati di trattamento e recupero di materiali derivanti da lavori di demolizione e da attività estrattiva.
- Progetta, coordina e gestisce attività, , connesse alla esplorazione, ricerca e produzione di fluidi presenti nel sottosuolo (idrocarburi, acqua, fluidi geotermici.
- Esegue in autonomia simulazioni numeriche, mediante modelli matematici, di problemi complessi relativi al moto mono e polifasico, anche non isotermo, di fluidi miscibili e non miscibili del sottosuolo.
- Valuta georisorse e inquinanti in piena autonomia - con particolare riferimento a selezione di aree, volumi, ottimizzazione delle campionature, cartografie di distribuzioni spazio-temporali - utilizzando metodi geostatistici.Competenze associate alla funzione
Tra le principali competenze che caratterizzano l’ingegnere ambientale esperto in georisorse e geotecnologie possono essere elencate:
• conoscenza degli aspetti teorico-scientifici della matematica e delle altre scienze di base finalizzate all’interpretazione e descrizione dei problemi dell'ingegneria applicata alle georisorse e alla geoingegneria
• conoscenza degli aspetti legati alla valorizzazione e l'uso sostenibile delle risorse naturali e riciclate.
• conoscenza degli aspetti legati alla preparazione delle materie prime destinate ai diversi settori industriali e delle costruzioni.
• conoscenza degli aspetti legati all’analisi del ciclo di vita dei materiali e dei processi
• conoscenza dei criteri di scelta e di progettazione delle macchine e dei processi più idonei nel campo delle attività estrattive
• conoscenza degli aspetti legati alla produzione e il trasporto delle principali fonti energetiche primarie (in particolare greggio, gas naturale, energia geotermica) e conoscenze dei fluidi del sottosuolo.
• conoscenza delle problematiche ambientali e di sostenibilità delle varie fonti energetiche (comprese le rinnovabili), le problematiche degli idrocarburi non convenzionali, la sicurezza ambientale dell’industria petrolifera e i problemi di trasporto e stoccaggio del gas naturale e della CO2 nel sottosuolo.
• conoscenza delle modalità di progettazione del settore estrattivo e in quello dei grandi scavi per infrastrutture.
• Conoscenze inerenti la sicurezza nei cantieri.
• conoscenze nel campo dell'organizzazione aziendale e della gestione dei progetti
• capacità di identificare, formulare e risolvere anche in modo innovativo, problemi complessi o che richiedono un approccio interdisciplinare;
• capacità di ideare, pianificare, progettare e gestire sistemi, processi e servizi complessi e/o innovativi;
• capacità di auto-apprendimento e di aggiornamento continuo
• capacità comunicativo-relazionali ed organizzativo-gestionali
• conoscenze di contesto e capacità trasversali.Sbocchi occupazionali
Tra i principali ambiti occupazionali che caratterizzano l’ingegnere ambientale esperto in georisorse e geotecnologie si possono elencare:
• imprese,
• enti pubblici
• enti privati
• Multiutilities per la gestione integrata dei rifiuti solidi e nella progettazione e gestione di impianti di trattamento e riciclo dei rifiuti.
• studi professionali di consulenza ambientale:
o per l'innovazione e sviluppo della produzione,
o per la progettazione avanzata, sistemi di controllo e monitoraggio dell'ambiente e del territorio
o per la valutazione degli impatti e della compatibilità ambientale di piani ed opere anche complesse, nella progettazione di attività estrattive,
o per la realizzazione impianti di trattamento delle materie prime e nel settore dei fluidi del sottosuolo.
o nell'area dell'ingegneria della sicurezza dei cantieri e delle grandi opere.
Accesso a ulteriori studi
Il titolo dà accesso agli studi di terzo ciclo (Dottorato di ricerca e Scuola di specializzazione) e ai master universitari di I e II livello.
Insegnamenti
Requisiti di accesso
1. Requisiti Curriculari
Per essere ammessi al corso di laurea è necessario il possesso di Laurea/Diploma di Laurea di durata almeno triennale, ovvero conseguito attraverso l'acquisizione di almeno 180 CFU, o di altro titolo di studio conseguito all'estero riconosciuto idoneo.
L'ammissione al Corso di Laurea Magistrale è riservata ai laureati che possiedono almeno uno dei requisiti indicati di seguito :
Requisito 1:
titolo di primo livello , con CFU acquisiti non inferiori alla misura indicata:
- ≥ 54 nei seguenti SSD ricompresi negli ambiti caratterizzanti previsti nell'ordinamento della laurea in Ingegneria per l'Ambiente e il Territorio dell'Università di Bologna: GEO/02; GEO/05; ICAR/01; ICAR/02 ICAR/03; ICAR/04; ICAR/05; ICAR/06; ICAR/07; ICAR/08; ICAR/09; ING-IND/11, ING-IND/24; ING-IND/25; ING-IND/27; ING-IND/28; ING-IND/29; ING-IND/30
- ≥ 36 nei seguenti SSD: ICAR/01, ICAR/02, ICAR/03, ICAR/06, ICAR/07, ICAR/08, ICAR/09, ICAR/20, ING-IND/08, ING-IND/09, ING-IND/10, ING-IND/11, ING-IND/22, ING-IND/24, ING-IND/25, ING-IND/27, ING-IND/28, ING-IND/29, ING-IND/30 , ING-IND/31, ING-IND/32, ING-IND/33, ING-IND/35
- ≥ 24 nei SSD MAT e FIS.
Requisito 2:
titolo di primo livello nella classe L-7 (Ingegneria Civile e Ambientale) ex DM 270/2004 o nella classe L-8 (Ingegneria Civile e Ambientale) ex DM 509/1999 e voto conseguito nella laurea ≥ 105/110. Gli stessi criteri sopra elencati si applicano anche ai laureati di secondo livello in Italia ex 270/2004 o ex DM 509/99 e ai laureati di corsi di studio quinquennali a ciclo unico in Italia: se il laureato proviene da un ordinamento in cui non era in vigore il sistema dei CFU, le regole si applicano conteggiando un'annualità come equivalente a 12 CFU e una semi-annualità come equivalente a 6 cfu.
Requisito 3:
titolo universitario conseguito all'estero giudicato idoneo dal Consiglio di Corso di Studio. L'idoneità viene stabilita in base ai criteri sopra elencati quando siano possibili la conversione del voto di laurea secondo il sistema italiano, l'identificazione dei settori scientifico-disciplinari e il numero di CFU conseguiti in ciascun settore. Se la conversione e/o l'identificazione non sono possibili, si procede alla valutazione della carriera da parte del Consiglio di Corso di Studio.
Nel caso di studenti che non possiedono i requisiti sopra indicati ai punti 1, 2 e 3, l'ammissione è valutata dal Consiglio di Corso di Studio in funzione della carriera dello studente (CFU acquisiti, votazioni, voto di laurea).
2. Requisiti relativi alla adeguatezza della personale preparazione:
La personale preparazione si considera adeguata per i laureati che possiedono almeno uno dei requisiti indicati di seguito:
1) voto di laurea pari o superiore a 88/110 (oppure 80/100);
2) numero di CFU minimi acquisiti in specifici SSD, come di seguito indicato:
SSD: ICAR/01, ICAR/02; ICAR/03; ICAR/06, ICAR/07; ICAR/08, ICAR/09
Numero di CFU pari o superiore a 15.
SSD: ING-IND/22; ING-IND/24; ING-IND/25; ING-IND/27; ING-IND/28, ING-IND/29; ING-IND/30; ING-IND/35:
Numero di CFU pari o superiore a 15
SSD: MAT/03, MAT/05, MAT/07:
Numero di CFU pari o superiore a 15
SSD: FIS/01
Numero di CFU pari o superiore a 9
Nel caso di studenti che non possiedono i requisiti sopra indicati ai punti 1 e 2, l'ammissione al corso di laurea magistrale in Ingegneria per l'Ambiente e il Territorio è subordinata alla specifica valutazione della adeguatezza della carriera di studi universitari del richiedente da parte del Consiglio di Corso di Studio.
Il corso di Laurea Magistrale potrà prevedere per gli studenti internazionali un'apposita sessione e la nomina di una commissione per la verifica dell'adeguatezza della personale preparazione, compatibilmente con le tempistiche previste dal bando per l'assegnazione delle borse di studio (la cui scadenza è prevista indicativamente nel mese di maggio). Gli studenti internazionali, che abbiano ottenuto una valutazione positiva nella verifica di cui al punto precedente, sono esonerati da ogni successiva verifica dell'adeguatezza della personale preparazione prevista per la generalità degli studenti.
3. Requisiti Linguistici
Per coloro che si iscrivono al curriculum internazionale "Earth Resources Engineering" è necessaria l'attestazione della conoscenza della lingua inglese ad un livello tale da poter interagire senza difficoltà con il corpo docente sia per la fase di apprendimento sia per la fase di valutazione delle competenze acquisite. Pertanto si richiede almeno un livello di conoscenza non inferiore al livello B2. Nel caso in cui tale competenza non fosse certificata dalla carriera dello studente, la verifica sarà svolta dal Consiglio di Corso di Studio. Non è comunque ammessa l'iscrizione al secondo anno del percorso internazionale in assenza di una certificazione di conoscenza della lingua Inglese di livello almeno B2 fornita o equivalente a quella fornita dal Centro Linguistico di Ateneo.
Elenco dei docenti
- Giacomo Antonioni
- Renata Archetti
- Serena Bandini
- Daniela Boldini
- Stefano Bonduà
- Alessandra Bonoli
- Sarah Bonvicini
- Lisa Borgatti
- Villiam Bortolotti
- Giovanni Camera Roda
- Attilio Castellarin
- Serena Ceola
- Stefano Colombari
- Daghia Federica
- Stefano de Miranda
- Paola Fabbri
- Ferracuti Barbara
- Fausto Ferrari
- Riccardo Fini
- Maurizio Fiorini
- Gostoli Carlo
- Guido Gottardi
- Lamberti Alberto
- Paolo Macini
- Maurizio Mancini
- Stefania Manzi
- Ezio Mesini
- Alberto Montanari
- Massimo Nocentini
- Andrea Saccani
- Cesare Sangiorgi
- Giovanni Semprini
- Spadoni Gigliola
- Alessandro Tugnoli
- Giulio Zanaroli
- Barbara Zanuttigh
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